Minaccia sul Golan, Israele abbate un drone proveniente dalla Siria
Sparati due missili Patriot dalla località di Safad. Due soldati morti in un incidente
Gerusalemme, 17 Luglio 2016 – Tensione nelle alture del Golan. Le sirene di allarme sono state attivate per l’avvicinamento di un drone proveniente della Siria che ha violato lo spazio aereo israeliano. Con un messaggio twitter la televisione israeliana canale 10, ha reso noto che da Safed, in Galilea, le forze armate israeliane hanno lanciato due missili Patriot che hanno intercettato il drone e lo hanno distrutto. La radio militare precisa che comunque non ci sono vittime.
In un comunicato di Tsahal si legge: “Due missili Patriot sono stati lanciati verso un drone che si era infiltrato nello spazio aereo israeliano dalla Siria“.
Qualche ora prima due soldati israeliani erano morti in una esplosione verificatasi in un avamposto militare nel Monte Hermon. Secondo radio Gerusalemme si è trattato di «tragico incidente». Secondo la radio militare, al termine di un pattugliamento notturno l’autista di una jeep dell’esercito è sceso dal proprio veicolo tenendo in pugno una bomba a mano, per ragioni che tuttora non sono state chiarite. Mentre scambiava alcune parole con una guardia l’ordigno è esploso provocando la morte di due militari (uno dei quali l’autista, un riservista druso di 24 anni) e il ferimento di altri tre, che sono stati trasportati in elicottero in un ospedale.
#1gatto
non è stato abbattuto
http://www.difesaonline.it/mondo-militare/israele-allarme-misterioso-drone-viola-spazio-aereo-lanciati-tre-missili-ma-luav-non
ISRAELE IN ALLARME: MISTERIOSO DRONE VIOLA SPAZIO AEREO, LANCIATI TRE MISSILI, MA L’UAV NON È STATO ABBATTUTO
(di Franco Iacch) 18/07/16
“Nonostante tre missili lanciati, non siamo stati in grado di abbattere ed identificare un drone che, poche ore fa, ha violato il nostro spazio aereo”. Strana ammissione quella delle Forze di Difesa israeliane, costrette a chiarire quanto avvenuto ieri pomeriggio, quando sono stati lanciati tre missili contro un velivolo non identificato.
Il drone proveniva dalla Siria e questo è l’unico dato certo. Pochi secondi dopo averlo rilevato sulle alture del Golan, gli israeliani lanciano due missili intercettori Patriot PAC-2 in rapida sequenza: entrambi mancano il bersaglio. Lo Stato Maggiore decide allora di inviare un F-16 per abbattere la minaccia, mentre tutte le postazioni di difesa missilistiche nel nord di Israele vengono messe in allarme e pronte al combattimento. Il caccia inquadra il drone, gli lancia un missile, ma non riesce a colpirlo. Il drone non sarà mai abbattuto.
Secondo l’IDF, il drone potrebbe essere di fabbricazione russa. In queste ore l’esercito sta cercando di accertare il vero obiettivo del velivolo non identificato. Israele teme che il drone possa essere stato inviato da Hezbollah, che sta attualmente combattendo al fianco delle forze del presidente siriano Bashar Assad, per fotografare le manovre militari nel Golan.
In precedenti occasioni, Israele ha già abbattuto dei droni nemici sul Golan, ma quanto avvenuto ieri dimostra l’efficacia della minaccia UAV, in grado di superare anche uno dei migliori schermi difensivi del mondo come quello di Israele.
Dalla Israel Air Force precisano che il “drone è stato monitorato immediatamente, ma ogni tentativo di intercettarlo si è rivelato vano”. Lo Stato Maggiore israeliano conferma un’indagine interna per appurare la natura del drone e le circostanze che hanno impedito la sua intercettazione. Quanto avvenuto ieri dimostra il progresso della tecnologia UAV, probabilmente un passo avanti rispetto alle attuali schermature. Se tale divario dovesse allungarsi, gli scenari futuri potrebbero essere imprevedibili.
Sebbene avanzate, le difese aeree di Israele sono state incapaci di intercettare una sola minaccia UAV. Se fosse stato un attacco a sciame, la direzione in tale senso è ormai presa, i sistemi Iron Dome e David’s Sling potrebbero non essere in grado di intercettare una minaccia stratificata.
Mistero, infine, sulle caratteristiche del drone. Massimo riserbo dall’IDF, ma se si trattasse di un drone a bassa osservabilità, Israele potrebbe essere costretta a rivedere la strategia difensiva e confermerebbe le capacità di Hezbollah.
#2Emanuel Baroz
8 agosto 2016 – Apparteneva alla Russia, e non a Hezbollah come si era inizialmente sospettato, il drone sconfinato nello spazio aereo del nord di Israele lo scorso 17 luglio e che l’antiaerea israeliana ha cercato invano di abbattere. Lo ha scritto domenica il quotidiano Ha’aretz citando funzionari russi secondo i quali l’incidente è stato frutto di un “errore umano”. Resta tuttavia la possibilità che si sia trattato di una manovra dell’esercito russo per testare la reazione della difesa aerea israeliana.
(Fonte: Isaele.net)