Saluti romani, teste rasate e magliette nere: il “sabato fascista” nel capannone di Milano
di Francesco Rigatelli
Milano – «Cento anni dopo siamo ancora tutti qui, sotto al cielo di Milano», festeggia Gianluca Iannone, 44 anni, leader del gruppo rock Zetazeroalfa, dal palco del capannone di via Toffetti, a sudest del centro. Dovrebbero essere i vent’anni del suo complesso, ma sono anche i cento dalla nascita dei Fasci mussoliniani, così gioca sull’equivoco il cantante e fondatore del centro sociale romano, poi partito neofascista, CasaPound.
A sentirlo cantare sono arrivati in qualche centinaio da tutta Italia e pure da oltre confine. Un appuntamento fissato da settimane, come dimostrano cartoline e biglietti, ma definito all’ultimo minuto tramite passaparola alla moda delle feste più ambite dalla destinazione segreta. Solo che invece di un appuntamento trendy, la febbre del sabato sera ha preso i neofascisti che hanno festeggiato a braccia tese per il saluto romano fino a tarda notte. Magliette con citazioni mussoliniane rigorosamente nere, teste pelate, poche ragazze e molta birra.
Il raduno in pubblico era stato vietato dal prefetto Renato Saccone e definito dal sindaco Giuseppe Sala «oltremodo oltraggioso», ma CasaPound ha tenuto lo stesso in privato l’evento nel ventennale del gruppo Zetazeroalfa e nel centenario della nascita, proprio a Milano, dei Fasci italiani di combattimento ad opera di Benito Mussolini. Questi ultimi furono co-protagonisti del cosiddetto biennio rosso 1919-1921, in cui si scontrarono con i comunisti che volevano importare in Italia la rivoluzione russa del 1917 e anche con normali cittadini e lavoratori. Allo stesso modo, il gruppo di Iannone fa «rock contro il comunismo» con lo slogan ripreso su magliette e social: «Abbiamo cento anni, ma ce ne sentiamo venti».
E se i riferimenti non fossero abbastanza chiari, i cancelli del concerto sono stati aperti alle 19,19 in omaggio alla fondazione dei Fasci, prima che sul palco si susseguissero i gruppi Ultima frontiera, Fantasmi del passato, Spqr e infine i Zetazeroalfa. Dall’esperienza aggregativa di questi ultimi, con esibizioni dalla Spagna alla Finlandia, ha origine il movimento CasaPound, attorno a cui esiste «un mondo sommerso», come lo definisce Iannone, di complessi rock e rap, senza contare una casa discografica, i dibattiti e il quotidiano online Il primato nazionale, che si definisce «sovranista», ospita il blog “La ragion populista” di Diego Fusaro e ieri titolava «Draghi ha chiesto austerità e il governo si è piegato: lo conferma la Bce».
Altro mezzo della galassia CasaPound per avvicinare i giovani, oltre alla presenza sui social, è Blocco studentesco, associazione presente in oltre cinquanta città italiane e presente al concerto di sabato sera con molti suoi esponenti. Alcuni di loro, assieme a un centinaio di neofascisti con tanto di vessilli della Repubblica di Salò, tra cui esponenti di Lealtà azione, alternandosi a una manifestazione antifascista, si sono incontrati all’ora di pranzo di sabato al Cimitero monumentale di Milano per leggere i nomi dei camerati caduti e depositare una rosa sulla cripta fatta costruire da Mussolini per onorarli nel 1925.
(Fonte: Il Secolo XIX, 25 Marzo 2019)