Svastiche sulla tomba di Giuseppe a Nablus
Oggi era giorno dei pellegrinaggi dei fedeli ebrei
GERUSALEMME, 6 Ottobre 2011 – Delle svastiche sono state dipinte sui muri del luogo che ospita la Tomba di Giuseppe a Nablus, in Cisgiordania: lo ha reso noto una portavoce dell’esercito israeliano. “Questa mattina, dei soldati hanno scoperto delle svastiche dipinte sui muri dell’edificio. Dopo aver ripulito i muri i soldati hanno denunciato l’episodio all’Autorità palestinese”, ha dichiarato all’Afp la portavoce.
I soldati hanno scoperto le svastiche mentre si apprestavano ad attivare un dispositivo di sicurezza per il pellegrinaggio di 1.500 fedeli ebrei. Il presidente di Yesha, la principale organizzazione di coloni israeliani, Danny Dayan, ha denunciato un “orribile” atto di vandalismo, “perpetrato mentre ci preparavamo a celebrare lo Yom Kippur”, la festività più sacra del calendario ebraico. La tomba di Giuseppe è un luogo di pellegrinaggio per i coloni religiosi (continuo a non capire il perchè i terroristi palestinesi vengono definiti miliziani, mentre i cittadini israeliani che abitano negli insediamenti vengono chiamati coloni, con un chiaro intento denigratorio) ma anche per migliaia di “haredim” (ebrei ultra-ortodossi). Secondo la Bibbia, Giuseppe, figlio di Giacobbe e Rachele, venduto dai suoi fratelli gelosi e condotto in Egitto dove è divenuto ministro del faraone, è stato sepolto a Sichem (oggi Nablus).
Secondo gli accordi di Oslo sur l’autonomia palestinese (1993), il sito doveva restare sotto controllo israeliano. Ma Tsahal ha lasciato il sito nell’ottobre 2000, poco dopo l’inizio della seconda Intifada (e forse, visti i risultati, non valeva neanche la pena laciarla nelle mani dei palestinesi, che come sempre non mostrano il minimo rispetto per i luoghi sacri agli ebrei).
Parzialmente distrutta dai palestinesi, la tomba è stata restaurata e trasformata in moschea. Dal 2007, grazie al miglioramento della cooperazione di sicurezza con l’Autorità palestinese, l’esercito autorizza dei pellegrinaggi notturni una volta al mese.
(Fonte: TMNews, 6 ottobre 2011)
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Nella foto in alto: i “festeggiamenti” della popolazione palestinese in occasione della ripresa di possesso della Tomba di Giuseppe, avvenuta nell’Ottobre 2011