Cecchino palestinese spara ad auto. Famiglia israeliana distrutta
Gerusalemme, 1 Luglio 2016 – Non si è ancora spento l’eco del terribile attentato di ieri vicino Kiryat Arba in cui una bambina israeliana di 13 anni è stata uccisa nel suo letto mentre dormiva da un terrorista palestinese, che oggi altri civili israeliani hanno perso la vita per mano di un criminale arabo, per l’esattezza un cecchino palestinese che ha aperto il fuoco contro un’automobile che percorreva la Route 60 nei pressi dell’insediamento di Otniel vicino a Hebron, per quello che è a tutti gli effetti un attentato e non certo una “sparatoria” come qualcuno qui in Italia ha tentato di dire.
Il bilancio è pesantissimo. Un morto, un ferito grave e due lievi. A bordo un nucleo famigliare composto da marito, moglie e due figli.
L’uomo che era alla guida dell’auto e che si chiamava Mickey Mark, dopo gli spari ha perso il controllo del mezzo che si è ribaltato uccidendolo sul colpo, mentre la donna combatte tra la vita e la morte. La zona è stata sigillata, i militari di Israele hanno avviato la caccia al killer. La coppia aveva 10 figli.
Thanks to Progetto Dreyfus
#1HaDaR
Macché “cecchino“!
Era un predatore qualsiasi delle centinaia di migliaia che occupano abusivamente la nostra terra che ha affiancato con un’auto quella in cui stavano tornando a casa Rav Michael Mark, זצוק״ל, הי״ד, sua moglie, anch’essa ferita gravemente e due dei loro dieci figli.
Questi non sono “lupi solitari” ma un enorme branco, che gode del supporto e appoggio dei loro simili ismaeliti.
Basta leggere le dichiarazioni della cosiddetta “Autorità Palestinese” del “moderato” Abu Mazen, assassino sin dai tempi di Ma’alot e delle Olimiadi di Monaco 1972, nonché negazionista della Shoah persino nella sua tesi di laurea all’università di Mosca nel 1982.