Il terrorismo palestinese colpisce Israele, ma sui mass media assistiamo ad un ribaltamento della realtà

Il terrorismo palestinese colpisce Israele, ma sui mass media assistiamo ad un ribaltamento della realtà

Gerusalemme, 10 Ottobre 2015 – Anche oggi sia a Gerusalemme che in altre parti di Israele il terrorismo palestinese è tornato nuovamente a colpire i cittadini israeliani: nella notte tra venerdì e sabato un missile è stato lanciato dalla Striscia di Gaza verso Israele, dopo che poco prima altri due missili erano stati lanciati sempre dalla stessa zona ed erano caduti all’interno della zona controllata da Hamas. Il missile è caduto in campo aperto senza provocare danni. A seguito di questi lanci è stata schierata una nuova batteria del sistema antimissile Iron Dome nelle zone di Be’er Sheva e Ofakim. Sempre nel corso della notte l’esercito israeliano ha fermato un palestinese armato di pistola e coltello mentre cercava di infiltrarsi nell’insediamento di Negehot, poco a nord di Hebron. Secondo fonti del IDF cercava una vera e propria strage.

Nel corso della giornata dello Shabbat la capitale dello stato ebraico è stata nuovamente teatro di due attacchi con arma bianca da parte di terroristi palestinesi contro passanti israeliani: questa mattina in HaNevi’im Street due uomini sono stati feriti da un uomo armato con coltello che poi è stato neutralizzato dalla polizia, mentre nel pomeriggio un altro terrorista palestinese ha attaccato tre poliziotti israeliani che erano di servizio alla Porta di Damasco, a Gerusalemme, ferendoli tutti e tre in modo serio. Uno, 20 anni, è in gravi condizioni. L’attentatore è stato ucciso sul posto. Al confine con Gaza, sono stati fermati dalla Forze di Difesa israeliane nuovi tentativi palestinesi di fare breccia nella barriera di sicurezza (come di consueto mandando in prima fila giovanissimi e adolescenti): 2 palestinesi morti (ricordiamo che ieri centinaia di membri di Hamas e Jihad Islamica hanno preso d’assalto la barriera fra Israele e Striscia di Gaza, di fronte al kibbutz Nahal Oz, con l’intento di abbatterla. Le Forze di Difesa israeliane hanno difeso il confine del paese aprendo il fuoco verso i principali agitatori: almeno 7 i morti fra gli assalitori islamisti palestinesi, una ventina i feriti). Alcune decine di palestinesi sono comunque riusciti a penetrare in territorio israeliano, ma sono stati circondati dalla forze israeliane e fatti tornare nella striscia di Gaza. “Le Forze di Difesa israeliane considerano qualsiasi violazione della zona di confine fra Israele e Gaza come una potenziale minaccia per civili e militari”, ha spiegato il portavoce delle forze armate Peter Lerner.

La tv Canale Due ha mostrato oggi pomeriggio il video di un predicatore di Hamas a Gaza che incita i fedeli ad attaccare Israele, mentre la tv di Hamas ha esortato i suoi uomini di Gerusalemme est ad attaccare sabato sera il Teddy Stadium durante la partita Israele-Cipro. Dal canto suo l’Autorità Nazionale Palestinese, con un comunicato diffuso sabato da Ramallah, ha continuato a fomentare i disordini accusando Israele di “legalizzare crimini, violazioni ed esecuzioni sommarie contro palestinesi innocenti”.

Poche ore fa presso Hebron un israeliano è rimasto gravemente ferito da pietre palestinesi che lo hanno colpito alla testa; feriti meno gravemente da lanci di pietre anche un autista di autobus a Gerusalemme e un adolescente israeliano a Kiryat Arba. Intanto un palestinese che aveva aperto il fuoco contro un gruppo di soldati israeliani nelle colline a sud di Hebron è stato colpito e ferito alle gambe dalla reazione dei militari. Verso mezzanotte il sistema anti-missili Iron Dome ha intercettato sopra Hof Ashkelon un razzo palestinese lanciato da Gaza.

Questa la cronaca delle violenze di oggi, così come sono avvenute. Continua nonostante tutto a stupire come la maggior parte dei mass media nostrani ed internazionali abbia preferito ribaltare completamente la cronologia dei fatti se non ometterne alcuni (leggi gli attentati dei terroristi palestinesi contro israeliani avvenuti nei giorni scorsi), dando così una informazione distorta che non fa onore alla propria credibilità e alla propria deontologia professionale. Presentare i terroristi palestinesi caduti durante le loro azioni criminali come “vittime innocenti” dell’esercito israeliano non solo è errato ma è anche scorretto, profondamente scorretto. Bisognerebbe avere il coraggio di raccontare i fatti così come sono accaduti senza tralasciare nulla e lasciare al lettore o allo spettatore il compito di farsi una idea di ciò che è avvenuto.

Thanks to Progetto Dreyfus, Israele.net, Rights Reporter

Nell’immagine in alto: una eccellente risposta di Amit Zarouk, portavoce dell’Ambasciata Israeliana in Italia ad un penoso e scorretto tweet di Michele Giorgio giornalista (?) del Manifesto