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Norvegia, dove l’antisemitismo e il pregiudizio antisraeliano ormai sono una cosa sola

Di Emanuel Baroz | 30 settembre 2015
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Norvegia, dove l’antisemitismo e il pregiudizio antisraeliano ormai sono una cosa sola

C’è del marcio in Norvegia, dove élite e giornali chiamano Israele “assassino” e “nazista” La rivista simbolo dei socialdemocratici è accusata di antisemitismo per alcune vignette. di Giulio Meotti Il Dagbladet è una vecchia gloria del giornalismo norvegese. Fondato nel 1869, il tabloid è un simbolo della Oslo socialdemocratica, pacifista e multiculturale che commina il Nobel per la Pace. Da giorni è accusato di antisemitismo. Dagbladet ha pubblicato una striscia di vignette che mostra una donna in un supermercato. “Che succede se il cibo è prodotto in maniera non etica?“. La donna tiene in mano delle arance. “Queste vengono da Israele. Se le compri sostieni degli assassini“. Poi si passa allo scaffale della pasta. “Questi maccheroni vengono dalla Corea del Nord“. Nell’ultima striscia c’é una confezione di pizza surgelata con una svastica e la scritta “Made in Nazi Germany“. Israele ha denunciato il Dagbladet, sostenendo che “incita alla violenza”. Non è la prima volta che il quotidiano simbolo dell’intellighenzia norvegese eccede in odio per lo stato ebraico. Dagbladet ha pubblicato una vignetta in cui si vedono terroristi palestinesi, liberati in cambio di Gilad Shalit, uscire da una prigione che reca l’insegna di Buchenwald: “Jedem das Seine” (a ciascuno il suo). E’ lo stesso Dagbladet che ha pubblicato una vignetta che “avrebbe fatto urlare di gioia Hitler“, come ha denunciato il Centro Wiesenthal. Si vede un bambino in attesa di essere circonciso e in un bagno di sangue. La didascalia dice: “Maltrattamenti? No è una parte importante della nostra fede“. Quello che dovrebbe essere il padre del bambino, intanto, lo trafigge con un forcone a tre punte, mentre un altro gli taglia le dita dei piedi con delle cesoie e tiene una Torah grondante sangue. C’è del marcio in Norvegia, avrebbe detto il Marcello dell’Amleto di Shakespeare.Continua a leggere

Il boicottaggio antisraeliano ha la coscienza sporca

Di Emanuel Baroz | 27 settembre 2015
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Il boicottaggio antisraeliano ha la coscienza sporca

La coscienza sporca dei boicottatori di Stefano Magni “Il banchetto di vini israeliani alla Festa dell’uva di San Colombano al Lambro ci sarà”, annuncia con gaudio il sito dell’Associazione Amici di Israele. Ci è voluta una lettera aperta, un accorato appello di Ariel Shimona Edit, articoli su quotidiani locali e nazionali e tanta passione degli amici italiani dello Stato ebraico per permettere a chi andrà alla sagra di gustarsi anche l’aroma di quel vino orientale. C’era infatti il rischio che, per motivi di ordine pubblico, venisse espulso dalla festa, per decisione della giunta comunale. E da quando una bottiglia e i suoi espositori costituiscono un pericolo per l’ordine pubblico? Almeno da quando anche una mostra può “provocare” una contestazione con urli, schiamazzi, insulti alla direttrice dell’Ufficio nazionale israeliano del turismo (“Assassina! Assassina!”) Avital Kotzer Adari, come è avvenuto alla mostra “Israele Oggi”, inaugurata una settimana fa a San Colombano. Nella contestazione c’era anche Vittorio Fera, l’attivista italiano arrestato dagli israeliani in Cisgiordania, mentre filmava il fermo di un ragazzino palestinese. E anche su quell’episodio mediorientale grava, per lo meno, il sospetto che si trattasse di una trappola mediatica per Israele, considerato il numero di reporter, cameraman e fotografi presenti sulla scena e pronti a riprendere con immagini ad alta definizione un bambino fermato da un soldato (per non parlare del fatto che la famiglia palestinese coinvolta, quella degli Tamimi, con la sua ben riconoscibile bambina bionda, è presente in tutte le immagini di disordini in Palestina dal 2012 ad oggi).Continua a leggere

