L’Ansa e quei titoli che disinfomano

 
Emanuel Baroz
14 marzo 2016
3 commenti

Complimenti all’Ansa per il titolo più in malafede di sempre

di Riccardo Ghezzi

ansa-disinformazione-israele-palestinesi-focus-on-israel

Nella speciale gara tra Ansa e Rainews, è la gloriosa agenzia di informazione fondata nel lontano 1945 a mettere la freccia e compiere un inaspettato sorpasso nella classifica dei titoli peggiori sulla cronaca dei fatti in Medio Oriente. Non era facile superare la malafede di Rainews, che ci aveva convinti a scrivere una lettera aperta, sottoscritta da più di 100 lettori, a causa del vergognoso lancio “ISRAELE: UCCISA ADOLESCENTE PALESTINESE”. Per capire il reale susseguirsi degli eventi di allora, vi rimandiamo alla lettura della nostra lettera.

L’Ansa, questa mattina, se possibile ha fatto peggio.

Nuovi attacchi ad Hebron, uccisi tre palestinesi”. E foto di soldati israeliani. Attacchi di chi? Degli israeliani contro le vittime palestinesi? No, gli attacchi sono dei terroristi palestinesi, che stamattina alle 6.50 volevano fare strage di lavoratori. E sono stati uccisi dalle forze di difesa israeliane. Ma il titolo non è “Attacchi terroristici ad Hebron”, ma “uccisi tre palestinesi”, secondo l’ormai abusata regola del ribaltare il rapporto tra aggressori e vittime.

Quello che è successo stamattina invece è ben chiaro, non certo grazie al titolo dell’Ansa.

La pagina “Noi che Amiamo Israele” riporta la cronaca degli eventi:

6:50 del mattino,due terroristi hanno cercato di investire con la loro auto e sparare verso civili ad una stazione di autobus vicino all’ingresso di Kiryat Arba. I soldati israeliani, che sorvegliavano la zona, hanno identificato la minaccia, estratto le loro armi e hanno sparato e ucciso i terroristi prima che essi riuscissero con il loro attacco terroristico mortale.

Una pistola e 1 fucile automatico sono stati trovati nella loro auto.

Un soldato israeliano è stato leggermente ferito al braccio, quando delle schegge hanno penetrato il palmo della mano.

07:12 AM- Solo pochi minuti dopo, mentre le forze israeliane stavano soccorrendo il soldato , un altro terrorista è arrivato in macchina e ha cercato di schiantarsi contro un soldato israeliano. Le Forze di Difesa Israeliane hanno risposto rapidamente e hanno sparato uccidendo il terrorista.

Permetteteci una buona parola al 931 ° Battaglione della Brigata Nahal. I combattenti hanno ucciso tre terroristi in due attacchi terroristici all’ingresso di Kiryat Arba.

Siamo sicuri che quello dell’Ansa sia un titolo pertinente?

L’Informale

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  • #1Emanuel Baroz

    Riflessioni sulla parzialità dei media di oggi | di Alex Zarfati

    http://www.progettodreyfus.com/riflessioni-sulla-parzialita-dei-media-di-oggi/

    16 Mar 2016, 20:01 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    Titoli e malafede

    di Deborah Fait

    Cambiano i direttori (il nuovo direttore di Rainews24 è Antonio Di Bella) ma la linea delle redazioni resta invariata quando le notizie riguardano Israele. Sappiamo che i titoli costituiscono il primo impatto con il pubblico sia per i giornali che per i telegiornali, il pubblico legge o ascolta e giudica spesso senza prendersi la briga di approfondire per saperne di più. Vediamo i fatti: ieri mattina, verso le 7, a Kiryat Arba (Hebron), due terroristi palestinesi si sono lanciati con la loro auto, sparando all’impazzata, contro civili israeliani in attesa dell’autobus per recarsi al lavoro. I soldati che, soprattutto in quella zona, sono sempre all’erta, hanno risposto al fuoco e ucciso i terroristi prima che riuscissero a portare a termine l’attacco e fare una strage. Dopo pochi minuti, mentre i soldati soccorrevano un loro compagno rimasto ferito nello scontro a fuoco, ecco arrivare un terzo terrorista che ha cercato di investire con la propria auto i soldati. Altra sparatoria, ucciso anche il terzo terrorista.

