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Hamas sempre più ricco, mentre la popolazione di Gaza muore di fame

Di Emanuel Baroz | 14 novembre 2014
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Hamas sempre più ricco, mentre la popolazione di Gaza muore di fame

Quei nababbi di Hamas Nell’eterna lotta per il potere e l’accumulazione di ricchezze fra Al Fatah e Hamas, questi si aggiudica un prestigioso riconoscimento. Alle spalle dell’imprendibile Stato Islamico, che beneficia delle entrate derivanti dalla vendita di contrabbando di petrolio, nella classifica per ricchezza si colloca ora l’organizzazione terroristica che governa dal 2007 la Striscia di Gaza. È il risultato di un rapporto realizzato da Forbes, che misura in 1 miliardo di dollari il patrimonio – mobiliare e immobiliare – ammassato da Hamas: soltanto la metà rispetto alla ricchezza netta detenuta dall’ISIS; con la differenza che questa beneficia delle entrate derivanti dalla vendita di petrolio, mentre Hamas ottiene fondi dagli stati che lo comprano, il petrolio.Continua a leggere

“Sionisti alle forche”: dilaga sul web video antisemita di Hamas

Di Emanuel Baroz | 13 novembre 2014
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“Sionisti alle forche”: dilaga sul web video antisemita di Hamas

“Sionisti alle forche”: dilaga sul web video antisemita di Hamas Ritmo allegro, ma testo in perfetto ebraico agghiacciante Gerusalemme, 11 Novembre 2014 – Una amena filastrocca realizzata a Gaza, molto ritmata ma dal testo agghiacciante e decisamente antisemita, si e’ rapidamente divulgata sul web grazie a siti vicini a Hamas e ha destato immediato interesse in Israele, anche perche’ anticipa che ”tutti i sionisti finiranno sulle forche” (qui il video). “Sionisti, aspettate, il vostro giorno verrà e salirete sulle forche” […]Continua a leggere

Iran: Khamenei spiega su Twitter come distruggere Israele

Di Emanuel Baroz | 12 novembre 2014
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Iran: Khamenei spiega su Twitter come distruggere Israele

Infografica della fine di Israele L’ayatollah Khamenei spiega come vuole distruggere lo stato ebraico La Guida suprema della rivoluzione iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, ha pubblicato sul proprio account twitter un piano dettagliato in nove punti per “l’eliminazione del regime sionista” da presentare “alle comunità internazionali”. La forma è quella di una tabella, con nove domande dei fedeli alle quali l’ayatollah fornisce altrettante risposte. Domande tipo: “Perché il regime sionista deve essere eliminato?”. “Qual è la via giusta per eliminare Israele?”. […]Continua a leggere

Morte di Arafat: dopo 10 anni i palestinesi ancora pagano le conseguenze delle sue azioni criminali

Di Emanuel Baroz | 11 novembre 2014
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Morte di Arafat: dopo 10 anni i palestinesi ancora pagano le conseguenze delle sue azioni criminali

La sciagura Arafat, dieci anni dopo La sua leadership fu carismatica, ma anche violenta, corrotta, distruttiva: un flagello che ancora pesa sui palestinesi e sui loro vicini di Elliott Abrams Yasser Arafat è morto 10 anni fa, l’11 novembre 2004. Scrivo questo pezzo anticipando l’ondata di celebrazioni ed encomi che invaderà la società palestinese per l’occasione. In realtà, Arafat per i palestinesi è stato una vera sciagura. Per misurare il danno fatto da Arafat come leader palestinese, si può iniziare con un confronto. Solo nove giorni prima della morte di Arafat, il 2 novembre 2004 moriva lo sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan. La morte di Zayed non venne accolta dal lutto globale, né venne accompagnata dalle cerimonie e dai discorsi alle Nazioni Unite che furono riservati ad Arafat. Il che è paradossale, perché Zayed fu davvero il padre fondatore del suo paese, gli Emirati Arabi Uniti, e un modello di leadership sobria, costruttiva e responsabile. Nato nel 1918 in uno degli “Stati della Tregua” sul Golfo, visse come un beduino del deserto per tutti i suoi primi anni. Cionondimeno fu abbastanza lucido da capire il mondo moderno che cresceva intorno a lui, e per intuire la necessità che gli “Stati della Tregua” si federassero quando gli inglesi se ne andarono nel 1971. Così negoziò e poi guidò la federazione. L’enorme successo odierno degli Emirati Arabi Uniti, e il loro ruolo come alleato chiave degli Stati Uniti, devono moltissimo a quest’uomo. Questo è un tipo di leadership. Arafat offre un altro modello: una leadership sicuramente carismatica, ma anche violenta, corrotta, distruttiva, che ha creato il caos politico in cui vivono ancora oggi i palestinesi. Quando ebbe una grande occasione per fare la pace, la possibilità concreta nel 2000 a Camp David di creare uno stato palestinese, disse di no. Allora ebbe un’occasione storica – ricordate? “il leader straniero con il maggior numero di incontri alla Casa Bianca di Bill Clinton” era Arafat – ma lui la gettò via anziché afferrarla. La sua difesa d’ufficio dice che i palestinesi non erano veramente preparati perché lui dicesse sì e facesse le concessioni di pace che il sì avrebbe richiesto. Può darsi, ma di chi era la colpa se le cose stavano così? Di Arafat.Continua a leggere

Roma, processo a Militia, parlano i leader: “L’Olocausto? Una fandonia”

Di Emanuel Baroz | 10 novembre 2014
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Roma, processo a Militia, parlano i leader: “L’Olocausto? Una fandonia”

Roma, processo a Militia, parlano i leader: “L’Olocausto? Una fandonia” Roma, 10 Novembre 2014 – Si sono assunti le responsabilità ideologica e materiale delle scritte che nel 2010 comparvero sui muri della città e diversi striscioni scritte razziste, antisemite e contro diversi esponenti politici. I leader di Militia, Stefano Schiavulli e Maurizio Boccacc,i che oggi in occasione del processo contro il loro gruppo, hanno accettato di rispondere alle domande del pubblico ministero Luca Tescaroli. Le scritte comparse riguardavano tra gli […]Continua a leggere