Ex nazista Demjanjuk alla sbarra a 89 anni: concorso nello sterminio di 28mila ebrei
All’età di 89 anni, John Demjanjuk è comparso su una sedia a rotelle davanti ai giudici del tribunale di Monaco di Baviera, dove da lunedì 30 novembre si celebra il processo a suo carico: l’ex nazista (ma perchè scrivono ex?!….)é accusato di concorso nello sterminio di circa 28mila ebrei nel campo di concentramento di Sobibor (Polonia) e se verrà riconosciuto colpevole, rischia di trascorrere il resto della sua vita in carcere. A causa della grande folla di pubblico e giornalisti, l’udienza è iniziata in ritardo.
Nel complesso, sono previsti 35 giorni di udienze, ma il processo durerà almeno fino a maggio poiché, in seguito alle precarie condizioni di salute di Demjanjuk, non si potranno tenere più di due sessioni al giorno, ciascuna di 90 minuti. Per la prima giornata, sono previste due udienze, una al mattino e una nel pomeriggio, durante le quali verranno presentate anche alcune perizie mediche sull’imputato. Raggiunto telefonicamente dall’agenzia di stampa Afp, il figlio di Demjanjuk ha ribadito l’innocenza del padre. “Nei nostri cuori, sappiamo che mio padre non ha mai fatto del male a nessuno e sappiamo che sulla base del materiale presentato non c’é assolutamente alcuna prova” della sua colpevolezza, ha detto da Detroit John Demjanjuk junior.
La Corte Costituzionale tedesca ha spianato definitivamente la strada al processo lo scorso 21 ottobre, respingendo il ricorso degli avvocati di Demjanjuk, secondo i quali il procedimento sarebbe incostituzionale poiché il loro assistito ha già trascorso diversi anni in prigione durante un precedente processo in Israele. Il 13 luglio scorso, la Procura di Monaco di Baviera ha accusato formalmente Demjanjuk di “concorso nell’uccisione di 27.900” ebrei nel campo di Sobibor, nella Polonia occupata dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. Già lo scorso 11 agosto, lo stesso tribunale di Monaco di Baviera, ha condannato all’ergastolo il 90/enne Josef Scheungraber, l’ex ufficiale nazista che ordinò la strage di Falzano di Cortona (Arezzo) il 27 giugno del 1944, che costò la vita a 14 civili italiani.
(Fonte: Il Giornale, 1 dicembre 2009)
#1Emanuel Baroz
Il nazista Demjanjuk uccise un ebreo anche nel 1947
di Roberto Fabbri
John Demjanjuk, l’ottantanovenne «boia nazista di Sobibor», uccise anche dopo la fine della guerra: nel 1947 investì deliberatamente un ebreo con un camion a Ulm, in Germania. La nuova accusa è stata pubblicata dal quotidiano «Stuttgarter Nachrichten», a poche ore dall’apertura lunedì a Monaco di Baviera del processo all’ex militare del Terzo Reich estradato dagli Usa a maggio.
Il quotidiano tedesco ha avuto conferma dal portavoce della procura di Ulm, Michael Bischofsberger, che in relazione a quell’episodio Demjanjuk è indagato per omicidio volontario.
Gli atti riguardanti la nuova accusa verranno trasmessi «al momento opportuno» al tribunale di Monaco di Baviera, che ne ha già fatto richiesta.
Secondo le informazioni ottenute dal quotidiano di Stoccarda, l’investimento avvenne con il camion di servizio di Demjanjuk, che all’epoca faceva l’autista per le truppe americane. Il presunto boia di Sobibor, nella Polonia occidentale, si era fatto registrare dopo la guerra come sfollato ed era riuscito a ottenere un posto di autista presso una base americana in Germania, prima di emigrare nel 1952 negli Stati Uniti. Il processo di Monaco di Baviera si protrarrà almeno fino a maggio, perchè a causa delle precarie condizioni di salute di Demjanjuk le udienze non potranno durare più di 3 ore al giorno. L’accusa nei suoi confronti è di concorso nell’omicidio di 27.900 ebrei, sterminati nel lager di Sobibor, in cui l’ucraino prestava servizio come guardiano ausiliario delle SS.
(Fonte: Il Giornale, 28 novembre 2009)
#2Alberto Pi
SHOAH:DEMJANJUK, MUTO SU LETTINO IN SECONDA GIORNATA UDIENZA
GIUDICI LEGGONO ACCUSA, AVVOCATO CHIEDE ARCHIVIAZIONE
(ANSA) – BERLINO, 1 DIC – Anche oggi, seconda giornata di udienze nel processo a John Demjanjuk, il presunto boia di Sobibor è rimasto in silenzio, seduto o sdraiato su un lettino a rotelle, coperto da un lenzuolo bianco: i giudici gli hanno letto le accuse, il suo avvocato ha chiesto l’archiviazione del procedimento. L’89/enne ex guardia nazista è stato accusato formalmente di avere preso parte all’eccidio di 27.900 ebrei nel campo di concentramento di Sobibor – nella Polonia occupata – una strage avvenuta da fine marzo a metà settembre del 1943. Demjanjuk non si è mosso, ha tenuto gli occhi chiusi o guardava nel vuoto: il suo avvocato ha detto alla Corte che non avrebbe parlato. E’ proseguito così, dopo la giornata di apertura di ieri, quello che è stato definito dalla stampa tedesca uno degli ultimi grandi processi a un ex nazista sospettato di crimini contro l’umanità. Un processo che secondo il legale di Demjanjuk, Ulrich Busch, non dovrebbe essere neanche celebrato. Questa mattina, infatti, Busch ha chiesto l’archiviazione del procedimento, sostenendo che il suo assistito è stato estradato dagli Stati Uniti (é arrivato in Germania il 12 maggio scorso) nonostante la sua grave malattia. “Con questa estradizione forzata dagli Stati Uniti”, ha detto, la giustizia tedesca ha agito in modo illegale. Tuttavia, difficilmente la richiesta verrà accolta: il tre luglio scorso, i medici lo hanno dichiarato idoneo a sostenere il processo e, l’otto luglio, la Corte costituzionale ha respinto un ricorso in appello dei suoi legali contro l’estradizione. La difesa nega che Demjanjuk abbia commesso i crimini che gli vengono imputati, sostenendo invece che è una vittima dell’Olocausto, un sopravvissuto. Oggi, il procuratore di Monaco di Baviera, Hans-Joachim Lutz, ha detto che Demjanjuk sapeva che nel campo di Sobibor si sterminavano gli ebrei, ma “non è scappato”, anche se “aveva la possibilità di farlo quando non era in servizio”. L’imputato, ha proseguito Lutz, “aveva una pistola e questo avrebbe reso possibile la fuga”. Allo stesso tempo, alcuni sopravvissuti all’Olocausto lo hanno accusato di cercare di bloccare il processo fingendo di essere più malato di quello che è in realtà. Oggi, l’udienza é stata sospesa temporaneamente dopo che Demjanjuk ha accusato dolori alla testa: è stato portato fuori dall’aula e al suo rientro era steso sul lettino.
#3raoul
respect for DEMJANJUK sieg heil !!!!!! juden raus !!!!!!
#4Emanuel Baroz
raoul, lei è un poveraccio……