L’M5S ci casca ancora: su Facebook cambiata l’insegna di Auschwitz
L’insegna modificata in “Strand macht frei” (La spiaggia rende liberi) per una campagna contro l’amministrazione di Lignano Sabbiadoro
di Sergio Rame
I grillini ci cascano ancora. L’insegna di Auschwitz modificata in “Strand macht frei” (La spiaggia rende liberi) è stata utilizzata dal Movimento 5 Stelle per una campagna politica su Facebook contro l’amministrazione comunale di Lignano Sabbiadoro.
Replicando una provocazione apparsa sul blog di Beppe Grillo, che aveva anche parafrasato la poesia di Primo Levi Se questo è un uomo, il meetup di Lignano ha modificato la tragica immagine del campo di concentramento per pubblicizzare un incontro politico. Come ricostruisce il Gazzettino, in quell’occasione i grillini presenteranno una mozione di sfiducia contro il sindaco Luca Fanotto. Al centro delle accuse al primo cittadino della cittadina balneare ci sarebbero le condizioni degradate dell’arenile e di alcune strutture lignanesi. Accanto ad alcune foto che documentano lo stato di incuria di alcune strutture pubbliche i grillini hammo, quindi, apposto la contraffazione dell’insegna del campo di sterminio nazista tedesco. Fanotto ha reagito valutando l’eventualità di una querela per il danno di immagine alla località balneare di un atto che definisce di “incoscienza politica”.
“Un errore clamoroso, una cazzata“. Cosi Stefano Patuanelli, responsabile della campagna elettorale per le Europee del M5S del Friuli Venezia Giulia, che, unico al momento a parlare tra i grillini friulani, boccia senza appello il post su Facebook. Da quanto si apprende da Patuanelli, a postare il tutto sarebbe un singolo aderente al M5S, che lo avrebbe fatto per iniziativa personale. Certo è che la spiaggia situata in provincia di Udine è strapiena, durante l’estate, di turisti tedeschi e austriaci.
(Fonte: Il Giornale.it, 6 Maggio 2014)
Nell’immagine in alto: la foto postata dall’M5S per polemizzare contro il comune di Lignano Sabbiadoro
#1Emanuel Baroz
La spiaggia di Auschwitz
di Alessandra Longo
Il cancello di Auschwitz e la solita scritta storpiata. Questa volta in chiave locale: «Strand macht frei». La spiaggia (quella di Lignano Sabbiadoro) rende liberi. Sono sempre i grillini a “giocare” con il Lager. Emuli del capocomico che, in concomitanza con il 25 aprile, aveva fatto la parodia di «Se questo è un uomo», i Cinquestelle della Bassa Friulana hanno messo su Facebook l’immagine della spiaggia di Lignano Sabbiadoro a loro dire umiliata dalle inefficienze dell’attuale amministrazione. Scritta: «Mandiamoli a casa. Hanno ridotto Lignano così». Sullo sfondo il cancello di Auschwitz rivisitato. Al Gazzettino gli autori della trovata spiegano: «I suicidi dovuti alla crisi rappresentano un nuovo Olocausto». La prossima volta, per denunciare l’inquinamento, perché non un disegnino delle camere a gas?
(Fonte: La Repubblica, 7 Maggio 2014)
#2Emanuel Baroz
I grillini ci ricascano su Facebook: da Lignano offese a ebrei e tedeschi
Il M5S usa il simbolo di Auschwitz per attaccare la giunta
Gli albergatori infuriati: «Così si allontanano i nostri turisti»
LIGNANO – Beppe Grillo “tarocca” la foto dei cancelli di Auschwitz per attaccare il premier Matteo Renzi? E allora i suoi seguaci della Bassa Friulana fanno altrettanto e scatenano un putiferio piazzando su Facebook un’immagine della spiaggia di Lignano Sabbiadoro devastata dai lavori sull’arenile: in bella vista la scritta “Strand macht frei”, rivisitazione del tristemente celebre “Arbeit macht frei”, che colpisce ancor più del “Mandiamoli tutti a casa” rivolto al sindaco della località balneare e all’assessore al turismo, “che – secondo i meetup della Bassa friulana – dimostrano incompetenza.
La “cartolina” però ha fatto imbestialire gli operatori turistici, già alle prese con la difficile gestione delle incognite della crisi, e pure il sindaco Luca Fanotto che medita querele “per il danno di immagine”. Ma il vero timore è che l’immagine e la sua circolazione possano diventare un “boomerang” non tanto rispetto alla comunità ebraica che già si risentì quando Grillo parodiò “Se questo è un uomo”, quanto piuttosto rispetto a quell’utenza germanofona che da sempre è per la spiaggia friulana uno dei principali “core business” degli operatori turistici.
Austria o Germania, poco importa: chi parla tedesco in riva all’Adriatico è benedetto già dai tempi del marco, e lo è ancor di più nell’era dell’euro. Le ripercussioni di una pubblicità di carattere negativo farebbero magari felice qualche altra località concorrente, ma Lignano no. Intanto – però – i grillini non demordono e rilanciano le accuse.
http://www.gazzettino.it/NORDEST/PRIMOPIANO/lignano_offese_fb/notizie/668701.shtml