    Che titolo si poteva dare a questi avvenimenti? Non so, forse “Attacco terroristico palestinese contro civili israeliani. Uccisi i tre terroristi.” Oppure “Tre terroristi palestinesi attaccano civili, l’esercito li neutralizza”. I titoli potevano essere tanti mettendo sempre, come correttezza e onestà professionale richiederebbero, un solo soggetto: i terroristi palestinesi. Purtroppo, fregandesene dell’etica, tutti i telegiornali RAI hanno scritto nei titoli semplicemente: “Nuovi attacchi a Hebron, uccisi tre palestinesi”.

    Dunque esaminiamo queste parole. Attacchi di chi? Visto che a Hebron vivono sia arabi che ebrei e che “tre palestinesi sono stati uccisi” si può legittimamente supporre che l’attacco sia stato fatto da ebrei, i soliti cattivi ebrei, anzi i perfidi coloni, contro tre poveri arabi rimasti uccisi. L’Ansa fa di più per imbrogliare la gente, mette vicino al titolo la foto di soldati israeliani armatissimi e nell’articolo scrive “Kiryat Arba, colonia ebraica vicino a Hebron”. Nooo, non si può sentire, non si possono scrivere ancora simili baggianate! Colonia ebraica? Kiryat Arba è nominata addirittura nella Genesi come luogo dove Abramo seppellì Sara ed è, dal 1968, il luogo dove gli ebrei cercarono di salvarsi dai continui attacchi degli arabi impadronitisi di Hebron dopo i massacri del 1929. http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=&sez=70&id=15139

    Dopo la protesta dell’Ambasciata di Israele, l’Ansa ha corretto leggermente il titolo in “Nuovi attacchi a Hebron, uccisi tre attentatori palestinesi” però, se si entra nel sito di Ansa Mondo, nulla è cambiato. http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2016/03/14/nuovi-attacchi-uccisi-tre-palestinesi_6340a13c-ba56-41a4-8802-28c6e2df3752.html

    Stessa storia sabato scorso. Da Gaza Hamas ha sparato 4 missili contro Israele che ha immediatamente risposto per colpire l’obiettivo. Purtroppo, come sempre accade, i terrroristi di Hamas avevano piazzato le loro rampe vicinissimo alle case dei civili, avevano sparato ed erano fuggiti in attesa che l’inevitabile risposta di Israele colpisse le persone che stavano là intorno. Purtroppo sono rimasti uccisi due bambini che, chissà come mai, giocavano proprio vicino alle rampe dei missili. Sappiamo che questo è da anni il cinico disegno di Hamas, provocare Israele mettendo in pericolo di vita la gente di Gaza, meglio se bambini perché fa più effetto, sparando da in mezzo alle case e poi fregandosi le mani sapendo che il mondo condannerà puntualmente Israele. Bene, il titolo dei telegiornali di sabato è stato: “Raid israeliano sulla Striscia di Gaza, uccisi due bambini palestinesi”. Completamente ignorata la provocazione, nemmeno un accenno al precedente attacco di Hamas, la scelta è stata dare solo la notizia della reazione israeliana. Serve un commento? Non credo. L’unica cosa che servirebbe, e che i media non hanno, è un po’ di decenza, di onestà e di professionalità. Purtroppo Riccardo Cristiano e la malafede hanno fatto scuola.

    http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=61714

    16 Mar 2016, 20:02 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    Lettera di un lettore: Perché i morti israeliani non fanno notizia ?

