4 giovani uccisi, 16 feriti da terrorista arabo alla guida di un camion a Gerusalemme
Prima di essere colpito, il terrorista è riuscito a invertire la marcia e travolgere una seconda volta i giovani feriti
Gerusalemme, 8 Gennaio 2017 – Quattro giovani reclute delle Forze di Difesa israeliane – tre donne e un uomo – sono state uccise, altre 16 ferite (fra cui almeno tre in modo molto grave) quando un terrorista arabo alla guida di un camion con targa israeliana ha deliberatamente investito, domenica, un gruppo di soldati appena scesi da un autobus sulla Promenade Haas-Sherover, la popolare passeggiata nel quartiere Armon Hanatziv che offre una famosa vista panoramica da sud della città di Gerusalemme.
Prima di essere colpito e mortalmente ferito dalla reazione dei militari e della loro guida civile, il terrorista è riuscito a invertire la marcia ed è tornato a travolgere una seconda volta i giovani già feriti. L’attacco è stato filmato dalle telecamere di sicurezza. E’ stato necessario l’intervento di una gru per estrarre alcune delle vittime da sotto il camion.
L’attentatore, in possesso di patente di guida israeliana, è stato identificato come un 28enne originario del quartiere di Gerusalemme est Jabel Mukaber, adiacente ad Armon Hanatziv.
Le reclute erano in visita nella capitale nel quadro di un programma culturale delle Forze di Difesa israeliane volto a far conoscere ai soldati di leva i siti più importanti della storia nazionale.
Pur non rivendicando direttamente l’attentato, Hamas lo ha celebrato lanciando su Twitter l’hashtag #TruckIntifada e distribuendo dolciumi per le vie di Gaza. Su Facebook, un portavoce di Hamas, Hazaem Qassem, ha lodato l’attentato definendolo “eroico”. Un altro portavoce, Fawzi Barohoum, ha dichiarato che Hamas “accoglie con favore la coraggiosa operazione a Gerusalemme” definendola una “reazione naturale ai crimini di Israele contro la nostra terra e i luoghi santi”. Le Brigate Ezzedine al-Qassam, ala militare di Hamas, hanno affermato che l’attentatore era un ex detenuto scarcerato da Israele. Un comunicato del gruppo lo definisce mujahid (combattente della jihad). Intervistata da Quds News a proposito di quello che il network palestinese definisce “l’attacco anti-occupazione di oggi”, una sorella del terrorista ha risposto: “Allah lo ha scelto per questo martirio. Ringraziamo Allah per questo: è il più bel atto di martirio”.
Thanks to Progetto Dreyfus
#1HaDaR
Il terrorista per fortuna non potrà piú essere liberato dalle carceri israeliane per poter ammazzare ebrei.
La famiglia dovrebbe essere depositata in Siria.
Non ci si tiene i serpenti velenosi in casa.