Uccisa altra giovane israeliana da terroristi palestinesi
Gerusalemme, 26 Gennaio 2016 – Due terroristi palestinesi, di 22 e 17 anni, hanno aggredito a colpi di coltello due donne israeliane, lunedì pomeriggio, all’ingresso di un negozio di alimentari nel villaggio ebraico di Beit Horon (poco a nord di Gerusalemme); hanno poi tentato di irrompere nel negozio dove si trovavano donne con bambini, ma sono stati respinti da un dipendente e poi colpiti a morte da una guardia di sicurezza. Ferita in modo grave la prima donna, Shlomit Krigman, di 23 anni, pugnalata ripetutamente e purtroppo spirata nel corso della notte mentre i medici tentavano una disperato salvataggio . Meno grave la seconda, di 58 anni. Rinvenuti sul posto anche due ordigni artigianali.
Si tratta del terzo attentato in otto giorni all’interno di un villaggio ebraico nei territori contesi, dopo quelli a Otniel (uccisa una madre davanti ai suoi figli) e a Tekoa (ferita una donna incinta). In serata, le Forze di Difesa israeliane hanno circondato il villaggio di Beit Ur Atahta, da cui provenivano i due terroristi di Beit Horon.
Fatah, il movimento guidato da Mahmoud Abbas, ha elogiato l’autore dell’omicidio, che ha causato la 31a vittima israeliana in questa ondata di terrore autorizzata dalla leadership palestinese.
Intanto è stato reso noto che a fine Dicembre, Forze di Difesa e servizi di sicurezza israeliani hanno arrestato due sorelle gemelle palestinesi di 18 anni, residenti a Shuwika, presso Tulkarem, trovate in possesso di materiali esplosivi, pugnali e simboli di Hamas. Sono accusate d’aver progettato attentato terroristici.
(Fonte: Israele.net, 26 Gennaio 2016)
Thanks to Allarme Rosso
Nella foto in alto: Shlomit Krigman, 23 anni, ennesima vittima dell’odio antisraeliano che arma il terrorismo palestinese, uccisa a Beit Horon il 25 Gennaio 2016
#1Emanuel Baroz
E’ morta alle prime luci dell’alba Shlomit Krigmam, 24 anni. Era stata accoltellata nell’insediamento israeliano di Bet Horon da due terroristi palestinesi che armati di coltello ed esplosivo volevano commettere una strage dentro un minimarket. Una guardia ha impedito ai due di entrare nel locale pieno di gente con un carrello della spesa. Oltre alla vittima che è stata accoltellata per strada anche un’altra donna tra le vittime che versa in gravi condizioni.
Fatah, il movimento guidato da Mahmoud Abbas, ha elogiato l’autore dell’omicidio che è stato ucciso assieme all’altro terrorista dalle forze di sicurezza israeliane.
Arrivano a 31 gli israeliani uccisi in quest’ondata di terrore autorizzata dalla leadership palestinese.
https://it-it.facebook.com/allarmerossoisraele/photos/a.286762358171956.1073741828.286692224845636/510843635763826/?type=3
#2Emanuel Baroz
Addolora di più la morte Shlomit Kriegman, uccisa ieri per mano palestinese in un sobborgo a nord di Gerusalemme; o l’elogio dell’azione del terrorista da parte dei palestinesi?
https://www.facebook.com/318574261584315/photos/pb.318574261584315.-2207520000.1453917405./830701697038233/?type=3
#3Daniel
“Preparavano attentati contro Israele”, arrestate gemelline palestinesi
Due gemelle palestinesi di 18 anni, Diana e Nadia Hawilah, sono state arrestate dalle autorità israeliane con l’accusa di preparare attentati. Nella perquisizione della loro casa vicino Tulkarem, nel nord della Cisgiordania, sono stati trovati fertilizzanti per realizzare esplosivi e bombe artigianali, riferiscono i media israeliani.
