Non si placa l’antisemitismo negli stadi italiani
di Massimo Montebove
Ennesimo, becero episodio di antisemitismo in una curva di presunti tifosi di calcio: la palma della vergogna, questa volta, spetta a 3.000 supporter della Juventus che, tanto per rasserenare il clima in vista del confronto con la Fiorentina di domenica prossima, durante la recente partita col Palermo hanno intonato cori antisemiti contro i tifosi viola. La palma della vergogna va assegnata, a nostro avviso, anche al giudice sportivo che ha sì squalificato la curva bianconera, salvo poi sospendere la pena.
Non è la prima volta che accadono fatti simili. Gli stessi tifosi della Fiorentina, ad esempio, si erano resi protagonisti di ignobili cori contro il giornalista ebreo David Guetta. Una frangia degli ultrà laziali, come è noto, fa dell’antisemitismo una vera e propria bandiera. L’elenco è comunque lungo e tocca mezza seria A. In Inghilterra, qualche anno fa, due tifosi del West Ham sono stati arrestati per aver inneggiato a Hitler nel derby contro il Tottenham. Uno è stato addirittura espulso a vita dalla stessa società di calcio. In Italia difficilmente vedremo qualcosa del genere, anche se le norme, sportive e penali, ci sono: si sospendono, infatti, giustamente le partite per cori razzisti e ‘ululati’ contro giocatori di colore, perché non fare la stessa cosa quando vengono lanciati insulti antisemiti? L’antisemitismo è, senza dubbio, una delle forme più terribili e insidiose di razzismo.
Andrebbe, forse, spiegato al presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Carlo Tavecchio. Anche se ci pare di ricordare, da alcune battute di questo signore, che non stiamo parlando di un campione della tolleranza e del rispetto. Questo, crediamo, chiarisce molte cose.
#1Giorgio De Giorgi
sono ebreo israeliano, nato in Italia precisamente a Torino, reduce della Scioha, ero tifoso della scuadra TORO (Torino)negli anni 50 dopo la tragedia, o preso a tifare per la Juventus o acquistato la sua maglia ora dopo la sua dimostrazione di antisemitismo e contro Israele, dove oggi vivo me ne rivedo e me ne pento, la maglia la metto nei tristi ricordi