Iran, Khamenei: “Israele è un cancro, libereremo la Palestina”

Iran, Khamenei: “Israele è un cancro, libereremo la Palestina”

Teheran, 21 Febbraio 2017 – Israele è un cancro. A dirlo nel corso della sesta conferenza internazionale a sostegno della lotta armata palestinese apertasi oggi a Teheran (che come ha scritto il quotidiano libanese Al-Akhbar si tiene dopo sei anni per “per rilanciare la lotta contro Israele”), la guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei di fronte ad una platea di circa 700 delegati provenienti da 80 paesi e più di 20 capi di parlamento, oltre a rappresentanti di Hamas, Jihad Islamica palestinese e Hezbollah, salutando la “santa intifada” contro il “cancro” Israele definendola una “jihad” il cui obiettivo ultimo è “la completa liberazione della Palestina”:

“Fin dall’inizio, questo tumore si è sviluppato in diverse tappe fino a diventare l’attuale disastro. La cura a questo tumore deve essere quindi sviluppata in diverse fasi fino ad oggi diverse intifada e una costante e continua resistenza sono riuscite a ottenere obiettivi graduali importanti. L’intifada palestinese continuerà a procedere … fino alla completa liberazione della Palestina”.

Khamenei ha detto che nessun popolo nella storia ha mai sofferto così tanto come i palestinesi (frase riportata anche dal suo account Twitter: “Nessun popolo in nessuna era della storia è mai stato soggetto a questa crudeltà“), ha definito Israele “uno stato finto” responsabile del “peggior caso di oppressione contro un popolo mai registrato nella storia”, ed ha accusato i fondatori di Israele d’essere responsabili dello sconvolgimento attuale in tutto il Medio Oriente sostenendo che:

“Il regime sionista è stato creato in un modo da non poter evitare la ricerca del dominio, della soppressione degli altri e della violazione dei veri diritti dei palestinesi…Coloro che hanno creato il regime sionista con il proposito di ostacolare la stabilità, la solidità e il progresso della regione attraverso l’imposizione di un conflitto sono dietro alle sedizioni ancora presenti”.

Per poi aggiungere:

“Il popolo di Palestina non ha altra scelta che tenere accese le fiamme della lotta armata affidandosi ad Allah e alle loro innate capacità, come hanno fatto fino ad oggi”.

La Guida Suprema iraniana ha poi denunciato quelle che ha definito “strategie di compromesso”, con riferimento alla soluzione a due stati accettata dall’Autorità Nazionale Palestinese, invocando invece una “resistenza a tutto campo”.  A suo dire Israele non è altro che “uno sporco capitolo della storia che, a Dio piacendo, verrà chiuso”.

(Fonte: Wall Street Italia, Israele.net, LaPresse, 21 Febbraio 2017)

Nell’immagine in alto: uno dei tanti tweet pubblicati il 21 Febbraio 2017 sull’account ufficiale dell’ayatollah Ali Khamenei, Guida Suprema iraniana