Shoah, i lager polacchi cancellati per legge
Varsavia: carcere a chi associa il Paese ai campi di sterminio L’ira di Israele: la Storia non si cambia, inutile negare la complicità.
di Monica Perosino
Vietato usare l’espressione «campi di sterminio polacchi». Vietato «attribuire alla Polonia e ai suoi cittadini un qualsiasi tipo di responsabilità per i crimini commessi dai nazisti». Soprattutto: vietato «accusare la Polonia di complicità con i nazisti», o menzionare in pubblico «crimini commessi dai polacchi durante l’Olocausto».
La camera bassa del Parlamento di Varsavia ha approvato un disegno di legge che prescrive fino a tre anni di carcere per chi assocerà l’aggettivo «polacchi» ai campi di sterminio nazisti, come Auschwitz, operanti nella Polonia occupata durante la Seconda guerra mondiale. In teoria, la norma sarebbe dovuta essere un «messaggio di sensibilizzazione» ai media e ai politici internazionali che «troppo spesso parlano di “campi polacchi”» senza specificare che la Polonia era «occupata dai nazisti». Un tentativo di censurare chi suggerisce che, almeno in parte, la Polonia, come diversi altri Paesi europei, sia responsabile della morte di milioni di ebrei. Peccato che la legge tenti maldestramente di cancellare una tragica evidenza, quella dei collaborazionisti, innanzitutto. In un botta e risposta su Twitter il leader del partito israeliano Yesh Atid, risponde all’ambasciata polacca con un messaggio che non lascia ombre: «Questa legge cerca di negare la complicità polacca nell’Olocausto. L’Olocausto è stato concepito in Germania, ma centinaia di migliaia di ebrei sono stati sterminati senza mai aver incontrato un soldato tedesco».
Perché la legge entri in vigore serve ancora l’approvazione del Senato e del presidente. Tre gli anni di carcere previsti. La norma renderà anche illegale negare l’omicidio di circa 100.000 polacchi da parte delle Unità nell’esercito insurrezionale ucraino (Upa), mossa che potrebbe aumentare le tensioni con la vicina Ucraina.
Il partito di destra al governo Diritto e Giustizia (PiS) ha spinto la legge invocando la sofferenza dei polacchi sotto l’occupazione nazista – «c’era la pena di morte per chi aiutava gli ebrei» – e per, sostengono i critici, strizzare l’occhio all’estrema destra nazionalista del Paese.
Immediata la reazione di Israele: «La legge non ha senso. La Storia non può essere cambiata, non si può negare la Shoah». Così il premier Benyamin Netanyahu ha bollato la norma in discussione in Polonia. «Ho dato ordine all’ambasciata israeliana in Polonia di incontrarsi con il primo ministro a cui esprimere – ha aggiunto il premier – la mia ferma opposizione alla legge». Ha aggiunto il portavoce del ministero degli Esteri: «Chiediamo che il governo polacco la corregga prima che si vada avanti. Nessuna legge può cambiare la verità storica». Mentre il leader del partito laburista Avi Gabbay ha commentato: «Questa norma incoraggerà chi nega l’Olocausto. Ignorare la Storia non la cambia».
(Fonte: La Stampa, 28 gennaio 2018)
#1Daniel
NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA POLONIA TENTA DI FALSARE LA STORIA
Ieri, alla vigilia della Giornata della Memoria, la Polonia ha approvato alla Camera una legge che vieta di accostare la parola “polacchi” ai campi di concentramento o di sterminio costruiti in Polonia. La pena è fino a tre anni di prigione, anche per i sopravvissuti. Secondo la versione polacca, la Polonia era sotto l’occupazione e quindi sarebbe un errore chiamare ad esempio i campi di sterminio di Auschwitz o il campo di lavoro di Monovitz, “polacchi”. Immediata la reazione di Israele, il primo ministro israeliano Netanyahu ha ordinato al suo ambasciatore a Varsavia di incontrare il primo ministro polacco per chiedere chiarimenti sulla questione che rischia di creare una crisi diplomatica proprio in queste ore in cui si è celebrata la Giornata della Memoria. La Polonia sarà pure stata occupata, ma i polacchi ebbero un ruolo attivo durante lo sterminio degli ebrei. Questa legge rischia di falsare la storia sollevando la Polonia e i polacchi dalle loro responsabilità.
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#2Stefano Cattaneo
stando a Wikipedia i polacchi hanno approfittato dell’invasione tedesca per sterminare duecentocinquantamila ebrei. il che fa dei polacchi unitamente ai romeni e tedeschi, un popolo genocida.
#3Piero Suriano
Legge che fa il paio con quella proposta nel 2014 dal deputato Israel Beitenu di vietare in Israele la pronuncia della parola nazista. Quando in nome della democrazia l’imbecillità arriva al potere.