Roma: razzismo, nuove scritte antisemite contro Alemanno
Roma, 06/11/2008 03:15 – Nuove scritte antisemite, firmate dal movimento di estrema destra ‘Militia’, sono comparse questa notte a Roma. Due striscioni di circa 7 metri ciascuno, sono stati affissi sul ponte Pietro Nenni, tra i lungotevere Da Brescia e Michelangelo: “Alemanno-Pacifici: Roma-Auschwitz solo andata”, “Banche e usurai pagherete caro, pagherete tutto!”, entrambi accompagnati dalla firma ‘Militia’ e da un fascio littorio.
Manifesti del genere erano comparsi nella Capitale già altre tre volte: l’ultima il 23 ottobre scorso, anche in quell’occasione contro il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.
#1Alberto P.
Inaccettabili per on. Ruben le parole di Dell’Utri su Mussolini,
Ansa – Roma, 5 nov -“Le recenti dichiarazioni del Sen. Dell’Utri, sulla figura di Mussolini, mi hanno profondamente turbato ed amareggiato perché costituiscono l’ennesimo tentativo di minimizzarne le responsabilità, omettendo il fatto che Mussolini fu innanzitutto un dittatore, e come tale ridusse ogni spazio di libertà e di dissenso”. Lo afferma in una nota il deputato del Pdl Alessandro Ruben. “Come cittadino italiano di religione ebraica, e come deputato ebreo che ha scelto di militare politicamente all’interno dello schieramento di centro-destra, continuo a provare un grande disagio ogni volta che mi trovo di fronte a chi tenta di riproporre la figura del ‘dittatore buono’ – continua – ci sono voluti 70 anni, con un lungo e travagliato processo di trasformazione, perché proprio nel centro destra si potessero creare le condizioni perché un deputato di religione ebraica non si sentisse a disagio, e ciò grazie, è giusto sottolinearlo, al coraggio e alla sensibilità dei nostri leader di partito e alla chiarezza con cui il Presidente Berlusconi ha sempre difeso i principi della libertà, della democrazia, della lotta alle intolleranze e, in particolare all’antisemitismo, che sono tutti valori e principi incompatibili con l’idea di un ‘dittatore buono'”. “Il tentativo di riproporre ancora una volta un distinguo tra un Mussolini statista e un Mussolini razzista, tra un Mussolini padre della patria e un Mussolini guerrafondaio, è da rigettare – ribadisce il deputato del Pdl – poiché è un modo deleterio e pericoloso di banalizzare la storia e di non comprendere le conseguenze di tali semplicismi”.