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Nasrallah (Hezbollah) torna a minacciare Israele: “Abbiamo armi di ogni tipo”

Di Emanuel Baroz | 15 gennaio 2015
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Nasrallah (Hezbollah) torna a minacciare Israele: “Abbiamo armi di ogni tipo”

Mo: Nasrallah minaccia Israele, abbiamo armi di ogni tipo Beirut (Libano), 14 Gennaio 2015 – Hezbollah ha “armi di ogni tipo”, anche quelle che Israele “non immagina”. Lo ha affermato il leader del movimento libanese filoiraniano, Hassan Nasrallah, che è tornato a minacciare lo Stato ebraico. “La resistenza in Libano dispone di tutto ciò che il nemico può immaginare, ma anche di quello che non immagina”, ha chiarito Nasrallah in un’intervista all’emittente libanese Al-Mayadeen. “Abbiamo armi di ogni tipo, qualsiasi […]Continua a leggere

Dilaga l’antisemitismo in Francia: attaccata libreria ebraica a Villeurbanne (Lione)

Di Emanuel Baroz | 14 gennaio 2015
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Dilaga l’antisemitismo in Francia: attaccata libreria ebraica a Villeurbanne (Lione)

Dilaga l’antisemitismo in Francia: attaccata libreria ebraica a Villeurbanne (Lione) Villeurbanne (Lione), 14 Gennaio 2015 – Continuano gli atti di antisemitismo contro obiettivi ebraici in Francia: questa mattina poco dopo le ore 12 un uomo si è scagliato contro le vetrine della libreria ebraica “Aleph” di rue Dedieu a Villeurbanne, vicino Lione, brandendo un martello ed urlando insulti antisemiti. Dopo aver rubato alcuni oggetti religiosi che si trovavano in esposizione dietro il vetro, l’uomo è scappato via su uno scooter […]Continua a leggere

Anche per Hamas i terroristi di Parigi sono eroi? Al di là delle dichiarazioni di facciata il dubbio è lecito

Di Emanuel Baroz | 13 gennaio 2015
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Anche per Hamas i terroristi di Parigi sono eroi? Al di là delle dichiarazioni di facciata il dubbio è lecito

Kouachi e Coulibaly sono «eroi»: la pagina legata a Hamas esalta i terroristi di Parigi “Eroi”e “martiri”. Così una la pagina Facebook di una pubblicazione legata ad Hamas definisce Chérif e Said Kouachi, responsabili della strage al settimanale francese Charlie Hebdo, e Amedy Coulibaly, ucciso nell’attacco al market ebraico nel quale hanno perso la vita 4 ostaggi. La didascalia di una foto con i volti dei tre terroristi recita: «Gli shahidim (martiri) che sono stati inviati da Dio, gli eroi […]Continua a leggere

Israele conosce benissimo il dolore della Francia, perchè è lo stesso che patisce da 70 anni

Di Emanuel Baroz | 12 gennaio 2015
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Israele conosce benissimo il dolore della Francia, perchè è lo stesso che patisce da 70 anni

Israele ha sofferto il dolore della Francia per settant’anni La Francia sta solo cominciando a capire. di Giulio Meotti Ci sono state molte ipocrisie in questi ultimi giorni: i giornali USA che non hanno pubblicato le caricature di Charlie Hebdo, gli intellettuali francesi che puntano il dito corrotto contro la [cosiddetta] “islamofobia”, i leader musulmani e il Presidente Francese Hollande che hanno detto che i massacri di Parigi non hanno nulla a che fare con l’Islam. Parlavo con Roger Scruton, il più celebre filosofo conservatore britannico. Egli ha aggiunto un’altra ipocrisia: “Nello slogan “Siamo Tutti Charlie Hebdo” risiede l’appeasement dell’Occidente. È come dire: “lasciateci in pace”. Accadde dopo le bombe del 7/7 a Londra, quando l’opinione pubblica britannica diceva “Non abbandoneremo il nostro stile di vita”. Vorrei aggiungere anche un’altra ipocrisia. Ovunque, da Roma a Londra, c’è ora un’onda spontanea e importante di solidarietà con i giornalisti e i caricaturisti e, in una certa misura, i clienti del supermercato kosher assassinati a Parigi la settimana scorsa. Adesso si sentono parole che condannano il terrorismo islamista dall’Indonesia a Londra, ma Gerusalemme non viene mai menzionata. È come se gli Ebrei se lo meritassero, se Israele fosse la causa di tutto; come se non ci fosse posto per il sangue, il pianto e le urla d’Israele nella coscienza frivola dell’Europa e dell’Occidente. Un articolo del New York Times intitolato, “Gli Israeliani collegano questo attacco alla loro lotta“, proprio lo conferma: a Parigi era terrorismo, a Tel Aviv e Gerusalemme sarebbe una “lotta legittima” contro “l’occupazione”. È come con la tragedia di due anni fa. Il giorno dopo l’attacco assassino di Tolosa, molti tenevano cartelli e striscioni che dicevano “Non dimenticheremo mai”. Tuttavia, due anni dopo quel massacro, gli Ebrei di Tolosa sono stati dimenticati. Chi ci ricorda i nomi di Miriam Mensonego [la piccola bimba ebrea assassinata – ndt]?Continua a leggere

Parigi (Francia): l’obiettivo del terrorista era l’asilo ebraico

Di Emanuel Baroz | 11 gennaio 2015
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Parigi (Francia): l’obiettivo del terrorista era l’asilo ebraico

Parigi, i terroristi volevano una strage all’asilo ebraico Uno dei prigionieri del terrorista al minimarket: ci ha detto che il suo obiettivo era colpire l’asilo di Cesare Cartinetti Parigi – Alla fine dell’ufficio, al momento del kiddush, la benedizione del vino dello shabbat, tutti si stringono intorno ad Elie e gli chiedono di raccontare. Sanno che ha da dire una cosa terribile, più ancora di tutto quello che è successo in questi giorni a Parigi: Amedy Coulibaly, il killer di Porte de Vincennes, voleva fare una strage di bambini alla «maternelle» ebraica di rue Gabriel a Chatillon-Montrouge. Solo il caso l’ha fermato. E come fa questo Elie O., ebreo di origine marocchina, a saperlo? Perché lui era uno dei sedici ostaggi dell’epicerie «Hyper cacher» dove Coulibaly, venerdì, a partire dalle 13 si è infilato bardato come se dovesse andare alla guerra. Un kalashnikov in mano, un altro a tracolla, almeno una pistola, un bel po’ di esplosivo. È entrato sparando e tre delle sue quattro vittime sono morte subito, l’altra poco dopo. Nelle interminabili quattro ore di assedio, prima di morire fulminato dalle teste di cuoio della gendarmiere, Elie ha scambiato qualche parola con lui: «Diceva che il giorno prima, giovedì mattina, avrebbe voluto sparare sui bambini della scuola ebraica di Montrouge». Perché? «Per vendicare quelli palestinesi uccisi a Gaza». La poliziotta uccisa Ma c’è stato un imprevisto: un piccolo incidente con l’auto proprio quando stava parcheggiando davanti alla scuola. La giovanissima poliziotta municipale di guardia alla materna, si è avvicinata e lui le ha sparato. Uccisa a freddo. Aveva 20 anni, era stata assunta da venti giorni come stagista. E così il giorno dopo Coulibaly si è diretto alla Porte de Vincennes. Obiettivo l’«Hyper cacher» perché «lì ci sono gli ebrei».Continua a leggere