Shimon Peres ricoverato in gravi condizioni: insultato da Hamas e da un parlamentare arabo israeliano
Gerusalemme, 14 Settembre 2016 – Mentre Shimon Peres versa in gravi condizioni dopo l’ictus che lo ha colpito lunedì, su Facebook il parlamentare arabo israeliano Basel Ghattas (Lista Araba Comune) ha definito l’ex presidente israeliano “uno dei pilastri del progetto coloniale sionista” e “uno dei più spregevoli, crudeli ed estremisti dirigenti d’Israele, il più dannoso e devastante per la nazione palestinese e per gli altri popoli arabi. Ciononostante – ha continuato Ghattas – Peres è riuscito a dipingere se stesso come una colomba, al punto di ottenere il premio Nobel per la pace. Al momento della sua morte, ricordiamo la sua vera natura come tiranno direttamente responsabile di crimini e crimini di guerra, coperto del nostro sangue dalla testa ai piedi”.
Tra le tante reazioni, quella del parlamentare di Unione Sionista Itzik Shmuli che ha definito Ghattas “un uomo meschino e miserabile il cui unico contributo alla politica è seminare odio e ostilità, sostenere il terrorismo e auto-promuoversi con provocazioni di bassa lega. Non dovrebbe nemmeno pronunciare il nome di Peres”.
“Se anche vivesse 300 anni – ha commentato Yoel Hasson, anch’egli di Unione Sionista – Ghattas non realizzerebbe una virgola di quello che Peres ha fatto per la comunità araba”. Il ministro Yariv Levin (del Likud) ha definito Ghattas “un sobillatore per il quale non dovrebbe esserci posto nel parlamento israeliano”.
Il parlamentare arabo-israeliano Issawi Freij (del Meretz) ha definito “poco intelligenti” i commenti di Ghattas, accusandolo di voler scatenare un putiferio senza alcun motivo. Freij ha anche detto che Ghattas si pone nella più piccola delle minoranze all’interno dell’opinione pubblica araba, che nella quasi totalità vuole bene a Peres.
Dal canto suo, il capo del Comitato Relazioni Internazionali di Hamas a Gaza, Basem Naim, su Twitter mercoledì mattina ha augurato a Peres di “andare all’inferno” definendolo “l’architetto dei criminali accordi di Oslo”.
(Fonte: Israele.net, 15 Settembre 2016)