Il signor Dalemmah alla fine confessa: “Sono di rigine araba”. Ora si spiegano molte cose…
Roma, 10 Maggio 2017 – “Non c’e’ alcun dubbio sull’origine araba della mia famiglia: D’Alema, Halema, Halim. Siamo tra quegli arabi che servirono Federico II di Svevia“. E’ quanto riferito ieri dall’ex Premier Massimo D’Alema, in occasione della presentazione del libro “Allarme Europa. Il fondamentalismo islamico” di Stefano Piazza.
Con questa “ammissione”, D’Alema fornisce perlomeno una motivazione al suo attaccamento al mondo arabo e palestinese, e la sua dichiarata avversione verso Israele che porta avanti da decenni.
Non ce ne può importare nulla di nulla, ma almeno capiamo il perché di tanto odio e delle sue posizioni ambigue quando non apertamente favorevoli ad estremisti come l’Iran, gli Hezbollah e alcune formazioni terroristiche palestinesi.
Thanks to Progetto Dreyfus
#1Emanuel Baroz
D’Alema: “destinare l’8 per mille alla costruzione delle moschee”
NEWS, POLITICA mercoledì, 10, maggio, 2017
“In Italia non c’è una legge specifica sulla libertà di culto, ci sono varie intese con le religioni, con i valdesi, i buddisti, etc., ma non con gli islamici, e io penso invece che dovremmo farlo anche con loro”.
Lo ha detto Massimo D’Alema, intervenendo questa sera alla presentazione del libro ‘Allarme Europa’ di Stefano Piazza, presso la libreria Feltrinelli della Galleria Sordi, a Roma.
Per l’ex premier “bisogna arrivare a un’intesa che è un insieme di obbligazioni reciproche”, regole che permettono, ad esempio, di “destinare l’8 per mille alle costruzioni delle moschee che sono meglio dei soldi che arrivano dall’Arabia Saudita”. adnkronos
http://www.imolaoggi.it/2017/05/10/dalema-destinare-l8-per-mille-alla-costruzione-delle-moschee/
#2Emanuel Baroz
D’Alema: tra un calabrese e un arabo non c’è differenza, non li distingui (video)
Massimo D’Alema partecipa alla presentazione del libro “Allarme Europa” di Stefano Piazza. Nel corso del suo intervento, l’ex premier si è soffermato sulla situazione dell’Islam in Italia, sottolineando la necessità di una “intesa con lo Stato”. Il saggio racconta la diffusione in Europa delle versioni estreme dell’ideologia islamista salafita. E contiene interviste a Massimo D’Alema, Saida Keller-Messahli, Edward Luttwak.
Nel corso dell’ intervento, a proposito dell’integrazione, D’Alema, forse a voler sottolineare l’intreccio tra arabi e popolazioni meridionali, ha sostenuto che “antropologicamente un calabrese e un arabo non si distinguono, mentre a Oslo sì”.
http://www.imolaoggi.it/2017/05/10/dalema-destinare-l8-per-mille-alla-costruzione-delle-moschee/