Secondo i servizi interni dello Shin Bet, Diana aveva comprato i fertilizzanti e realizzato le bombe artigianali seguendo le istruzioni di video trovati su Internet. La ragazza, che si era radicalizzata sul Web, intendeva usare gli ordigni per attentati anti israeliani. Sua sorella Nadia l’avrebbe aiutata a nascondere gli ordigni in casa.
http://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2016/01/25/preparavano-attentati-contro-israele-arrestate-gemelline-palestinesi_uYu4dD8bCTE2ftNU9EWnEI.html?refresh_ce
#4Daniel
SHLOMIT, L’ENNESIMA VITTIMA ISRAELIANA DEL TERRORISMO PALESTINESE
Questa bellissima ragazza era Shlomit Krigman. Aveva 23 anni. Ieri pomeriggio si trovava fuori dal supermercato di Biet Horon, un villaggio ebraico della Samaria, quando due terroristi palestinesi hanno scavalcato la recinzione di sicurezza che protegge il villaggio ed hanno raggiunto l’ingresso del supermercato. Lì hanno accoltellato Shlomit e una donna di 58 anni, ancora ricoverata in ospedale ma fortunatamente con ferite non gravi. Shlomit invece si è spenta questa mattina all’ospedale Hadassah sul Monte Scopus a Gerusalemme.
I terroristi hanno poi tentato di continuare l’attacco all’interno del supermercato, ma il cassiere Mordechai Shalem li ha notati ed è riuscito a impedire loro di entrare, ma non di lanciare nel negozio tre bombe molotov che fortunatamente non sono però esplose. “C’erano bambini e donne nel negozio”, ha raccontato Shalem, descrivendo ciò che le telecamere di sicurezza hanno registrato. “E’ stato spaventoso. Erano in due, stavano vicino a me con i coltelli. Vedevo il loro odio e la loro rabbia. Gridavano: ‘Allahu Akbar’ e io dicevo: ‘Cani, uscite di qui’. Dopo alcuni istanti sono corsi via”. I terroristi sono corsi verso le case del villaggio ma sono stati intercettati e uccisi da una guardia di sicurezza.
Questo è stato il terzo attacco che, in poco più di una settimana, ha causato morti e feriti in villaggi ebraici della Giudea e Samaria. Il 17 gennaio un terrorista ha pugnalato a morte Dafna Meir, madre di sei figli, nella sua casa nel villaggio di Otniel, in Giudea. Il giorno dopo, nel villaggio di Tekoa, anch’esso in Giudea, un terrorista ha accoltellato Michal Froman, incinta di cinque mesi (fortunatamente, né lei né il suo bimbo hanno subito ferite gravi).
Il presidente israeliano Reuven Rivlin ha detto: “Questi sono tempi difficili, pieni di scontri, ma noi li supereremo. Continueremo a lottare contro il terrorismo e contro l’incitamento che lo causa. Di fronte al terrorismo, noi scegliamo la vita.”
Fonte: http://www.jpost.com/Arab-Israeli-Conflict/Breaking-Two-wounded-in-suspected-terror-stabbing-in-Binyamin-region-442725
https://www.facebook.com/padregabrielit/photos/a.681054668659889.1073741828.680732055358817/890991340999553/?type=3&theater
#5Emanuel Baroz
29 gennaio 2016 – Steimatzky Books, la maggiore catena di librerie d’Israele, ha annunciato giovedì che realizzerà il sogno di Shlomit Krigman, la 23enne uccisa lunedì da un terrorista palestinese, la quale in un’intervista l’anno scorso alla tv Canale 10 aveva illustrato il suo progetto, elaborato come tesi di laurea in disegno industriale presso l’Università di Ariel, che prevedeva la creazione di un sistema di micro-biblioteche urbane fatte di piccoli scaffali coperti, da installare alle fermate d’autobus e ai pali della luce per incoraggiare la lettura e “riportare i libri nella vita quotidiana”. “Chiunque potrà prendere in prestito un libro mentre aspetta l’autobus, leggere durante il viaggio e restituirlo alla fine”, aveva spiegato in tv Shlomit Krigman. “Realizzare l’idea sarà il nostro modo di onorare la sua memoria e il suo amore per la lettura”, ha spiegato Steimatzky Books a Yedioth Ahronoth.
(Fonte: Israele.net)