Da un Editoriale di Yediot Aharonot (7.02.08):
L’Egitto deve fare i conti, oggi, con la spiacevole prospettiva di subire critiche arabe se ricorre alla forza contro il flusso di palestinesi dalla striscia di Gaza. E Israele non deve continuare a offrire alla striscia di Gaza carburante e altre risorse dal momento che l’Egitto lo può fare molto meglio (anche gli egiziani si sono improvvisamente accorti che non è molto logico per i palestinesi continuare a lanciare razzi sugli impianti che li riforniscono di elettricità). Giacché Gaza è controllata dai suoi nemici, Israele ha un preciso interesse a lungo termine ad interrompere i legami, e le responsabilità, con quel territorio. Questo finalmente è il vero frutto del disimpegno del 2005. Ma è chiaro che Hamas non spingerà troppo l’Egitto in questa direzione perché sa bene che gli egiziani non sono morbidi come gli israeliani: il Cairo ha un apparato di sicurezza che è capace di essere, all’occorrenza, molto molto brutale.