M.O.; Hamas, Shalit sta bene ma non è parte accordo tregua
Movimento islamico non vuole “calma per calma” con Israele
Gaza, 1 giu. (Apcom) – A due anni dal suo rapimento ai margini della Striscia di Gaza, il caporale israeliano Ghilad Shalit sta bene ma la sua liberazione non è parte di un possibile accordo con Israele di cessate il fuoco a Gaza. Lo ha detto oggi ad Apcom Said Siyam, ex ministro dell’Interno e tra i massimi dirigenti del movimento islamico Hamas. “Stiamo trattando bene Shalit, le sue condizioni di salute sono buone come Israele sa bene – ha detto Siyam – nei suoi confronti stiamo applicando il diritto umanitario per i prigionieri di guerra”.
Tuttavia, ha aggiunto l’esponente di Hamas, “la sua scarcerazione non è in alcun modo vincolata all’accordo di tregua che Hamas potrebbe raggiungere con Israele per riportare la calma tra Gaza e lo Stato ebraico”.
Siyam ha spiegato che “per il ritorno di Shalit a casa Hamas continua a chiedere la scarcerazione di centinaia di prigionieri politici palestinesi detenuti in Israele”.
A proposito del cessate il fuoco Siyam ha precisato che “Hamas non vuole la calma per la calma come chiede Israele ma insiste affinché l’intesa includa la revoca dell’assedio (israeliano) di Gaza, la riapertura dei valichi di frontiera e quindi il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione palestinese a Gaza”. Secondo il dirigente di Hamas lo Stato ebraico non può sperare di ottenere ciò che desidera (il ritorno della calma nel deserto del Negev, ndr) senza pagare un prezzo”.