«Vabbè lo sterminio, però ha portato tanti soldi»: bufera sul post del presidente del parco nazionale delle Cinque Terre
«Vabbè, lo sterminio. Però ha portato tanti soldi». Un post su facebook, con tanto di fotografia di Auschwitz, scatena le polemiche alla Spezia. A postarlo il presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Vittorio Alessandro. Ha causato indignazione sui social, con repliche e le richieste di dimissioni. Il post, segnalato ai gestori di Fb, è stato poi rimosso dal social. La vicenda è raccontata dal Secolo XIX. «Non era certo mia intenzione offendere – ha scritto per spiegarsi Alessandro, in precedenza contrammiraglio della Capitaneria di Porto -. Ho scelto un tema così forte perché l’argomento sollevato, il turismo indirizzato in massa verso i luoghi sacri, non trova ancora coscienze attente. Non c’è verso: se fiorisce il turismo non importa mai come, a quale prezzo; il rispetto dei luoghi, delle persone, delle loro storie svanisce o passa in secondo piano».
La riflessione del presidente Alessandro prende spunto dal turismo di massa che sta interessando le Cinque Terre, un fenomeno che Alessandro va criticando da tempo, tanto da essere arrivato anche a suggerire l’accesso a numero chiuso. «I flussi vanno regolati, altrimenti è la fine», diceva. L’accostamento però non è piaciuto a molti, che hanno chiesto spiegazioni e scuse pubbliche. Ma anche dimissioni da Presidente del Parco. «Se proprio non vogliamo parlare dei campi di sterminio (ho visto selfie divertiti sotto la scritta »Arbeit macht frei«, perfino dei saluti romani) – scrive ancora Alessandro – si veda allora cosa accade con il turismo religioso, e cosa si fa delle Cinque Terre o di Venezia. Questo volevo dire e, se qualcuno si è sentito offeso dal mio tono sinceramente sconfortato, non mi rimane che chiedere scusa».