Libano: sparati tre razzi contro Israele. IDF: “Beirut responsabile”
Nahariya (Israele), 11 Settembre 2009 (Velino) – Ci sarebbe la mano di qualche gruppo jihadista palestinese dietro al lancio, venerdì pomeriggio, di tre missili katyusha dal sud del Libano sul nord di Israele. Lo affermano gl iinvestigatori israeliani dopo aver studiato i resti degli ordigni esplosi. Si tratterebbe infatti di katyusha da 122 millimetri, in dotazione a Hezbollah e ad alcune falangi della Jihad. L’attacco contro la cittadina di Nahariya, dove un traliccio dell’alta tensione è caduto segue di 24 ore la rinuncia da parte del premier incaricato libanese Saad Hariri a formare un governo di unità nazionale a Beirut. Dopo 73 giorni di trattative. Hariri non è riuscito a trovare un compromesso con l’opposizione filosiriana guidata da Hezbollah.
Secondo fonti di agenzia libanesi, Israele ha replicato con almeno nove colpi di mortaio esplosi dall’artiglieria israeliana contro Qlaileh, la località nei pressi del porto di Tiro da dove sono stati lanciati i razzi. Dalle Nazioni Unite è arrivata intanto la condanna del segretario generale Ban Ki-moon che ha anche invitato le parti “alla moderazione”.
“Abbiamo sentito all’improvviso un’esplosione”, ha dichiarato al giornale israeliano Haaretz un residente del vicino kibbutz di Gesher Aziv, “e siamo felici che nessuno sia rimasto ferito”. La libanese National News Agency scrive che il comando della missione Unifil dispiegata nel sud del Libano “ha adottato strette misure di sicurezza lungo la linea costiera”.
Interpellate dal VELINO, fonti Unifil hanno riferito: “Abbiamo appreso quanto è accaduto e siamo in contatto con le autorità libanesi e con gli israeliani. Al momento stiamo compiendo le verifiche del caso”. Attraverso i caschi blu, le forze armate israeliane (Idf) hanno inviato una protesta ufficiale contro il Libano: “Per quanto ci riguarda il governo libanese è responsabile per la prevenzione di ogni atto ostile dal suo territorio verso Israele”. Alcuni investigatori di Unifil sono attesi nell’area di Qlaileh da dove i razzi sono partiti.
(Fonte: Il Velino, 11 Settembre 2009)