27 Marzo 2002: il massacro di Pesach che insanguinò Natanya
Shula Abramovitch,
David Anichovitch,
Avraham Beckerman,
Shimon Ben-Aroya,
Andre Fried,
Idit Fried,
Miriam Gutenzgan,
Ami Hamami,
Perla Hermele,
Dvora Karim,
Michael Karim,
Yehudit Korman,
Marianne Myriam Lehmann Zaoui,
Lola Levkovitch,
Furuk Na’imi,
Eliahu Nakash,
Irit Rashel,
Yulia Talmi,
Sivan Vider,
Ernest Weiss,
Eva Weiss,
Meir (George) Yakobovitch,
Chanah Rogan,
Zee’v Vider,
Alter Britvich,
Frieda Britvich,
Sarah Levy-Hoffman,
Anna Yakobovitch,
Eliezer Korman,
Clara Rosenberger.
Questi sono i nomi delle vittime dell’attentato che ebbe luogo nella città israeliana di Natanya all’interno del Park Hotel il 27 Marzo 2002 durante le celebrazione della festività di Pesach – la Pasqua ebraica. L’episodio fu rivendicato da Hamas. Un uomo, mandato dal reclutatore di Hamas Muhaned Taher, si fece esplodere in un albergo uccidendo 29 persone e ferendone 159, tra cui molti feriti e mutilati.
Thanks to Israel Akshav
Nella foto in alto: la sala del Park Hotel devastata dall’attentato suicida del 27 Marzo 2002
#1Emanuel Baroz
27 MARZO 2002 | IMPOSSIBILE DIMENTICARE
Sono da poco passe le 19 e un terrorista palestinese travestito da donna si introduce in un albergo israeliano di Netanya mostrando una finta carta d’identita durante i festeggiamenti di Pesach, la pasqua ebraica. Una volta introdotto in una sala colma di gente si fa esplodere facendo deflagrare il suo giubbotto con 10 kg di esplosivo. Il bilancio delle vittime è catastrofico. Trenta morti, centoquaranta feriti di cui venti molto gravi. Hamas rivendica l’attentato e il primo ministro israeliano Ariel Sharon ordina l’avvio dell’operazione Scudo Difensivo, la più grande operazione militare in Cisgiordania dopo la Guerra dei Sei giorni. Un anno dopo, il 14 aprile 2003 quattro membri di Hamas che pianificarono l’attentato, furono condannati all’ergastolo.
Oggi a distanza di quindici anni, i servizi segreti interni dello Stato di Israele temono nuovi attentati proprio durante Pesach oramai alle porte soprattutto dopo che venerdì scorso un leader dei terroristi della Striscia di Gaza è stato freddato con quattro colpi alla testa e Hamas è convinto sia stata opera del Mossad. E mentre i palestinesi gridano vendetta, Hamas su Twitter minaccia «gli occupanti sono i responsabili della sua morte, Netanyahu non la passerà liscia.»
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