App sugli ebrei ad Auschwitz, scoppia la polemica
di Marco Bruno
C’è sconcerto sul web per un applicazione antisemita che riproduce le terribili esperienze vissute dagli ebrei nei campi di concentramento. L’app si chiama “Campo di Auschwitz online” ed è scaricabile sui portali Android.
Creata in Spagna, dalla Trinit.es, scuola professionale con sede a Saragozza, ha suscitato immediatamente sdegno e indignazione. Lo scenario è piuttosto inquietante ed è appesantito da uno sfondo grigio e una stella di Davide e una rotaia ferroviaria che si interrompe proprio di fronte alla scritta “Auschwitz concentration camp”. A proteggere l’entrata principale ci sono due sentinelle che ricordano quelli dell’epoca nazista. Non si sa per curiosità o per sadico divertimento, ma i download del gioco sono diventati tantissimi e l’app è diventata rapidamente una delle più scaricate. Addirittura, probabilmente causa dei troppi accesi probabilmente dovuti al tam tam mediatico sui social, il gioco si interrompe poco dopo l’apertura senza permettere all’utente di fare qualcosa. A fare ancora più scalpore sono i commenti degli utenti entusiasti all’idea di poter utilizzare un’app del genere, tanto che ha rapidamente ottenuto diverse valutazioni con cinque stelle.
Come era prevedibile, si sono scatenate le polemiche della comunità ebraica che si è definita “fortemente indignata”. Forti proteste sono giunte anche dalla politica con il deputato del PD Fiano che ha dichiarato: “Rimango senza parole a pensare che qualcuno possa scrivere, disegnare e vendere una app ambientata dentro il più grande cimitero della storia del popolo ebraico”. Nell’ultimo periodo, l’antisemismo contro gli ebrei è aumentato a dismisura, come affermato dal Centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec). In particolare, spiega il centro, si sta diffondendo sempre più l’antisemismo in rete, dove è più facile dire la propria. Tramite i vari social, sono tornati pregiudizi difficilmente accettabili e il centro lamenta una grave inefficienza: “Quando noi facciamo una segnalazione e denunciamo contenuti pericolosi, appena nel 20% dei casi riusciamo ad ottenere la rimozione o l’uscuramento”.
(Fonte: Ultima Voce.it, 18 Giugno 2016)
Nell’immagine in alto: lo screenshot dell’app antisemita