M.O./ MILLE PELLEGRINI PALESTINESI DANNO FUOCO A CAMPI IN EGITTO
Chiedono rientro nei territori, evitando di passare per Israele
El Arish, 31 dic. (Ap) – Più di mille pellegrini palestinesi hanno dato fuoco questa mattina ai campi temporanei allestiti in Egitto per ospitarli fino a quando non sarà deciso come farli tornare nella Striscia di Gaza. I pellegrini, di ritorno da un viaggio alla Mecca, non intendono fare ritorno nei territori attraverso Israele.
I palestinesi sono rientrati dal pellegrinaggio alla Mecca (Arabia Saudita) a bordo di due navi partite dal porto giordano di Aqaba e, con 11 autobus, sono stati trasferiti nei campi temporanei allestiti nella città di el Arish, nella regione del Sinai. Fin dal loro arrivo i pellegrini palestinesi hanno intonato cori di rabbia contro il presidente egiziano Hosni Mubarak e il suo governo, rei di non avere permesso loro di raggiungere Gaza attraverso il valico di Rafah, sul quale Israele non ha alcun controllo. La protesta ha provocato l’intervento di decine di agenti che hanno circondato i pellegrini e isolato l’area.
I pellegrini respingono la richiesta delle autorità egiziane di “impegnarsi per iscritto” ad accettare di rientrare nella Striscia di Gaza da un punto di passaggio israeliano, come esige il governo israeliano al fine di controllarli. Una circostanza che consentirebbe, eventualmente, l’arresto di una decina di esponenti di Hamas, che si trovano fra loro, tra i quali uno dei leader del gruppo, Khalil al Haya. Mubarak ha detto che il suo governo sta facendo tutto il possibile trovare una soluzione in tempi brevi.
A metà dicembre, questi palestinesi erano stati autorizzati dal Cairo a lasciare la Striscia di Gaza per la Mecca dal punto di transito di Rafah, alla frontiera con l’Egitto, pur essendo questo valico chiuso da quando il movimento islamico Hamas ha preso il controllo della Striscia di Gaza, in giugno.
Il governo israeliano ha allora protestato, preoccupato che membri di gruppi armati in lotta contro Israele possano intrufolarsi tra i pellegrini per andare ad addestrarsi all’estero, ricevere ordini o recuperare armi. I pellegrini pretendono ora di rientrare nella Striscia di Gaza dallo stesso passaggio di Rafah. “I pellegrini hanno confermato che rifiutano di rientrare se non dal passaggio di Rafah, dal quale sono partiti” ha dichiarato un portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri, nel corso di una conferenza stampa a Gaza.
In attesa che il problema sia risolto, le autorità egiziane hanno deciso di sistemare i pellegrini nello stadio di El Arish e in accampamenti provvisori in questa città. Centinaia di uomini delle forze di sicurezza egiziane sono state schierate nella zona, ha aggiunto il funzionario. I pellegrini “non vogliono rischiare di essere fermati dalla sicurezza israeliana, poichè numerosi palestinesi sono stati fermati o arrestati ai passaggi sotto controllo israeliano” ha dichiarato, da parte sua, un portavoce di Hamas.
Hamas ha chiesto all’Egitto di autorizzare i pellegrini a rientrare a Gaza attraverso Rafah, sostenendo che l’accettazione di ogni altra soluzione costituirebbe una resa davanti a ciò che ha definito “la pressione americana e sionista”. Nel frattempo, circa 7.000 manifestanti si sono radunati presso il versante palestinese del valico di Rafah, mostrando bandiere e vessilli di Hamas e invocando il ritorno dei pellegrini. Da parte loro, le autorità israeliane restano in attesa degli eventi ma continuano a chiedere il ritorno dei pellegrini palestinesi attraverso il valico di Aouja, dove possono essere controllati.