Raid israeliano su un centro di ricerche militari in Siria
Blitz all’alba sullo Ssrc di Masyaf, sospettato di sviluppare armi chimiche
di Giordano Stabile
Almeno quattro cacciabombardieri israeliani hanno colpito poco prima dell’alba il Syrian Scientific Researchers Center di Masyaf, nella provincia di Hama, sospettato di essere uno dei centri di ricerca militari siriani dove sono state sviluppate armi chimiche.
In fiamme
Fonti dell’opposizione in Siria parlano di quattro caccia coinvolti: dal centro si sono levate alte fiamme e colonne di fumo. Anche il Libano ha osservato il passaggio di aerei israeliani ma non è certo che sia quelli dell’attacco. Nel Nord di Israele è in infatti in corso una massiccia esercitazione militare che coinvolge anche l’aviazione.
Vicino alla base russa
Le forze armate israeliane hanno ammesso di aver compiuto “dozzine di raid in Siria” negli ultimi sei anni, la maggior parte per colpire convogli di armi e componenti missilistiche diretti all’Hezbollah libanese. Sono state colpite anche basi delle forze armate siriane vicino a Damasco. Il centro colpito oggi si trova a 50 chilometri in linea d’aria dalla base russa di Khmeimim.
Il programma chimico
Il raid di oggi sembra però mirato a distruggere il programma chimico siriano. Lo Ssrc di Al-Talai, accanto alla cittadina di Masyaf, avrebbe infatti svolto un ruolo decisivo nello sviluppo dell’arsenale chimico siriano. Damasco ha poi rinunciato alle armi chimiche, su pressione dell’Onu, e consegnato i suoi stock alla fine 2013. Ma avrebbe conservato piccole quantità di agenti nervini.
Le accuse dell’Onu al regime
Ieri l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche ha pubblicato il suo rapporto sugli attacchi chimici fra il 2013 e il 2017 e ha accusato il regime di Bashar al-Assad di essere responsabile di 20 attacchi sui 25 accertati e anche di quello con agenti nervini a Khan Sheikhoun del 4 aprile scorso, quando morirono oltre ottanta persone.
Damasco: uccisi due militari
Damasco ha confermato il raid, che avrebbe colpito però alcune “posizioni militari” e causato “due vittime” fra i suoi soldati.