Israele: la violenza del terrorismo palestinese non si ferma

 
Emanuel Baroz
2 novembre 2015
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Israele: la violenza del terrorismo palestinese non si ferma

terrorismo-palestinese-intifada-coltelli-focus-on-israelGerusalemme, 2 Novembre 2015 – Nuove aggressioni a colpi di coltello in Israele, a circa un mese dall’inizio della cosiddetta Intifada dei coltelli. Oggi pomeriggio un palestinese ha ferito un israeliano di 71 anni prima di essere fermato a colpi d’arma da fuoco da un agente. La polizia ha riferito che la vittima è ricoverata in gravi condizioni e che l’aggressore, un palestinese di 22 anni originario di Tulkarem, nella Samaria (tra Natanya e Schechem, per gli arabo palestinesi Nablus), è rimasto seriamente ferito. L’attacco è avvenuto nella città di Natanya, 30 chilometri a nord di Tel Aviv.

Poche ore prima a Rishon Le Zion un terrorista palestinese ha accoltellato tre civili israeliani iniziando su un autobus e proseguendo in strada. Un uomo di 35 anni è stato ferito gravemente, un’altra persona ha riportato ferite meno profonde, mentre la terza vittima è un’anziana di 80 anni. L’impiegato di un negozio è riuscito ad immobilizzare l’attentatore 19enne che è stato poi arrestato dalla polizia israeliana.

Questa mattina un altro palestinese è morto e un altro ancora è stato arrestato durante un tentativo di accoltellamento a un posto di controllo, a Khalama, tra i territori amministrati dall’A.N.P. e il nord di Israele. Secondo le prime informazioni della polizia, due palestinesi armati con coltelli hanno tentato di pugnalare uno dei soldati appostati al check-point, ma i militari hanno subito risposto all’aggressione e ucciso uno dei terroristi e hanno arrestato il complice palestinese.

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  • #1Emanuel Baroz

    2 novembre 2015 – Tre agenti della polizia di frontiera israeliana sono rimasti feriti, domenica pomeriggio, quando sono stati investiti da un’auto con targa palestinese nei pressi del villaggio di Beit Einoun, vicino a Hebron. I militari hanno sparato verso il veicolo, che però è riuscito a proseguire. Dopo alcune ore di intense ricerche, il conducente si è consegnato alle autorità di sicurezza israeliane.

    2 novembre 2015 – Un’israeliana è rimasta ferita domenica dalle schegge del parabrezza della sua auto, colpito da pietre lanciate da palestinesi poco a sud della città di Hebron.

    2 novembre 2015 – Un palestinese ha tentato di accoltellare un soldato israeliano, domenica, all’incrocio di Beit Einoun, sulla Statale 60, a nord di Kiryat Arba, nella zona di Hebron, ed è rimasto ucciso dalla reazione dei militari. L’aggressione è avvenuta mentre nella zona erano in corso violenti scontri.

    2 novembre 2015 – Un 32enne israeliano di Kiryat Ata (nord Israele) è stato incriminato domenica per tentato omicidio, per aver ferito a coltellate tre settimine fa in un supermarket nei sobborghi di Haifa un cittadino da lui creduto arabo, in quella che secondo l’accusa è stata un’aggressione a sfondo razzista.

    1 novembre 2015 – Un civile israeliano, uno americano e un agente della polizia di frontiera israeliana sono rimasti feriti e tre aggressori palestinesi sono rimasti uccisi in tre diversi attacchi all’arma bianca nel fine settimana a Gerusalemme e in Cisgiordania. Un arabo armato di coltello ha aggredito venerdì i pedoni in attesa alla fermata del tram di Ammunition Hill, a Gerusalemme. Dopo aver ferito al petto uno studente americano di 22 anni, ha cercato di pugnalare un altro studente. Le forze di sicurezza lo hanno bersagliato di colpi e nella sparatoria è rimasto accidentalmente ferito a una gamba un israeliano di 20 anni. Il terrorista, originario di Gerusalemme est, è morto poco dopo per le ferite riportate. Sempre venerdì, al posto di blocco dell’incrocio di Tapuah, in Cisgiordania, due terroristi palestinesi a bordo di uno scooter si sono scagliati verso uno degli agenti della polizia di frontiera ferendolo a colpi di pugnale, ma una poliziotta è riuscita ha sparare e li ha neutralizzarli. Uno dei due terroristi è morto, l’altro è rimasto ferito. Sabato mattina, un agente in servizio al posto di controllo di Gilboa, fra Jenin e Afula, ha ucciso un terrorista palestinese che aveva teso un’imboscata nascondendosi dietro a un taxi e che si era lanciato contro l’agente senza fermarsi ai ripetuti avvertimenti.

