Battaglia nei cieli fra Israele e Siria
L’aviazione israeliana colpisce convogli di Hezbollah, Damasco lancia missili anti-aerei
di Giordano Stabile
E’ stato lo scontro più duro fra Israele e Siria nei sei anni della guerra civile siriana. Nella notte l’aviazione israeliana ha colpito in una serie di raid convogli e depositi di armi diretti all’Hezbollah libanese, nel Sud della Siria, come già in precedenza. Questa volta però la contraerea di Damasco ha reagito. Diversi missili a lunga gittata sono stati lanciati contro i jet con la Stella di David. Nessuno è stato colpito ma un missile siriano è stato a sua volta intercettato dal sistema antibalistico israeliano Arrow 3 a Nord di Gerusalemme.
“Abbattuto un F-16”
Damasco ha anche rivendicato di aver “abbattuto” un jet israeliano e “danneggiato” un altro, mentre i restanti quattro si sarebbero “ritirati”. Israele ha negato che i suoi aerei siano stati colpiti. Le dichiarazioni del governo siriano vanno letto in chiave interna, sono tese più che altro a rivendicare la difesa della sovranità nazionale. In realtà i missili antiaerei non avrebbero neanche sfiorato i cacciabombardieri nemici ma sarebbero entrati nello spazio aereo israeliano.
Il debutto del sistema Arrow 3
L’intercettazione del missile siriano è avvenuta per la prima volta con il sistema anti-balistico Arrow 3, considerato fra i migliori al mondo, sviluppato da Israele stessa e che quindi ha visto stanotte il suo battesimo del fuoco. Le forze armate israeliane hanno confermato i raid, la risposta siriana e l’intercettazione. E’ la prima volta che ammettono questo tipo di operazioni in Siria, condotte almeno una mezza dozzina di volte negli ultimi quattro anni. I sistemi anti-aerei usati dai siriani “non erano fra i più sofisticati”, hanno precisato. Questo significa che Damasco non ha usato i moderni S300, fra i più avanzati al mondo, appena forniti dai russi. In Siria, vicino alle basi russe nelle province di Tartus e Lattakia, ci sono anche gli ancora più potenti S400, sotto il controllo diretto del contingente dispiegato da Mosca.
Linee rosse
I siriani hanno probabilmente usato i più vecchi Sam 5, con poche chance di colpire gli F-16 israeliani. Sembra più un segnale, una linea rossa tracciata nel proprio spazio aereo, che la volontà di abbattere i jet nemici. Ma anche Israele ha tracciato da tempo la sua linea rossa nei confronti delle forniture di armi, soprattutto componenti missilistiche, a Hezbollah, che ora dispone di un arsenale impressionante nel Sud del Libano e controlla parti di territorio siriano al confine libanese e vicino al Golan.