Ancora la Francia antisemita: picchiata a scuola una bambina e graffiti su una casa “Morte agli ebrei”
di Yossy Raav
Ancora antisemitismo. Ancora Francia. Un elenco di violeze e sopraffazioni. Non passa giorno, ormai, che dalla Francia non arrivino notizie di attacchi ai centri ebraici, di minacce per strada ai passanti ebrei, di intimidazioni quotidiane agli studenti ebrei, di stragi vere e proprie. Ancora due episodi gravissimi, gli ultimi di una lunga, vigliacca serie. Una bambina di dieci anni è stata aggredita dai suoi compagni di classe, la casa di una famiglia ebrea nel sobborgo orientale di Noisy le Grand, è stata “colpita” da una serie di ignobili graffiti razzisti.
La madre della ragazza che è stata assalita, identificata da BNVCA solo come Ness, ha denunciato alla polizia che un gruppo di compagni di classe della figlia nella scuola pubblica che frequenta nel 18 ° distretto di Parigi hanno più volte picchiato la bambina solo perché è ebrea. L’ultima volta Ness è stata portato in ospedale, dove per i colpi ricevuti, è stata dichiarata guaribile entro dieci giorni. Nes verrà trasferita ora in una scuola diversa.
Cresce l’invivibilità, cresce l’antisemitismo. Secondo Francis Kalifat, presidente della CRIF federazione delle comunità ebraiche della Francia, le molestie antisemite hanno reso le scuole pubbliche sempre “meno vivibili” per gli ebrei. E di conseguenza sono sempre meno gli studenti ebrei che le frequentano. Prima, un bambino su tre con genitori ebrei iscriveva i propri figli alle scuole pubbliche: ora “non lo fa quasi più nessuno”.
Per quanto riguarda la vicenda dei graffiti antisemiti questa la scritta trovata sulle mura della famiglia ebrea. “Morte agli ebrei, lunga vita alla Palestina”. Negli ultimi anni la stessa famiglia aveva trovato nella casella di posta una busta con le parole “Allah u akhbar” con 9 proiettili. Successivamente hanno ricevuto un’altra busta con un proiettile per un fucile di assalto AK-47 e la scritta: “Il prossimo è per te”.
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