Attentato a Gerusalemme: uccisi due poliziotti israeliani da terroristi palestinesi
Gerusalemme, 14 Luglio 2017 – Tre terroristi hanno aperto il fuoco questa mattina su un gruppo di poliziotti israeliani in servizio presso la Porta dei Leoni della Città Vecchia di Gerusalemme. Due agenti sono stati uccisi, un terzo ferito. Gli agenti della polizia di frontiera israeliana rimasti uccisi sono Ha’il Satawi, 30 anni, originario di Maghar, e Kamil Shanan, 22 anni, di Hurfeish, entrambi della comunità arabo-drusa d’Israele.Gli aggressori, provenienti dalla città arabo-israeliana di Umm al-Fahm, nel nord del paese, e muniti di armi automatiche, granate e coltelli, sono stati uccisi in uno scontro a fuoco con gli agenti israeliani mentre cercavano di rifugiarsi sul Monte del Tempio.
Tre ore prima dell’attentato, due dei tre terroristi hanno pubblicato su Facebook la propria foto con la moschea al-Aqsa alle spalle e la scritta: “Il sorriso sarà più bello domani”. Secondo la ricostruzione della polizia, i terroristi sono usciti dalla spianata del Monte del Tempio, si sono diretti alla Porta dei Leoni dove hanno aperto il fuoco e hanno poi cercato di tornare indietro, probabilmente per rifugiarsi nelle moschee, ma sono stati raggiunti e intercettati dagli agenti sulla spianata. “Un attacco di questo genere sul Monte del Tempio è un evento estremamente grave, con serie implicazioni in ambito diplomatico e internazionale”, ha dichiarato il commissario capo della polizia israeliana Roni Alsheich. In un video si vede uno dei terroristi a terra, apparentemente ferito e circondato da agenti, che improvvisamente balza in piedi e cerca di accoltellare uno poliziotto, ma viene colpito prima che possa causare altre vittime.
Dopo l’attacco, il capo della polizia di Gerusalemme, Yoram Halevi, ha annullato le preghiere sul Monte del Tempio e ha ordinando la chiusura del complesso per tutta la giornata. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele continuerà a preservare lo status quo sul Monte del Tempio. Sami Abu Zouhri, portavoce di Hamas, ha dichiarato su Twitter che “l’operazione di Gerusalemme è una risposta alla dissacrazione da parte israeliana della moschea di al-Aqsa”. La Jihad Islamica palestinese ha elogiato “l’eroico attacco”. Osama al-Qawasme, portavoce di Fatah, la fazione che fa capo ad Abu Mazen, ha condannato la reazione di Israele all’attacco definendola “un inaccettabile tentativo di sfruttare ciò che è successo per realizzare un piano israeliano preparato in anticipo”. Qawasme ha esortato “tutti i fratelli arabi a operare immediatamente in ogni direzione per contrastare il complotto israeliano”.
Sulla sua pagina Facebook, Fatah ha scritto: “Chiediamo al nostro popolo di andare alla moschea di al-Aksa, pregare e rompere l’assedio israeliano che mira a cambiare i siti storici della città santa, giudaizzandoli”. Anche il Grand Mufti di Gerusalemme, Muhammed Hussein, ha esortato i fedeli musulmani a recarsi al Monte del Tempio nonostante la chiusura temporanea decretata dalla polizia per la durata delle indagini. I mass-media palestinesi definiscono “martiri” i tre terroristi morti nell’attentato. Un predicatore di al-Aqsa, citato da Israel Radio, ha esortato tutti i musulmani a venire a Gerusalemme per difendere la moschea dalla “aggressione israeliana”
(Fonte: Israele.net)