Edizione 254 del 25-11-2008
Antisionismo: l’Onu dà il via alla stagione contro Israele
di Dimitri Buffa
Sabato l’Onu “celebrerà” con sei nuove condanne anti israeliane l’annuale giornata dedicata ai palestinesi. Ogni 29 novembre il rito si ripete mentre in molte capitali europee, a cominciare da Roma, i soliti brucia bandiere no-global, di estrema destra o di estrema sinistra, daranno sfogo ai propri bassi istinti in manifestazioni di odio diventate ormai di repertorio. Quest’anno la novità è che lo stato ebraico sta meditando di rinunciare a difendersi davanti all’Assemblea delle Nazioni Unite: “costa troppo ed è inutile mettersi contro qualcosa premeditato a tavolino dalla Lega Araba e dai tanti Stati dittatoriali e autocratici che ci odiano”, ha detto al Jerusalem Post un importante “senior diplomat”. Aggiungendo: “tanto vale che li facciamo sfogare così, ormai l’opinione pubblica è con noi e giudica queste risoluzioni Onu poco meno di niente”. Nonostante tutto però, Gabriella Shalev, l’ambasciatrice israeliana all’Onu, svolgerà il proprio discorso di difesa degli interessi di Israele durante la giornata del 29 novembre. Ma molte Ong vicine allo stato ebraico, come Un Eye, giudicano ormai con scetticismo ogni iniziativa ufficiale all’interno del Palazzo di Vetro: “questa giornata del 29 novembre non è in realtà un appuntamento che serve a ricordare al mondo che esiste la questione dei palestinesi e del loro eventuale futuro Stato, ma è solo un memorandum d’agenda con cui i Paesi arabi, con l’appoggio Onu, ricordano all’umanità che loro continuano a ritenere illegittimo lo Stato di Israele, la sua fondazione e il suo ostinarsi ad esistere”.
Come si diceva, in molte capitali europee, a cominciare da Roma, i soliti guastatori ed esperti di odio e di oltraggio alla bandiera israeliana sono già pronti per un sabato indimenticabile. A Roma, segnatamente, Forum Palestina menerà le danze e già dai primi di ottobre mandava appelli in rete in cui tra l’altro si rivendicava la bontà del boicottaggio tentato (ma non riuscito) al Salone del Libro di Torino la scorsa estate. Condendo il tutto con apprezzamenti non molto lusinghieri sul nostro Capo dello Stato che invece a quel Salone ha dato il patrocinio. Adesso è stata promossa anche un’altra subdola campagna di boicottaggio economico (che peraltro in tempi di crisi come questi equivale a comportarsi come quei mariti cornuti che si castrano per far dispetto alla moglie), quella contro le aziende italiane ed europee che fanno affari con Israele. Naturalmente per chi fa affari con l’Iran quelli di Forum Palestina non hanno mai usato simili premure. A Roma il loro manifesto recita: “invitiamo tutti a manifestare con noi: per la fine dell’occupazione israeliana della Palestina, per uno Stato palestinese sovrano con Gerusalemme capitale, per il diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi, come previsto dalla risoluzione Onu 184, per la liberazione di tutti i prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane, per lo smantellamento del regime di apartheid e delle colonie israeliane, per lo smantellamento dell’assedio imposto alla Striscia di Gaza, per la revoca degli accordi di cooperazione militare Italia-Israele e per il ritiro delle truppe dai vari teatri di guerra”. Anche quest’anno la stagione di caccia all’ebreo e all’israeliano si riapre quindi puntualmente sotto l’egida Onu.E gli antisemiti mascherati da antisionisti, per usare le parole di Napolitano, in questa maniera si sentiranno legittimati più che mai a inneggiare al terrorismo. Sicuramente più di quanto si sentano legittimati gli israeliani ad avere un proprio Stato.
#1In Difesa di Israele
Gli Hezbollah hanno condotto un’esercitazione militare in violazione della Risoluzione 1701
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Recentemente, gli Hezbollah hanno condotto un’esercitazione militare a nord ed a sud del fiume Litani, in flagrante violazione della risoluzione Onu 1701. Le esercitazioni di Hezbollah successive alla seconda guerra del Libano servono a mandare un messaggio di forza militare ad Israele ed al governo libanese, sottolineando il ruolo di Hezbollah come “difensore del Libano”.
1)La tv Al-Arabiya ha riferito che il 22 Novembre, gli Hezbollah hanno condotto un’esercitazione a nord ed a sud del fiume Litani. Un reporter di Al-Arabiya ha detto che non ci sono stati spari durante l’esercitazione e che il suo scopo era quello di fare pratica sul terreno montuoso del Libano. L’unità d’informazione di Hezbollah non ha risposto alle domande dei media riguardo l’esercitazione ( Al Arabiya, 22 Novembre ).
2)In Libano si è tenuto il Giorno dell’Indipendenza, l’esercitazione è stata dipinta dai media(sito web arabo Ilaf)come la parata militare di Hezbollah in occasione della festa dell’indipendenza, fatta nello stesso momento dell’esercito libanese, visto che Hezbollah ritiene di essere responsabile della difesa del Libano(Ilaf, 22 Novembre). Secondo un’altra interpretazione pubblicata sullo stesso sito web, l’esercitazione di Hezbollah è stata una risposta ad una grande esercitazione militare fatta dall’IDF(Nota 1). Bisogna osservare che i leader di Hezbollah non hanno partecipato alle cerimonie ufficiali per il Giorno dell’Indipendenza organizzate dal governo libanese, a causa di “precedenti impegni”.
