Israele denuncia il cinismo dei terroristi di Gaza
Israele ha inoltrato mercoledì sera alle Nazioni Unite una lettera di protesta ufficiale per l’attacco terroristico perpetrato a Nahal Oz, che ha provocato la morte di due israeliani (Oleg Lipson, 37 anni, e Lev Tcharniak, 53 anni, entrambi di Beer Sheva). L’ambasciatore d’Israele all’Onu Danny Gillerman ha indirizzato la lettera al Segretario Generale Ban Ki-moon e al presidente del Consiglio di Sicurezza Jagdish Koonjul. “Desidero informarvi – scrive Gillerman – di un ennesimo, barbaro attentato terroristico palestinese che ha provocato la morte di due civili israeliani”.
L’ambasciatore sottolinea che i due civili uccisi a sangue freddo erano lavoratori impiegati in un terminal utilizzato per far arrivare nella striscia di Gaza rifornimenti di carburante, alimenti e medicinali. “Questo attentato – scrive – dimostra ancora una volta che i terroristi di Gaza vogliono colpire non solo gli israeliani, ma anche le infrastrutture civili che permettono qualunque parvenza di vita normale nella striscia di Gaza. Mentre Israele agevola l’ingresso di aiuti umanitari nella striscia di Gaza, i terroristi aggrediscono cinicamente proprio i valichi di passaggio attraverso cui passano gli aiuti”.
Gillerman ricorda che “solo nelle 24 ore precedenti l’attacco, attraverso questi punti di passaggio erano transitati più di 127 autocarri carichi di materiale medico e prodotti alimentari di base, mentre in quelle stesse ore più di 50 razzi e granate di mortaio palestinesi si abbattevano su Israele, per culminare poi nell’uccisione dei due lavoratori al terminal del carburante. I terroristi – continua l’ambasciatore – cercano di uccidere quanti più israeliani possibile, e cercano di sabotare qualunque prospettiva di coesistenza fra israeliani e palestinesi, concretizzata in particolare nelle intese sui valichi di passaggio.
Israele – conclude la lettera ufficiale – considera Hamas interamente responsabile per queste aggressioni e per le loro conseguenze. I terroristi che mercoledì hanno attaccato il terminale del carburante cercano di far naufragare qualunque sforzo di arrivare alla pace, e per questo colpiscono in modo spietato anche la vita e le speranze di benessere degli stessi palestinesi che vivono nella striscia di Gaza”.
(Da: YnetNews, 10.04.08)
Nella foto in alto: Il terminal di Nahal Oz, con i camion di rifornimenti diretti alla striscia di Gaza