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Gerusalemme: anche i pompieri vengono attaccati nei quartieri arabi!

Di Emanuel Baroz | 9 settembre 2015
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Gerusalemme: anche i pompieri vengono attaccati nei quartieri arabi!

Gerusalemme: anche i pompieri vengono attaccati nei quartieri arabi! Gerusalemme, 9 Settembre 2015 – Le squadre di soccorso e dei vigili del fuoco israeliane vengono sempre più spesso attaccate con lanci di pietre, molotov, insulti e aggressioni fisiche quando intervengono nei quartieri arabi di Gerusalemme Isawiya, Shuafat e Beit Hanina. Gli incidenti, poche decine nel 2013, hanno superato il centinaio nel 2014 e sono già più di 70 dall’inizio del 2015. “E’ una cosa pericolosa, triste e vergognosa – ha […]Continua a leggere

Abu Mazen vuole cancellare gli Accordi di Oslo

Di Emanuel Baroz | 8 settembre 2015
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Abu Mazen vuole cancellare gli Accordi di Oslo

Il piano Abu Mazen-Erekat: cancellare gli accordi di Oslo e dichiarare la Palestina “stato sotto occupazione” Israele: “E’ la loro tattica: rifiutarsi di negoziare e minacciare sfracelli” di Avi Issacharoff, Raphael Ahren La cortina fumogena creata dall’annuncio delle dimissioni del presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) sembra essersi diradata lunedì, lasciando intravedere dettagli da cui si capisce che le minacce di dimissioni non erano altro che un diversivo in vista di un’altra mossa teatrale pianificata dai palestinesi: rinnegare gli obblighi sottoscritti con gli accordi di Oslo e dichiarare la Palestina uno “stato sotto occupazione”. La mossa pare sia stata decisa alcuni mesi fa da Saeb Erekat, capo ad interim della squadra negoziale palestinese nonché neo Segretario generale del Comitato esecutivo dell’Olp: l’uomo che stava dietro a un documento che definiva le mosse diplomatiche che avrebbero fatto i palestinesi contro Israele nel corso del mese di settembre. Erekat sta emergendo come uno dei più potenti personaggi della cerchia di Abu Mazen e un potenziale successore dell’80enne presidente dell’ANP. Erekat è anche la mente dietro al piano palestinese volto a fare pressione su Israele mediante la tattica di aderire a istituzioni e organismi internazionali, come la Corte Penale dell’Aja e simili, anziché negoziare direttamente con Gerusalemme. Un alto esponente dell’Olp, Ahmed Majdalani, ha dichiarato domenica all’agenzia di stampa palestinese Ma’an che il Comitato centrale discuterà queste opzioni nella sua prossima sessione. E dopo il voto, ci si aspetta che i palestinesi annuncino l’annullamento di tutti gli accordi firmati tra Olp e Israele. Majdalani ha aggiunto che il testo di un annuncio in questo senso è già stato elaborato dalla commissione preparatoria del Consiglio Nazionale palestinese.Continua a leggere

Gaza: arrestato terrorista palestinese legato all’ISIS

Di Emanuel Baroz | 7 settembre 2015
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Gaza: arrestato terrorista palestinese legato all’ISIS

Gaza: arrestato terrorista palestinese legato all’ISIS Gerusalemme, 7 Settembre 2015 – Si apprende che a luglio i servizi di sicurezza israeliani hanno arrestato Ihab Saed Abd Alrahman Abu Naghal, 27 anni, un terrorista salafita dei Comitati di Resistenza Popolare legati allo “Stato Islamico” (ISIS), che cercava di entrare da Gaza in Israele spacciandosi per un insegnante diretto a una conferenza di docenti in Qatar. Abu Naghal ha rivelato d’essere stato addestrato e inviato nel 2014 come terrorista suicida a farsi […]Continua a leggere

Quel film antisemita nella città di Leopardi

Di Emanuel Baroz | 6 settembre 2015
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Quel film antisemita nella città di Leopardi

Quel film antisemita nella città di Leopardi di Paolo Salom «Dipinte in queste rive/Son dell’umana gente/Le magnifiche sorti e progressive». Versi celebri, tratti da La Ginestra di Giacomo Leopardi. Versi che invitano alla riflessione: perché il Poeta richiama la fiducia del genere umano nel progresso inarrestabile che non può prescindere, tuttavia, da solidarietà e aiuto reciproco. E l’intera poesia è infatti un invito alla fratellanza dei popoli: «(…) Tutti fra sé confederati estima/Gli uomini, e tutti abbraccia/Con vero amor (…)». Ricordiamo queste strofe perché la città di Leopardi, Recanati, ha ospitato un evento che si discosta non poco dagli auspici del suo grande cittadino. Il Comune ha concesso una sala pubblica per la proiezione di un docufilm, girato da Samantha Comizzoli e intitolato Israele: il cancro. Sulla regista di questo lavoro non ci dilungheremo più del necessario: discussa anche all’interno del movimento filopalestinese, è ricordata soprattutto per la foto che la ritrae, sorridente, mentre fa il segno «tre» con la mano all’indomani dell’assassinio di tre adolescenti israeliani rapiti vicino a Hebron nel 2014, tragico antefatto della guerra di Gaza dell’estate scorsa. Può dunque un ente pubblico presentare un lavoro che da subito si dichiara antisemita?Continua a leggere

Avaaz, la propaganda palestinese e le petizioni farlocche

Di Emanuel Baroz | 5 settembre 2015
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Avaaz, la propaganda palestinese e le petizioni farlocche

Avaaz e le petizioni farlocche Nella posta, tra le varie richieste di adesione alle cause più disparate, ne arriva una di Avaaz, contro il blocco di Gaza, il testo: È già passato un anno dall’ultima devastante guerra su Gaza, ma migliaia di bambini dormono ancora fra le macerie delle loro case. Violando le leggi internazionali, Israele sta limitando l’entrata di qualsiasi materiale da costruzione. Ma in questo modo case, scuole e ospedali non possono essere ricostruiti, e così i bambini […]Continua a leggere