    1 novembre 2015 – I gas lacrimogeni lanciati dalle forze di sicurezza israeliane durante gli scontri in Cisgiordania, venerdì scorso, non hanno nulla a che fare con la morte di un bambino palestinese di otto mesi denunciata da fonti locali. Lo hanno affermato sabato le Forze di Difesa israeliane spiegando che nessun lacrimogeno è stato lanciato nelle vicinanze della casa del piccolo Mohammed Thawabta, e che gli stessi famigliari hanno riferito che il bambino soffriva di gravi problemi respiratori sin dalla nascita.

    30 ottobre 2015 – Una 60enne israeliana è rimasta ferita al volto, giovedì sera, da pietre lanciate contro la sua auto nei pressi di Ramle, sulla Statale 431. Miracolosamente illeso il nipote di otto mesi, che era con lei nella macchina.

    30 ottobre 2015 – Un soldato israeliano è stato ferito al volto in un attacco all’arma bianca, giovedì mattina a Hebron, da un 22enne palestinese residente nella città che subito dopo ha cercato di pugnalare anche un agente della polizia di frontiera, il quale però ha sparato in tempo uccidendo l’aggressore. In un altro incidente, sempre giovedì a Hebron, un altro accoltellatore è stato ucciso dai soldati in servizio vicino a Beit Hadassah prima che riuscisse a colpire qualcuno. Nel pomeriggio, a Eilat, nell’estremo sud di Israele, una donna di 43 anni è stata ferita in un attacco all’arma bianca a una fermata d’autobus da un aggressore che si è dato alla fuga, ma è stato arrestato dopo alcune ore di ricerche da parte di polizia e forze armate. Il comandante del distretto locale di polizia ha detto che vengono vagliate sia la pista criminale che quella terroristica.

    30 ottobre 2015 – Rinviati a giudizio davanti al tribunale militare di Jaffa quattro soldati delle Forze di Difesa israeliane accusati d’aver picchiato dei palestinesi arrestati.

    30 ottobre 2015 – Non era una terrorista, ma una donna squilibrata con intenti suicidi, la giovane araba ferita alle gambe mentre brandiva un coltello, una borsa e un cellulare ad Afula poco più di due settimane fa. Lo ha comunicato l’ufficio del procuratore generale israeliano facendo cadere l’accusa di terrorismo. L’indagine ha rivelato che la donna, reduce da un divorzio difficile, aveva deciso di indurre le forze di sicurezza ad ucciderla facendo credere di voler accoltellare un ebreo ortodosso alla stazione centrale degli autobus. Sarà comunque perseguita per reati minori, mentre non si procederà a carico delle guardie di sicurezza che hanno operato in modo conforme alle procedure.

    29 ottobre 2015 – Una 40enne israeliana è stata ferita a coltellate alla schiena, mercoledì pomeriggio, davanti al centro commerciale Rami Levy, a Gush Etzion (a sud-ovest di Gerusalemme), da un palestinese che si è dato alla fuga ma è stato catturato poco dopo dalle forze di sicurezza. Circa mezz’ora prima, un altro palestinese aveva tentato di accoltellare dei soldati in servizio all’ingresso di Tel Ramadia, a Hebron, ma era stato ucciso dalla reazione dei militari prima che riuscisse a colpire qualcuno.

    (Fonte: Israele.net)

    2 Nov 2015, 20:13 Rispondi|Quota
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