Praga (Rep. Ceca): armi nella residenza dell’ “ambasciatore” palestinese rimasto ucciso in una esplosione pochi giorni fa
Praga, 4 Gennaio 2013 – Gli investigatori cechi hanno trovato all’interno della missione palestinese a Praga una dozzina di armi non registrate (in violazione dei trattati diplomatici). Secondo l’ex capo di stato maggiore ceco Jiří Šedivý, citato da Aktualne.cz, i palestinesi potrebbero aver utilizzato la Repubblica Ceca per trasferimenti di armi, un affare che potrebbe vedere implicate “reti ben organizzate per la distribuzione di armi ed esplosivi”.
Rappresentanti cechi hanno detto di sentirsi traditi da ciò che è stato trovato dopo l’esplosione che, a Capodanno, ha ucciso l’ “ambasciatore” palestinese Jamal al-Jamal mentre apriva una vecchia cassaforte. “Abbiamo chiesto al Ministero degli esteri ceco di esigere lo spostamento dell’ambasciata fuori del nostro quartiere” ha detto Petr Hejl, del consiglio di quartiere di Suchdol, a Praga.
“Comprendiamo i timori dei residenti” ha commentato venerdì la portavoce del ministero degli esteri ceco Johana Gohova. La Cecoslovacchia comunista ha mantenuto per anni relazioni più che amichevoli con l’Olp, ma la Repubblica Ceca, un paese membro dell’Unione Europea e della Nato, ha una posizione totalmente diversa. (per fortuna!)
(Fonte: Israele.net, 5 Gennaio 2013)
Nella foto in alto: Il rappresentante dell’Autorità Nazioanale Palestinese nella Repubblica Ceca, Jamal al-Jamal, morto in una esplosione nella sua residenza pochi giorni fa