«Il Manifesto, testata che perde la testa quando parla di Israele»

 
admin
14 agosto 2008
2 commenti

«Il Manifesto, testata che perde la testa quando parla di Israele»

Water Map of Israel and the Territories – Adapted from “Water and War in the Middle East,” Info Paper No. 5, July 1996, Centre for Policy Analysis on Palestine/The Jerusalem Fund, Washington, DC

da Tempi – 31 luglio 2008 – di Yasha Reibman

Il Manifesto, “quotidiano comunista”, è riconosciuto per la grande ironia ed efficacia che contraddistingue le prime pagine. Ironia e intelligenza che sembra perdere drammaticamente quando parla di Israele. Qualche giorno fa, titolava “Apartheid dell’acqua”. Un richiamo alla discriminazione razziale contro i neri del regime razzista bianco sudafricano, dove c’erano due categorie di cittadini e le persone di colore non potevano entrare negli stessi locali dei bianchi e nemmeno sedersi vicini sugli autobus. Cosa avrà fatto di così terribile Israele? Lo stato ebraico è accusato di dare tanta acqua agli israeliani e poca ai palestinesi e di farla pagare a prezzi diversi (ah, il rapporto tra ebrei e denaro!).

Questa è pura discriminazione, devono aver pensato alla redazione del Manifesto. E quindi hanno titolato sull’apartheid. Un paragone terribile. Eppure, il redattore responsabile del titolo avrebbe potuto leggersi tutto l’articolo: la quantità di acqua che Israele deve dare ai palestinesi è stabilita dagli accordi di Oslo del 1993, che Israele non solo rispetta, ma fornisce addirittura più acqua di quella prevista. Inoltre Israele non fa pagare l’acqua in modo diverso ai propri cittadini arabi ed ebrei, non si tratta di una discriminazione tra cittadini di uno stesso stato, ma la differenza di prezzo viene fatta tra i cittadini del proprio stato e quelli di uno diverso. E’ come se la Francia vendesse agli italiani la corrente elettrica a un prezzo maggiore di quanto la fa pagare ai cittadini francesi. Dov’è lo scandalo? Il lettore del Manifesto viene dunque ingannato.

Non viene nemmeno proposta una semplice riflessione. Dal 1993 al 2008 la dirigenza palestinese che ha fatto per dare acqua ai palestinesi? Ha costruito a Gaza centrali per desalinizzare l’acqua del mare? Ha migliorato gli acquedotti per collegarsi meglio a quelli israeliani, giordani o egiziani? Domande purtroppo retoriche, i soldi sono serviti per le armi e gli esplosivi dei terroristi.

Friends of Israel

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  • #1tsk

    scusa quali soldi? L’ 80 % dei soldi che mandano i paesi musulmani alla palestina viene bloccato dagli israeliani che intercettano i “regali”

    15 Ago 2008, 19:09 Rispondi|Quota
  • #2Focus on Israel

    Credo tu sia poco informato….

    1 Set 2008, 13:31 Rispondi|Quota