La musulmana che commemora vittime di Bruxelles stropicciando e nascondendo bandiera israeliana
di Riccardo Ghezzi
Il video che riportiamo qui è tratto dalla diretta delle commemorazioni di Bruxelles, riprese da una telecamera di sicurezza. Questi fotogrammi stanno facendo il giro dei social network perché ritraggono una donna musulmana intenta a celebrare le vittime. Lodevole, senza dubbio, ma lo fa a modo suo: a un certo punto, mentre sta per posare la bandiera palestinese che aveva in mano, si accorge di quella israeliana e decide di nasconderla, coprendola con un’altra che si trova vicino.
Una maniera davvero discutibile di commemorare una strage e salutare i morti.
In quella piazza, in quel momento, ci sono molte persone tra cui poliziotti. Nessuno pensa di rimproverarla e chiederle il motivo del gesto. Un atteggiamento che, pur apparentemente “solo” anti-israeliano”, potrebbe pure nascondere altro.
Da notare che la donna non indossa una semplice kefiah, ma la sciarpa dei sostenitori di Fatah, nella quale è ritratta sul bordo l’effigie della moschea di Al-Aqsa, a Gerusalemme, con la scritta “Gerusalemme sarà musulmana”.
Non può essere ignorato il fatto che tutti i terroristi finora identificati abbiano manifestato idee fortemente antisioniste e che l’odio antisemita sia un segnale importante di radicalizzazione.
Indifferenza e pressapochismo sono invece un pericoloso segno di vulnerabilità.
Nella foto in alto: altri due sostenitori della “causa palestinese” commemorano a modo loro le vittime di Bruxelles…calpestando volutamente la bandiera israeliana
#1Emanuel Baroz
E il lutto diventa propaganda anti- Israele
di Carlo Nicolato
Vista dall’alto, la piazza era un quadro di Klee dai colori tenui, di quelli che portano titoli poetici e allegri, tipo «Musica e Luce», «Giardino magico» o «Innalzatosi dal grigiore della notte», che potrebbero essere le didascalie più esatte di quella involontaria opera d’arte prodotta a cielo aperto. Da vicino mille macchie colorate, cuori, candeline accese e un coro di frasi prive di punti esclamativi, per nulla minacciose o vendicative: «Non abbiamo paura», «We are one», «Paix», «Peace», «Non avrete il nostro odio». Che belle parole da Repubblica per descrivere il «memoriale» improvvisato di fronte al palazzo della Borsa di Bruxelles, là dove coi gessetti colorati si rende omaggio alle vittime degli attacchi all’aeroporto di Zaventem e alla fermata della metro Malbeek. Ai gessetti si sono poi aggiunti i canti allume di candela: decine di giovani si sono radunati intorno ai fiori e alle bandiere cantando «Imagine» di John Lennon, simbolo di pace e fratellanza, così com’ era successo a Parigi dopo la strage del Bataclan.
Tutto bello commovente. Fotografi, tv e stampa di mezzo mondo, si sono precipitati per testimoniare l’evento e mostrare al mondo come si reagisce al terrorismo.
Che già ci fosse qualcosa che stonava se ne sono accorti in tanti. Mentana, per dirne uno, ha twittato che di fronte alle stragi non serve a nulla accendere le candele e intonare l’ennesimo «Je Suis». Che «fare la guerra a chi vive in pace è facilissimo, mentre fare la pace con chi ci ha dichiarato guerra è impossibile». Sulla rete si è scatenata l’ironia: «Quando l’uomo col gessetto incontra un uomo col fucile, l’uomo col gessetto è un uomo morto» si legge in un altro efficace tweet
Ma la ciliegina sulla torta e la dimostrazione vivente che della nostra pace e cordoglio c’è chi se ne frega, anzi se ne approfitta, è arrivata dalla foto che pubblichiamo e da un video che sta facendo il giro della rete. Proprio di fronte alla Borsa, nella stessa piazza, esattamente lì dove sono stati posati i fiori e le candele hanno fatto allegramente irruzione due sorridenti giovani dall’aspetto mediorientale. In mano avevano una bandiera palestinese che si erano procurati prelevandola tra le altre che sventolavano sotto il colonnato del palazzo della Borsa. Hanno calpestato le scritte di pace e hanno raggiunto un punto esatto dove giaceva, stesa tra le altre, la bandiera israeliana. Ci sono saliti sopra e si sono fatti fotografare mentre sventolavano la loro palestinese con alia strafottente.
Nessuna reazione pervenuta da parte della folla che circondava il “santuario”. Una scena quasi identica, nello stesso posto, è stata ripresa in un video da una tv locale: in questo caso è una donna islamica che indossa il hijab. La signora non fa una piega. Come i due di prima entra nello spiazzo probabilmente per posare la bandiera palestinese che ha in mano. Poi si accorge che proprio lì vicino ce n’è una indesiderata, la solita israeliana. La raggiunge lentamente, la raccoglie, l’appallottola e la nasconde per bene sotto un’altra bandiera.
