UNRWA: nel 2018 l’Italia raddoppierà i fondi
Roma, 15 Marzo 2018 – Qualche mese fa, il Presidente degli USA Donald Trump ha deciso di far risparmiare ai contribuenti americani 300 milioni di dollari. Era questa la cifra versata dagli Stati Uniti all’UNRWA ogni anno, in pratica il 1/3 del budget complessivo dell’agenzia.
Oggi, presso la sede della FAO a Roma, si sono riuniti i rappresentanti di tutti i paesi finanziatori dell’UNRWA per decidere chi dovrà colmare questo vuoto. L’incontro, voluto dai ministri degli esteri di Egitto, Giordania e Svezia, è presieduto anche da Federica Mogherini e dal segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che ha aperto i lavori dicendo: “Mancano 446 milioni di dollari per il 2018“. L’Italia, per mezzo di Angelino Alfano, ha subito annunciato che raddoppierà il suo contributo, passando quindi dai 14 milioni di Euro del 2017 a 30 nell’anno corrente. Tutto denaro che dovrà essere versato dai contribuenti italiani.
Insomma, nonostante le continue dichiarazioni stizzite (quando non di puro odio) nei confronti di Israele e dell’Occidente, nonostante i 30.000 impiegati siano quasi tutti apertamente schierati contro Israele e nonostante il privilegio inaccettabile, concesso ai presunti profughi palestinesi, di poter passare lo status di rifugiato di padre in figli per sempre (cosa impossibile a tutti gli altri rifugiati, di qualunque nazionalità, del mondo), nonostante queste cose e migliaia di altri lati oscuri nella gestione del proprio patrimonio, l’UNRWA continua a chiedere soldi, alimentando un meccanismo che porta milioni di persone a nascere, crescere e morire con un cappello per l’elemosina in mano.
Ma quanto ha ricevuto, in tutto, l’UNRWA dalla sua fondazione nel 1949? Decine, forse centinaia di miliardi di dollari secondo il cambio corrente, ma possediamo cifre molto precise per il decennio 2008-2017. E sono mostruose.