Libano, Times: 40mila razzi ammassati al confine con Israele
Roma, 5 ago (Velino) – Il gruppo militante sciita Hezbollah avrebbe ammassato fino a 40mila missili non lontano dal confine con Israele e starebbe addestrando la guerriglia per organizzare una serie di attacchi. Lo riporta il quotidiano britannico The Times, precisando che i guerriglieri verrebbero addestrati all’uso di missili terra-terra e missili terra-aria. Crescono in altre parole i timori di un’escalation che possa degenerare in un nuovo conflitto, dopo quello scoppiato tra Libano e Israele nell’estate del 2006. Secondo Alon Friedman, numero due del comando nord israeliano, la situazione al confine “potrebbe esplodere in qualunque momento”. Il riarmo di Hezbollah avviene sempre in nome della resistenza contro Israele, anche se – osserva il quotidiano – ha più a che fare con l’Iran, che finanzia e arma la milizia. Se infatti Israele dovesse sferrare un attacco contro gli impianti nucleari iraniani, a rispondere a nome di Teheran sarebbe proprio Hezbollah.
L’esplosione, avvenuta il mese scorso, di un deposito di armi a Khirbet Slim, a pochi chilometri dal confine con Israele, è certamente la prova di un costante processo di riarmo da parte della guerriglia sciita. Riarmo confermato anche al vertice del comando Unifil. “Una serie di indicazioni suggeriscono che il deposito apparteneva a Hezbollah e, a differenza delle precedenti scoperte di armi e munizioni fatte da Unifil e dalle Forze armate libanesi, questo non era abbandonato, era operativo”, ha sottolineato Alain Le Roy, a capo delle operazioni di peacekeeping. Davanti alla minaccia di possibili offensive e in vista del rinnovo del mandato della missione Unifil da parte del Consiglio di sicurezza, Israele continua a chiedere con forza un più ampio coinvolgimento delle truppe di peacekeeping e regole d’ingaggio diverse per impedire eventuali attacchi da parte di Hezbollah e di altri gruppi armati.