A guardare più attentamente la pacifica musulmana indossa una sciarpa ben poco pacifica, quella dei sostenitori di Fatah, su cui è ritratta l’effigie della moschea di Al-Aqsa, a Gerusalemme, con la scritta «Gerusalemme sarà musulmana». Insomma quelli che vogliono la cancellazione di Israele. Tutti la guardano, ma nessuno osa dir niente, nessuno interviene. Manifestazioni di antisemitismo extemporanee, casi isolati? Bruxelles è stata vittima nel maggio 2014 di un attacco terroristico contro il museo ebraico nel lussuoso quartiere di Sablon. Quattro persone sono rimaste uccise. A compierlo fu il terrorista Mehdi Nemmouche, legato all’Is proprio come Salah Adbeslam. Due mesi prima dell’ attentato aveva affittato una stanza a Molenbeek, proprio vicino a Salah e a 10 minuti a piedi dalla borsa di Bruxelles, lì dove hanno calpestato la bandiera di Israele e altri hanno scritto “pace” coi gessetti.
(Fonte: Libero, 25 Marzo 2016)
#2Emanuel Baroz
L’ODIO CIECO non conosce compassione nemmeno nei momenti di raccoglimento e di preghiera per gli eventi tragici che colpiscono la nostra civiltà.
L’ODIO CIECO è ossessionato dalla voglia di veder morire il proprio nemico.
L’ODIO CIECO di un sostenitore della causa palestinese che a Bruxelles sul memoriale delle vittime ha coperto il drappo con la stella di Davide con la bandiera palestinese.
https://www.facebook.com/ProgettoDreyfus/videos/962660343810327/
#3Emanuel Baroz
AMBASCIATA PALESTINESE IN ITALIA SI FINGE CONTRO IL TERRORISMO E CONDANNA I FATTI DI BRUXELLES
All’ipocrisia non c’è mai fine, ma oggi si è davvero toccato il fondo. L’Ambasciata palestinese in Italia, dopo essersi dimostrata continuamente a favore del terrorismo palestinese, dopo aver esaltato e premiato i “martiri” assassini ed aver gridato alla “lotta di liberazione” (cioè gli attentati contro i civili israeliani), ora si dice pronta a condannare gli attentati di Bruxelles.
Come al solito, la tattica è sempre la stessa: parlare di pace e fare la parte dell’agnello davanti al mondo, per poi esaltare il terrorismo ed istigare il proprio popolo alla jihad.
Senza vergogna, i diplomatici palestinesi hanno diffuso una nota che recita: “I terroristi colpiscono un’altra volta, causando decine di vittime e centinaia di feriti a Bruxelles. E’ un’azione vigliacca, di assassini che non appartengono all’umanita’. Questo attentato ha colpito il cuore dell’Europa con la chiara intenzione di minare la convivenza civile fra i popoli”. Parole che risuonano come un insulto verso le vittime innocenti, di ieri e di oggi; una strategia vigliacca che vorrebbe far dimenticare all’Europa che i primi a spargere sangue negli aeroporti del Vecchio Continente sono stati proprio i palestinesi stessi. A Fiumicino, a Vienna, a Bruxelles.
https://www.facebook.com/ProgettoDreyfus/photos/pb.386438174765883.-2207520000.1459094790./962120073864354/?type=3&theater
#4Emanuel Baroz
BRUXELLES: BANDIERA DI ISRAELE BRUCIATA IN PIAZZA
https://www.facebook.com/1050560068303609/videos/1370498436309769/?fref=nf
#5Emanuel Baroz
OGGI ANCORA VERGOGNA A BRUXELLES
Si mette al centro del memoriale in ricordo delle vittime degli attentati e urla “Palestina, Palestina, Palestina!” scatenando lo sdegno dei presenti. Gli si avvicina quindi un uomo. “Rispetto!” urla rivolgendosi ai presenti riponendo nella sua posizione originale la bandiera israeliana che era stata evidentemente spostata dall’urlatore che nel frattempo viene allontanato dalle forze dell’ordine.
Questo è il terzo episodio che incrocia il conflitto in Medio Oriente con gli episodi di Bruxelles. Una donna e poi un uomo in precedenza erano stati filmati mentre maneggiavano la bandiera dello stato ebraico per coprirlo o spostarlo sempre in uno spazio allestito a Piazza della Borsa dedicato alle vittime dei terroristi.
https://www.facebook.com/IsraelAkshav/videos/623048617852586/
#6Emanuel Baroz
Nemmeno di fronte alla tragedia che ha colpito il cuore dell’Europa si placa l’odio anti-israeliano: un’attivista filopalestinese ha rimosso la bandiera d’Israele dal memoriale per le vittime degli attentati di Bruxelles, a Place de la Bourse.
https://www.facebook.com/IsraelAkshav/videos/621446061346175/
#7cico
i belgi ( come i tedeschi gli inglesi i francesi i danesi e gli svedesi ) ormai sono fottuti