    Riceviamo e volentieri pubblichiamo

    È una domanda legittima che mi pongo; non come coordinatore di un comitato elettorale, non come aspirante politico, ma in qualità di cittadino di un paese e di un continente che si definiscono democratici. Vi è in atto uno “strano” processo, comunicativo e politico, nei confronti d’ Israele. Ovvero, vi è una notevole contrapposizione nella considerazione e nell’analisi degli avvenimenti che si verificano all’interno dello Stato Ebraico e nei territori palestinesi. Dall’inizio “dell’intifada dei coltelli”, il terrorismo palestinese ha causato numerose vittime e decine di feriti, operando in alcune casi con le medesime modalità degli attacchi terroristici, che hanno recentemente sconvolto l’Europa.

    In questo scenario di fanatismo ed odio verso uno stato legittimo ( Israele ), non ho notato dirette televisive, da Gerusalemme o Tel Aviv, non ho visto nemmeno marce della pace. Non mi è parso di riscontrare neanche manifestazioni di protesta contro la ferocia della violenza terroristica palestinese e di solidarietà alle vittime civili israeliane. Tutt’altro scenario invece quando Israele applica il sacrosanto diritto all’autodifesa, in questo caso come per magia intellettuali, ONG, movimenti studenteschi e pseudo politici si svegliano improvvisamente e nel nome della libertà e della lotta contro “ l’oppressore “ attuano campagne di disinformazione e di boicottaggio. Attuando proteste infondate, “i difensori della libertà” non sanno o meglio fanno finta di non sapere che sono i terroristi di Hamas a nascondere depositi armi e se stessi tra la popolazione civile, inoltre ignorano che gli stessi civili residenti nei territori palestinesi vengono invitati a lasciare le loro abitazioni dalle forze armate israeliane, prima che quest’ultime colpiscano obiettivi legittimi.

    Coloro che criticano le azioni israeliane, dimenticano di essere a conoscenza che lo Stato di Israele fornisce assistenza medica alla popolazione palestinese, anche a coloro che vorrebbero vedere Israele distrutto. In questa dicotomia di “sensibilità” mi sorgono due quesiti spontanei : se i morti sono tutti uguali, perché non vedo proteste contro la violenza di Hamas? forse vi è una prevenzione ideologica contro la popolazione ebraica….. ? Ritornando sull’informazione mediatica o meglio sulla disinformazione, ritengo scandalosa la distorsione di notizie, contro lo Stato di Israele, attuata quotidianamente da numerosi quotidiani, trasmissioni televisive e telegiornali. Provo il medesimo imbarazzo nei confronti della vigliaccheria congenita di molti leaders politici, italiani ( bipartisan ) ed europei. Rappresentanti di partiti e nazioni che compiono splendide passeggiate istituzionali presso lo stato ebraico, professando finte parole di amicizia, ma non mancando occasione di voltare le spalle nel momento di schierarsi e prendere una posizione politica. Tradendo l’unica e vera democrazia del Medio Oriente.

    Concludo questa mia breve riflessione ponendo alcune semplici domande, sapendo a priori che non troveranno idonee risposte :

    – Come possono illustri politici, giornalisti, professori essere così miopi nel non vedere nello Stato di Israele l’unico baluardo di civiltà in un’area geografica in preda al fanatismo religioso ?

    – Com’è possibile discriminare i nostri concittadini di religione ebraica e la popolazione israeliana, non considerandoli come nostri fratelli e quindi non proteggendoli e tutelandoli come dovremmo ?

    – Come osare boicottare una vera democrazia rappresentativa e non professare parola contro stati presenti in Medio Oriente e Nord Africa, con governi dittatoriali o monarchici, che sostengono in maniera più o meno celata i fanatici che uccidono nelle nostre città ?

    Personalmente credo fermamente che Israele e il popolo ebraico debbano essere difesi, sostenuti e tutelati, senza alcuna remora, con lealtà e coraggio.

    In Fede
    Riccardo Gorrieri

    http://www.linformale.eu/lettera-di-un-lettore-perche-i-morti-israeliani-non-fanno-notizia/

    16 Mar 2016, 20:05 Rispondi|Quota