Di seguito l’appello de “Il Riformista” e le lettere di adesione di Frattini e Fassino
In occasione della prevista visita in Italia del presidente della Repubblica Islamica dell’Iran Ahmadinejad, atteso a Roma tra il 3 e il 5 di giugno per la Conferenza della Fao dedicata alla “Sicurezza Alimentare”, i firmatari del presente appello promosso dal quotidiano il Riformista ribadiscono:
1) La contrarietà ad ogni forma di ingerenza negli affari interni degli stati del Vicino Oriente e di sostegno alle attività di gruppi armati che ostacolano l’attuazione di soluzioni pacifiche e consensuali in Libano e l’evolversi del processo di pace tra israeliani e palestinesi basato sul principio “due popoli, due stati”.
2) La necessità di impedire ogni ipotesi di sviluppo del nucleare a fini bellici che possa innescare una corsa agli armamenti in Medio Oriente. A questo fine i firmatari sostengono il perseguimento di una linea risoluta e coerente, sostenendo tutte le decisioni che il Consiglio di Sicurezza e l’Unione europea assumeranno per ottenere piena trasparenza e di collaborazione con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica.
3) Il ripudio di ogni affermazione o azione volta a negare la Shoah come fatto storico, a contestare il diritto all’esistenza dello Stato d’Israele o a chiederne la distruzione.
Su questi punti confermiamo il nostro impegno, fermo restando il rispetto per la sovranità della Repubblica Islamica dell’Iran, i sentimenti di amicizia per il popolo iraniano e l’auspicio che lo spazio di dialogo tra il governo iraniano e la comunità internazionale possa allargarsi e contribuire alla pacificazione della regione mediorientale
per aderire [email protected]
Il mio sostegno alla vostra iniziativa
di Franco Frattini
Caro direttore, desidero manifestare la mia convinta condivisione politica, non consentendomi le mie funzioni istituzionali di aderire formalmente, dei contenuti dell’appello del Riformista riguardante la presenza in Italia nei prossimi giorni del presidente della repubblica islamica dell’Iran per partecipare alla conferenza della Fao sulla sicurezza alimentare. In particolare, esprimo il mio sostegno alla stigmatizzazione di ogni dichiarazione diretta a porre in discussione il diritto all’esistenza di Israele e di ogni affermazione volta a negare la realtà storica della Shoah.
L’Italia continuerà a perseguire, congiuntamente con i principali partner internazionali, una linea di fermezza e di trasparenza riguardo al programma nucleare iraniano, e al contempo ad appoggiare l’impegno negoziale posto in essere dall’Unione europea e dall’alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza Javier Solana.
Un dovere morale per il Medio Oriente
di Piero Fassino
Caro direttore, apprezzo l’appello del Riformista. Chiunque si batta per dare al lungo conflitto israelo-palestinese una soluzione fondata sul principio “due popoli, due Stati”, non può che essere esplicito e netto nel rifiutare qualsiasi forma di negazione della Shoah, dello Stato di Israele e del suo diritto ad esistere senza paura dei suoi vicini.
Così come ottenere dalle autorità iraniane la rinuncia al nucleare militare e la piena disponibilità a cooperare con l’Aiea è essenziale per una più sicura stabilità internazionale.
Proprio nel momento in cui viene dal Libano un messaggio di speranza, abbiamo tutti il dovere morale e politico di fare la nostra parte per dare al Medio Oriente una pace stabile, duratura e condivisa. Con amicizia.