Roma, celebrazioni 25 Aprile ancora nel caos per presenza palestinesi, alleati dei nazisti
Roma, 24 Aprile 2018 – Salta il corteo unitario del 25 aprile a Roma. Dopo che la Comunità Palestinese di Roma ha annunciato che parteciperà alla manifestazione con bandiere palestinesi e kefiah, quella ebraica ha deciso di non prendere parte al corteo: «Non parteciperemo al corteo unitario a Roma. La Comunità Ebraica il 25 aprile andrà alle 9.30 alle Fosse Ardeatine e poi alle 10 a Via Tasso per un momento pubblico di raccoglimento per ricordare la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo».
A ufficializzare l’assenza dal corteo dell’Anpi per il 25 aprile è la stessa Comunità aggiungendo che «l’Anpi, nonostante gli accordi, non ha voluto prendere una posizione definitiva in merito a presenze organizzate di associazioni palestinesi e filopalestinesi con simboli estranei allo spirito del 25 aprile».
«Non basta una nota ambigua in cui si invitano tutti a partecipare, perché in questa giornata bisogna portare rispetto alla Storia e ai suoi protagonisti – aggiunge la nota della Comunità ebraica – L’equidistanza tra i simboli di chi combatteva con i nazisti e quelli della Brigata Ebraica è inaccettabile e antistorica e se l’Anpi non ha la forza e la volontà di delegittimare la presenza di questi gruppi viene meno il senso di una manifestazione unitaria».
«Siamo grati alla Sindaca di Roma Virginia Raggi per l’impegno profuso in questi mesi nel tentativo di favorire un corteo unitario in occasione di questa Festa – concludono – e ci rammarichiamo che, nonostante l’impegno dell’amministrazione, non sia stato possibile tornare al corteo unitario, ma purtroppo non ci sono le condizioni».
Questo l’annuncio della Comunità Palestinese di Roma che ha innescato lo scontro: «Parteciperemo al corteo di Roma del 25 aprile sfilando con le kefieh e le bandiere palestinesi e rilanciamo l’appello a tutti i sinceri antimperialisti, antifascisti, antirazzisti, antisionisti, a tutte le resistenze internazionali alla partecipazione».
«La Comunità Palestinese di Roma e del Lazio, esprime gratitudine e ringraziamenti all’ANPI di Roma, in occasione del 73esimo anniversario della Festa della Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazi-fascista -spiegano dalla Comunità palestinese- È la Festa di tutti i liberi, i democratici italiani e di tutti i popoli che si battono contro l’occupazione, l’aggressione per la libertà e la giustizia nel mondo. Oggi, scendiamo tutti i democratici progressisti insieme,a festeggiare la Repubblica Italiana nata dall’eroica Resistenza del popolo italiano, con l’augurio che anche il popolo palestinese possa un giorno festeggiare il suo 25 aprile».
«La lotta di liberazione palestinese, non è mai stata una lotta religiosa. Gli ebrei sono sempre stati i nostri fratelli, con loro abbiamo vissuto per secoli e vogliamo continuare a viverci, oggi e domani, con uguali diritti e uguali doveri», concludono.
Proprio qualche settimana fa la sindaca aveva annunciato che la manifestazione di quest’anno sarebbe stata “unitaria e non divisiva” grazie alla firma di un accordo tra Roma Capitale, l’Associazione nazionale partigiani d’Italia e la Comunità ebraica di Roma. Inutile l’appello lanciato dal Campidoglio, non raccolto dall’Anpi: «Il 25 aprile è la Festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo: lo spirito unitario della resistenza italiana è alla base della nostra Costituzione. A questo, e non ad altro, è dedicata la manifestazione di mercoledì che auspichiamo veda sfilare finalmente insieme Anpi e Comunità ebraica a Roma. Respingiamo ogni tentativo di strumentalizzazione della manifestazione per rivendicazioni diverse da quelle indicate dagli organizzatori stessi».
(Fonte: Progetto Dreyfus, Corriere della Sera, Roma Today, Il Messaggero, 24 Aprile 2018)
Nella foto in alto: i vessilli esposti dai palestinesi a Gaza pochi giorni fa