Iran, test di missili con la scritta «Israele deve essere spazzato via»
L’ultima provocazione dei Pasdaran nel giorno della visita di Biden in Israele. Il vicepremier Usa avverte: se Teheran viola l’accordo sul nucleare agiremo
di Alessandra Muglia
Due missili balistici con la scritta in ebraico «Israele deve essere spazzato via dalle pagine di storia» sarebbero stati lanciati oggi in Iran nell’ambito dell’esercitazione organizzata dai Guardiani della Rivoluzione. L’agenzia Tasnim, vicina ai Pasdaran, riferisce che i lanci sono avvenuti da siti sotterranei sui monti Alborz, sopra Teheran, e che sono stati sparati missili di media gittata Qadr. Le scritte anti-ebraiche non sono visibili nelle immagini dei lanci circolate sui media ma sono state riportate da agenzie di stampa iraniane.
Monito di Biden
E’ l’ultima di una serie di provocazioni portate avanti dall’ala dura del potere iraniano che tenta di mostrare i muscoli soprattutto dopo l’avanzata dei riformisti e dei moderati alle ultime elezioni. Una sfida che arriva nel giorno della visita di Joe Biden in Israele. Se l’Iran viola l’accordo sul nucleare, «agiremo» ha reagito subito il vicepremier americano, dopo che già ieri Washington si era detta «preoccupata», minacciando il ricorso all’Onu. Secondo il ministro della Difesa israeliano Moshe Yaalon, i test dimostrano che l’ostilità dell’Iran non è cambiata dopo l’accordo sul nucleare, nonostante le aperture del presidente Rouhani all’Occidente. In realtà sembra questi test missilistici evidenziano una spaccatura in Iran tra la fazione oltranzista che si oppone a una normalizzazione dei rapporti con l’Occidente e il governo moderato di Rouhani che sta cercando di attrarre investimenti in Iran.
«Progettati per colpire il nemico»
Le autorità iraniane avevano annunciato ieri che l’Iran avrebbe proceduto a una serie di test di missilistici balistici in diversi luoghi del suo territorio. Un ‘operazione chiamata «forza di Velayat», riferimento alla dottrina dell’Islam politico, portata avanti a titolo «dissuasivo», come deterrente per mostrare che l’Iran è pronto ad «affrontare ogni minaccia contro la rivoluzione, il regime e l’integrità territoriale del Paese», ha riferito l’Irna. L’agenzia iraniana cita oggi anche Ali Hajizadeh Amir, comandante dei Guardiani della rivoluzione iraniani: «La ragione per cui abbiamo progettato i nostri missili con un raggio di 2mila chilometri è che siano in grado di colpire il nostro nemico, il regime sionista (Israele, ndr), da una distanza di sicurezza» ha dichiarato Hajizadeh, sottolineando che l’Iran non userà i missili per iniziare una guerra con Israele «ma non saremo presi di sorpresa».
Nuove sanzioni
Gli Usa avevano annunciato nuove sanzioni legate al programma missilistico iraniano già lo scorso 17 gennaio, subito dopo la revoca delle sanzioni legate al programma nucleare iraniano, dopo la firma dell’accordo tra Teheran e il Gruppo 5+1 (Stati uniti, Russia, Cina, Regno unito, Francia e Germania).
Nella foto in alto: Il lancio di un missile Qadr dalle montagne di Alborz oggi in Iran
La Fars ha diffuso anche delle foto del lancio dei missili, di categoria Qadr H, con una gittata di 1.400 chilometri: “una distanza pensata per affrontare il regime sionista“, ha spiegato il capo della divisione aerospaziale delle Guardie Rivoluzionarie, Amir Ali Hajizadeh. “Noi non saremo i primi a cominciare una guerra, ma non saremo nemmeno colti di sorpresa, così abbiamo piazzato le nostre attrezzature in un luogo che il nemico non può distruggere“, ha aggiunto.
(Fonte: Ansa.it, 10 Marzo 2016)