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BDS & Hamas: una alleanza che dice molto sulla reale natura dei boicottatori antisraeliani

Di Emanuel Baroz | 17 giugno 2015
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BDS & Hamas: una alleanza che dice molto sulla reale natura dei boicottatori antisraeliani

Il movimento BDS e Hamas, la nuova partnership di Khaled Abu Toameh (traduzione di Angelita La Spada) Hamas ha trovato nuovi alleati: il movimento anti-israeliano per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS). Nel corso delle ultime settimane, i leader di Hamas hanno espresso profonda soddisfazione per il lavoro svolto dagli attivisti del BDS nel mondo. Il gruppo islamista è convinto che la campagna contro Israele finirà per aprire la strada all’eliminazione dello Stato ebraico. Per Hamas questa campagna non consiste solo in un’attività di boicottaggio o nell’imporre sanzioni contro Israele. Essa vuole delegittimare e isolare lo Stato ebraico e trasformarlo in uno stato canaglia che non ha il diritto di esistere. Ed è per questo che Hamas oggi pensa di condividere un obiettivo comune con il movimento BDS, ossia distruggere Israele. Secondo il gruppo islamista, il BDS non deve porre fine alla “occupazione” israeliana ma all’esistenza dello Stato ebraico. Hamas sostiene la campagna del BDS volta a boicottare i prodotti israeliani, le aziende e le istituzioni accademiche, ma ritiene che tali misure non siano sufficienti. Esso vuole che gli attivisti del BDS intensifichino le loro attività in modo da poter raggiungere il suo obiettivo di eliminare Israele e rimpiazzarlo con uno stato islamico. I leader di Hamas hanno espresso profonda soddisfazione per il lavoro svolto dagli attivisti del BDS nel mondo. Ora che la maggior parte dei paesi arabi – tra cui la Siria, l’Egitto e l’Arabia Saudita – ha voltato le spalle a Hamas, quest’ultimo considera il movimento del BDS come suo partner naturale nella lotta contro Israele. I leader di Hamas nella Striscia di Gaza si fregano le mani soddisfatti nel seguire le attività anti-israeliane dei sostenitori del BDS nei campus universitari degli Stati Uniti, in Canada, in Australia e in Gran Bretagna.Continua a leggere

Parigi (Francia): il Louvre rifiuta gli israeliani?

Di Emanuel Baroz | 16 giugno 2015
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Parigi (Francia): il Louvre rifiuta gli israeliani?

Francia, il Louvre finisce sotto accusa: «Discrimina gli studenti israeliani» Sospetti di discriminazione nei confronti di un gruppo di studenti israeliani in visita al Louvre e alla Sainte Chapelle di Parigi. Una vicenda – scrive Libèration.fr – per cui è stata allertato anche il ministro della Cultura, Fleur Pellerin, Mentre Jean-Francois Carenco, il prefetto dell’Ile-de-France, ha inviato una lettera al tribunale di Parigi, accompagnata da un inquietante fascicolo sui presunti sospetti di discriminazione. Tutto inizia a maggio scorso. Il professor Sefy Hendler, specialista di Rinascimento italiano, prepara la trasferta parigina dei suoi dodici studenti. Tutti iscritti alla facoltà di Storia dell’arte all’università di Tel-Aviv. È l’11 maggio quando Hendler si mette davanti al computer e invia due mail ai rispettivi servizi di prenotazione del Louvre e della Sainte-Chapelle. Le risposte non tardano, ma sono entrambe negative. «Mi dispiace, per quel giorno non abbiamo disponibilità», replica la Sainte-Chapelle. Stessa musica al Louvre: «Non abbiamo nessuna disponibilità per gli orari richiesti». Perplesso per quel doppio rifiuto così perentorio, Hendler tenta un esperimento inviando, appena pochi giorni dopo, due nuove richieste di prenotazione. Questa volta a nome di un non meglio precisato ‘Istituto d’artè di Firenze e dell’Abu Dhabi Art History Collegè. Istituzioni totalmente inventate, ma che ricevono risposte rapide e positive. «Ero sconvolto, profondamente scioccato – racconta oggi Hendler – ero pronto ad annullare il viaggio» a Parigi. Alla fine deciderà però di informare Francois Heilbronn, presidente degli Amici francesi dell’Università di Tel Aviv, che raccoglie la documentazione, tra formulari di prenotazione e scambio di mail, per poi scrivere al presidente del Louvre, Jean-Luc Martinez, al collega responsabile della Sainte-Chapelle, Philippe Bèlaval, nonchè al ministro della Cultura, Fleur Pellerin.Continua a leggere

