Israele: duplice attentato del terrorismo palestinese causa 5 morti
Gerusalemme, 19 Novembre 2015 – Ancora attentati, ancora sangue, ancora morti, ancora vittime innocenti dell’odio palestinese in Israele, dove la violenza scatenata dalla cosiddetta “intifada dei coltelli” non accenna a fermarsi: due persone sono state uccise oggi a Tel Aviv a colpi di coltello. L’assalitore, un giovane palestinese, è stato ferito e arrestato. Le due vittime stavano pregando in un’area adibita a sinagoga all’interno di un edificio. L’attentatore ha 24 anni ed è originario del villaggio palestinese di Dura, nei Territori Contesi. Secondo testimoni, ha iniziato a pugnalare diverse persone nella sinagoga al secondo piano di un centro commerciale chiamato Panorama. E’ stato colpito da spari esplosi dagli agenti della sicurezza, riportando ferite di gravità moderata. Hamas ha elogiato l’attacco.
E la violenza è scoppiata anche nell insediamento di Gush Etzion (Giudea), dove quattro israeliani sono stati feriti in due attacchi. Secondo la Radio militare, i morti sono tre: un israeliano, un turista e un palestinese di passaggio. L’assalitore palestinese, dopo aver sparato diversi colpi di arma da fuoco sulle auto ferme a un ingorgo nella zona, è stato catturato.
Thanks to Progetto Dreyfus
Nella foto in alto: la scena dell’attentato fuori dal centro commerciale Panorama, nel sud di Tel Aviv
#1Emanuel Baroz
20 novembre 2015 – Due israeliani sono stati uccisi, un terzo ferito, in un attacco all’arma bianca, giovedì pomeriggio, nella parte sud di Tel Aviv. Le vittime sono Aviram Reuven, 51 anni, di Ramle, e Aharon Yisayev, 32 anni, di Holon.
L’aggressore, un palestinese 36enne originario di Dura, presso Hebron (in Israele con regolare permesso di lavoro), è stato bloccato dai passanti fino all’arrivo della polizia. L’attentato è avvenuto ai piedi di un grande edificio di uffici chiamato Panorama, in via Ben Tzvi, all’ingresso di una sinagoga dove a quell’ora si stavano tenendo preghiere ebraiche.
Il portavoce di Hamas, Husam Badran, ha celebrato il mortale accoltellamento definendolo un’operazione “eroica” ed esortando i palestinesi a “continuare queste attività”. La madre del terrorista ha dichiarato di essere orgogliosa del suo gesto. “Mio figlio – ha detto la donna alla tv di Hamas – è motivo di orgoglio per Hebron e per la Palestina”.
(Fonte: Israele.net)
#2Emanuel Baroz
20 novembre 2015 – Due ore dopo l’accoltellamento di Tel Aviv (2 morti), un terrorista armato di mitra ha sparato a raffica, giovedì, sulle auto ferme in coda lungo la strada che porta da Alon Shvut a Gush Etzion (a sud ovest di Gerusalemme) uccidendo tre persone e ferendone altre cinque. Le vittime, che si trovavano in tre auto diverse, sono Shadi Arafa, 40enne palestinese di Hebron, Ezra Schwartz, 18 anni, americano, e il 51enne israeliano Yaakov Don, entrambi questi ultimi impegnati in quel momento in attività di volontariato.
Il terrorista, 24 anni, originario di Dir Smat (presso Hebron), ha continuato a sparare finché non è stato sopraffatto e disarmato dalle forze di sicurezza.
Governo e agenzia di stampa dell’Autorità Palestinese hanno affermato che il palestinese Arafa è stato ucciso dalle forze di sicurezza israeliane le quali, in realtà, non risulta che abbiano sparato nemmeno un colpo. L’attentato ha portato a cinque il bilancio delle vittime, giovedì, del terrorismo palestinese.
(Fonte: Israele.net)
#3HaDaR
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#4HaDaR
Gush Etzion NON È un “insediamento” ma un blocco di diversi villagi ebraici, sin da quando la terra fu acquistata a carissimo prezzo negli Anni ’20 del Novecento. Furono distrutti diverse volte: nel 1929, PRIMA della fondazione dello Stato d’Israele, e nel 1948, con massacri di TUTTA la popolazione ebraica.
Fanno parte di Gush Etzion i villaggi: Neve Daniel, El’azar, Efrat, Rosh Zurim, Kibbutz Kfar Etzion, Elon Shevuth, Bat ‘Ayin, Gevaoth.
Vivono in Gush Etzion molti piú Ebrei che in tutta l’Italia!
#5Emanuel Baroz
@HaDaR: grazie per la precisazione. Ne terremo conto nei nostri prossimi articoli