L’Egitto allaga i tunnel verso Gaza

Di Emanuel Baroz | 22 settembre 2015
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L’Egitto allaga i tunnel verso Gaza

Egitto: fazioni palestinesi, pompaggio acqua Gaza contro tunnel nel Sinai è un crimine Il Cairo – Le fazioni palestinesi di Gaza hanno definito “un crimine” la decisione dell’esercito egiziano di attuare un loro piano contro la costruzione di tunnel illegali per collegare il Sinai alla striscia palestinese. In una nota i gruppi di Gaza condannano la decisione di pompare l’acqua del mare antistante la Striscia di Gaza per riempire i fossati scavati a Rafah e al Arish, lungo il confine […]Continua a leggere

Roma: Casapound ed Hezbollah a convegno insieme

Di Emanuel Baroz | 21 settembre 2015
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Roma: Casapound ed Hezbollah a convegno insieme

Roma, la strana coppia Hezbollah-Casapound insieme al convegno Si terrà sabato all’Hotel dei congressi, Imbarazzo della Regione che ha ritirato il patrocinio all’iniziativa “Mediterraneo solidale”. Tanti gli ospiti libanesi e siriani vicino alla destra estrema. Previsti interventi di neofascisti italiani di Corrado Zunino C’è un congresso internazionale a Roma che allarma le istituzioni, la sinistra, la polizia. E la comunità ebraica. Si terrà sabato prossimo in un albergo dell’Eur – l’Hotel dei congressi – e sotto il titolo prudente e mimetico, “Mediterraneo solidale”, il congresso chiama all’appello un parterre estremista italo-mediorientale. La Regione Lazio, attraverso un funzionario che ha attivato meri controlli burocratici, ha consegnato il proprio patrocinio gratuito a questa iniziativa fascio-islamica, ma venerdì mattina, avvertito dei convegnisti invitati, il presidente Nicola Zingaretti ha inviato una lettera di revoca agli organizzatori, la Onlus Solid. Comunica questo Zingaretti: “Avendo avuto notizia della partecipazione all’evento e del patrocinio di soggetti riconducibili ad organizzazioni citate nella risoluzione del Parlamento europeo del 10 marzo 2005“, là dove si sostiene che Hezbollah è un’associazione che ha condotto attività terroristiche, “si ritiene di revocare il precedente patrocinio“. Si, gli Hezbollah sono i convegnisti forti di “Mediterraneo solidale” e sono attesi nelle figure di Rima Fakhri, membro del consiglio politico, e Sayyed Ammar Al Moussaw, responsabile delle relazioni internazionali. Siamo ai massimi livelli. Tra i ventiquattro relatori chiamati a parlare nella densa giornata ideata per “assistere e dare sostegno a quei popoli in lotta per la propria sopravvivenza” c’è un coté di personaggi libanesi e siriani vicino alla destra neofascista italiana, in particolare a Casapound, organizzazione nelle ultime stagioni molto attiva. Parlerà, per esempio, Alberto Palladino detto “Zippo”, il militante più volte avvistato nel Donbass nel corso del conflitto ucraino-russo e che nel luglio 2012 è stato condannato a due anni e otto mesi per aver guidato quindici camerati con il casco in testa e la spranga tra le mani contro tre militanti del Pd – tra cui l’attuale presidente del III Municipio – che stavano distribuendo volantini.Continua a leggere

Milano: ennesima vandalizzazione della bandiera di Israele in Via Dante

Di Emanuel Baroz | 21 settembre 2015
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Milano: ennesima vandalizzazione della bandiera di Israele in Via Dante

Vandalizzata la bandiera israeliana Expo, il danneggiamento (“l’ennesimo” secondo il Padiglione) in via Dante a Milano, dove sventolano tutti gli stemmi dei Paesi partecipanti Milano, 20 Settembre 2015 – Atto vandalico contro la bandiera di Israele a Milano, in via Dante, luogo in cui sono esposte le bandiere dei Paesi partecipanti a Expo. Lo rende noto in un comunicato il Padiglione Israele. “A seguito dell’ennesimo atto vandalico alla bandiera di Israele esposta insieme a tutte le 145 bandiere dei paesi […]Continua a leggere