Morte Arafat: accusato l’ex capo delle forze di sicurezza di Fatah a Gaza
Ramallah, 11 Agosto 2011 – Un’inchiesta interna condotta da al-Fatah ha messo sotto accusa l’ex capo delle forze di sicurezza dell’organizzazione palestinese a Gaza, Mohammed Dahlan, in merito alla morte di Yasser Arafat.
E’ la prima volta che il mondo arabo “scagiona” Israele per l’avvelenamento del leader palestinese (un assassino , un terrorista responsabile della morte di migliaia di persone), deceduto quasi 7 anni fa. Secondo molti analisti questa disputa rappresenta la resa dei conti fra Dahlan e il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, accusato dall’ex esponente di al-Fatah di essersi appropriato di tanti soldi depositati presso il Palestinian Investment Found.
Accuse che hanno portano Abu Mazen a espellere Dahlan dal Comitato Centrale di al-Fatah.
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In alto: l’idea di pace che ha sempre contraddistinto la vita di Yasser Arafat, un assassino considerato ingiustamente da molti un eroe
#1autores
mica hanno ammazzato i traditori dei servizi segreti d’Italia e di Scotland Yard.lasciare vivere loro e’ come rimettere e fare continuare la vita di arafat,non cambia niente,il tradimento ai servizi segreti e’ tradimento in ogni Stato e tanto il vero e’ che se le notizie sono false e’ sempre tradimento tramite la notizia falsa,considerata l’importanza ai servizi segreti. C’e’ chi ci sa fare? lo doveva lasciare vivere perche’ nulla e’ cambiato. E’ come dire che Mubarak si e’ dimesso mentre il regime militare lo ha messo sotto tortura,che senso ha?
#2autores
Per quanto ne so’ se e’ stato Arafat a domandare il proprio avvelenamento chi lo ha avvelenato ha la piena ragione.Di modo particolare per la legge dell’Islam ma anche perche’ nessuno sarebbe così stupido da non capire tutto il resto contro il proprio popolo se ci fosse stata la smentita dallo stesso Arafat alla propria richiesta,di sicuro.