3)Dopo la seconda guerra del Libano, gli Hezbollah fanno regolarmente esercitazioni ed addestramento militare nel sud del Libano. Hanno fatto due grandi esercitazioni nell’ultimo anno: Una grande esercitazione dell’unità di resistenza libanese a novembre 2007 ( anche questa vicino ad una grande esercitazione militare dell’IDF, nota 2 ). Un’altra esercitazione di Hezbollah si è svolta nel maggio 2008, per l’anniversario del ritiro dell’IDF dal Libano. (Nota 3)
http://www.terrorism-info.org.il/malam_multimedia/Hebrew/heb_n/html/img/almanar_270508.gif ( Un’esercitazione condotta dalle “unità di resistenza libanesi”. A sinistra: militanti(terroristi)salgono su una collina, che rappresenta un avamposto dell’IDF. A destra: Un gruppo di terroristi )
4)Dobbiamo notare che lo svolgimento di esercitazioni militari nel sud del Libano, in particolare a sud del fiume Litani, è una palese violazione della Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU 1701, che ha messo fine alla seconda guerra del Libano, anche se i terroristi di Hezbollah non portano armi durante le esercitazioni. La risoluzione 1701 vieta “personale armato, attività ed armi diverse da quelle del governo del Libano e dell’UNIFIL…” che operano a sud del fiume Litani(Paragrafo 8). Secondo la risoluzione, soltanto il governo libanese, assistito da UNIFIL, è autorizzato ad operare nella zona, mantenendola una zona demilitarizzata dalle organizzazioni terroristiche come Hezbollah(Nota 4). Secondo la risoluzione al Segretario Generale delle Nazioni Unite è stato chiesto di sviluppare una proposta che includa il disarmo delle milizie(Hezbollah)entro 30 giorni.
5)Le esercitazioni condotte da Hezbollah dalla seconda guerra del Libano testimoniano la preparazione militare dell’organizzazione, l’apprendimento delle lezioni dalla seconda guerra del Libano e la capacità di mantenere un basso profilo con i media. E’ una nostra interpretazione che la diffusione delle esercitazioni riflette un senso di sicurezza ed è destinata a mandare un messaggio di dissuasione ad Israele ed agli oppositori di Hezbollah sulla scena libanese, sottolineando la posizione di Hezbollah come “difensore del Libano” e sfidando l’IDF, dimostrando che anche gli Hezbollah hanno la capacità di fare esercitazioni militari. Questo messaggio è particolarmente sorprendente se consideriamo che è stato lanciato nel Giorno dell’Indipendenza del Libano e che deve essere considerato come un atto di sfida al governo libanese ed all’esercito.
Note:
1)Il 6 Novembre 2008, l’IDF(esercito israeliano)ha completato una vasta esercitazione militare, che simula il coordinamento tra diversi reparti in vari scenari sul fronte nord.
2)Vedi il nostro bollettino d’informazione del 9 Novembre 2007: http://www.terrorism-info.org.il/malam_multimedia/English/eng_n/html/hezbollah_1107e.htm ( in inglese )
3)Vedi il nostro bollettino d’informazione del 5 Giugno 2008: http://www.terrorism-info.org.il/malam_multimedia/English/eng_n/html/hezbollah_0608e.htm ( in inglese )
4)Vedi il nostro bollettino d’informazione del 12 Agosto 2007: http://www.terrorism-info.org.il/malam_multimedia/English/eng_n/html/un1701_0807.htm ( in inglese )
Traduzione di In Difesa di Israele – [email protected]
#2In Difesa di Israele
Barak: “Gli Hezbollah possono colpire Dimona”
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Barak: “Gli Hezbollah possono colpire Dimona”
Il Ministro della Difesa, Ehud Barak, ha detto lunedì mattina che gli Hezbollah possiedono ora missili “in grado di raggiungere Tel Aviv, Ashkelon, Beer Sheva e Dimona, in altre parole quasi l’intero paese”. “Il Partito di Dio di Hassan Nasrallah, ha triplicato le sue capacità militari in relazione alla seconda guerra del Libano del 2006”, ha dichiarato il capo del partito laburista e che “oggi possiede 42mila missili, mentre nell’ultima guerra con Israele ne aveva soltanto 14mila”.
Barak ha anche messo in guardia le autorità del paese dei cedri(il Libano), sulle recenti manovre della milizia sciita pro-iraniana: “Prendiamo atto che la Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite non viene rispettata e che gli Hezbollah continuano a mettere in pericolo la stabilità del Libano e delle sue infrastrutture, che potrebbero diventare nostri obiettivi se saremo attaccati”.
Secondo Barak che ha incoraggiato il proseguimento dei negoziati israelo-siriani ha dichiarato che “la Repubblica Islamica dell’Iran continua a minacciare il mondo intero, mentre continua a lavorare allo sviluppo del suo programma nucleare”.
Ha dichiarato che “per Israele, tutte le opzioni restano aperte” aggiungendo che “ogni ulteriore dettaglio” sulla questione non farà altro che causare danni “ai nostri servizi di sicurezza”.
Ha dichiarato inoltre “che la situazione nella Striscia di Gaza tende a stabilizzarsi dopo due settimane e mezzo di violazione della tregua da parte dei gruppi armati palestinesi”.
“Io dò grande importanza ad ogni giorno che passa successivo alla tregua: durante il periodo che ha preceduto l’accordo di cessate-il-fuoco firmato con Hamas, abbiamo registrato una media di cinquecento incidenti mensili; dopo l’accordo ne abbiamo registrati meno di dieci al mese”, ha infine sottolineato.
Traduzione di In Difesa di Israele ( [email protected] )