Barzelletta antisemita, via consigliere di Podemos in Spagna

Di Emanuel Baroz | 15 giugno 2015
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Barzelletta antisemita, via consigliere di Podemos in Spagna

Spagna, consigliere di Podemos si dimette per barzelletta sugli ebrei Madrid, 15 Giugno 2015 – Il nuovo sindaco di Podemos di Madrid Manuela Carmena, appena eletta, deve già affrontare una crisi politica per la polemica innescata dalla pubblicazione sulla stampa di una barzelletta antisemita diffusa nel 2011 su Twitter da un consigliere comunale del partito ‘neo-indignadò, Guillermo Zapata, di cui si parlava come del possibile nuovo assessore alla cultura. Zapata si è scusato pubblicamente, spiegando di essere sempre stato un […]Continua a leggere

Vergogna a Spalato: svastica disegnata sul campo di Croazia-Italia

Di Emanuel Baroz | 13 giugno 2015
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Vergogna a Spalato: svastica disegnata sul campo di Croazia-Italia

Croazia-Italia, sul campo spunta una svastica Follia a Spalato. Sul campo di gioco dello stadio Poljud, a interrompere le linee regolari dell’erba, c’è una svastica. Nella metà campo nella quale gli azzurri hanno attaccato nel primo tempo, è comparso sull’erba un inequivocabile simbolo nazista, alla vista non chiaro se con un taglio d’erba in controverso o con una pittura che ha seccato l’erba. Fatto sta che nell’intervallo alcuni inservienti sono entrati in campo gettando zolle d’erba sulla traccia, perchè dall’alto il segno non fosse riconoscibile. Da capire come sia stato possibile visto che la gara Croazia-Italia si gioca a porte chiuse. Forse è stata disegnata nella notte e con una vernice a comparsa ritardata. «È un nostro problema, e stiamo lavorando per risolverlo. Purtroppo anche stasera è successo qualcosa, ma preferirei non parlarne ora: ne parleremo da domani». Così Davor Suker, ex attaccante e ora presidente della federacalcio croata, ha commentato a RaiSport la comparsa di una svastica disegnata, con un taglio d’erba o con un acido, sul terreno di gioco di Spalato, per Croazia-Italia giocata a porte chiuse. Un sopralluogo dalla tribuna a partita finita, per vedere dalla posizione migliore la svastica disegnata sul campo di gioco di Spalato per Croazia Italia, ma «nessun commento». Così la Uefa, attraverso il suo delegato Jan Damgaard, ha preso atto del segno di contestazione probabilmente compiuto nella notte da ignoti tifosi.La federcalcio croata è da tempo in rotta con le frange più estremiste del tifo, di estrema destra. Ma ora la Croazia rischia una nuova e pesante sanzione dall’Uefa.Continua a leggere

Terzo lancio di missili da Gaza contro Israele in 10 giorni. Ma il mondo tace

Di Emanuel Baroz | 11 giugno 2015
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Terzo lancio di missili da Gaza contro Israele in 10 giorni. Ma il mondo tace

Razzo da Gaza verso Israele. Né morti né feriti. Ma è il terzo lancio in 10 giorni L’allarme è risuonato ad Ashkelon e nelle altre città del sud Gerusalemme, 11 Giugno 2015 – Un razzo è stato lanciato dalla parte nord della Striscia di Gaza verso il sud di Israele. Lo riferisce l’esercito israeliano, che precisa che le sirene antiaeree sono state attivate in diverse città di confine con Gaza a partire da Ashkelon. Per ora non ci sono segnalazioni […]Continua a leggere