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Gerusalemme: seconda vittima dell’attentato alla fermata del tram. Fatah glorifica il terrorista

Di Emanuel Baroz | 27 ottobre 2014
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Gerusalemme: seconda vittima dell’attentato alla fermata del tram. Fatah glorifica il terrorista

Gerusalemme: seconda vittima dell’attentato alla fermata del tram. Fatah glorifica il terrorista Gerusalemme, 26 Ottobre 2014 – E’ deceduta domenica all’Hadassah Medical Center, Karen Mosquera, 22enne ecuadoregna rimasta gravemente ferita nell’attentato terroristico di mercoledì scorso quando un arabo ha deliberatamente investito i passeggeri in attesa a una fermata del tram di Gerusalemme. Nell’attacco era stata uccisa una bambina di 3 mesi. Stanotte si svolgeranno i funerali del palestinese, che è stato ucciso da un agente mentre tentava una fuga. Secondo […]Continua a leggere

Il terrorismo palestinese all’attacco di Gerusalemme

Di Emanuel Baroz | 25 ottobre 2014
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Il terrorismo palestinese all’attacco di Gerusalemme

Gerusalemme sotto attacco Assalti, sassaiole, morti e feriti. I problemi del “containment”Gerusalemme è sotto attacco“, ha detto ieri il premier israeliano Bibi Netanyahu, e si riferiva, certo, all’attentato terroristico di mercoledì, quando Abdel Rahman al Shaludi, un affiliato di Hamas con precedenti per violenza, è piombato sulla banchina di un treno urbano, alla fermata Ammunition Hill, e ha travolto i passeggeri che uscivano dal mezzo: una bambina di tre mesi è stata uccisa, sette persone sono rimaste ferite. Ma quando dice che Gerusalemme è sotto attacco, Bibi parla di una situazione che va avanti da mesi, e di cui l’attentato di mercoledì è solo l’esplosione più recente. Nella capitale, anche quando il conflitto di questa estate nella Striscia di Gaza si è spento, la violenza non si è mai fermata. Ieri a Gerusalemme est, ad appena un giorno dall’attacco, qualcuno ha iniziato a lanciare pietre nel cortile di un asilo frequentato soprattutto da bambini israeliani. I bimbi sono corsi dentro, nessuno si è fatto male, ma le pietre lanciate hanno un valore simbolico enorme. Hanno tirato dei sassi tutte le sere anche contro il treno leggero che è stato il bersaglio dell’attentato. Il treno collega il centro della città con Gerusalemme est ed è stato elogiato come un simbolo di pace, ma quando entra dentro i quartieri arabi puntualmente i suoi vetri sono rotti da grosse pietre, a volte le carrozze sono colpite da bombe molotov. E’ così in tutta Gerusalemme est, almeno da luglio, e ieri Haaretz ha parlato di Intifada.Continua a leggere

Al Met di New York in scena le ragioni dei killer palestinesi

Di Emanuel Baroz | 24 ottobre 2014
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Al Met di New York in scena le ragioni dei killer palestinesi

Al Met di New York in scena le ragioni dei killer palestinesi di Fiamma Nirenstein Corriamo ai botteghini: fra qualche tempo all’Opera di Roma si rappresenterà il dramma umano dei tagliateste dell’Isis; a Parigi verrà presentato il punto di vista del Ku Klux Klan sulla morte di Martin Luther King, a Londra l’assassinio di John Kennedy secondo Lee Harvey Oswald. Paradossi, ma è proprio la logica dello spettacolo messo in scena ieri al prestigioso Metropolitan di New York: La morte di Klinghoffer dal punto di vista degli assassini palestinesi. In Italia questo nome ricorda l’episodio terribile che finì nella vicenda di Sigonella: l’Achille Lauro, nave da crociera, fu sequestrata da un gruppo di 14 terroristi palestinisi per ordine di Arafat. Era il tempo del terrorismo dell’Olp: nel ’70 quattro aerei sequestrati, nel ’72 gli atleti di Monaco uccisi, nel ’74 a Maalot 22 bambini, nell’82 a Roma l’attacco alla Sinagoga in cui fu ucciso Stefano Tachè. Nell’85 i palestinesi fecero il colpo grosso. I sequestrati della «Lauro» furono costretti a restare lunghe ore sul ponte, incluso un signore di 69 anni in sedia a rotelle e con difficoltà di parola in viaggio con la moglie Marilyn per festeggiare il loro anniversario. Divenne la vittima predestinata: era ebreo e americano. La moglie, malata di cancro, fu costretta ad assistere al peggiore di tutti gli incubi: i terroristi spararono a Klinghoffer e lo buttarono in mare con la sedia a rotelle. Cosa può esserci di più evidente da un punto di vista morale? Ma un musicista di fama, John Adams, ha deciso di scrivere un’opera in cui si spiegano le ragioni di chi ha ammazzato come un cane un anziano disabile. Nello spettacolo il «coro dei palestinesi esiliati» canta: «Voi ebrei vi lamentate sempre della vostra sofferenza, ma quando i poveri si uniscono, vedono intorno solo ebrei grassi. Voi sapete bene come ingannare il semplice, sfruttare la vergine, avvelenare le acque dopo che le avete usate, diffamare quelli che avete ingannato (…) Ma la nostra fede saprà raccogliere le pietre che avete spezzato e rompervi i denti».Continua a leggere

Los Angeles (USA): impedita a docenti israeliani partecipazione a conferenza annuale

Di Emanuel Baroz | 23 ottobre 2014
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Los Angeles (USA): impedita a docenti israeliani partecipazione a conferenza annuale

Docenti israeliani banditi da una conferenza in America di Giulio Meotti Los Angeles (USA) – A rivelarlo è il Washington Post: “Evento a Los Angeles restringe la partecipazione degli israeliani“. Una organizzazione accademica americana impedirà a docenti dello stato ebraico di partecipare alla propria conferenza annuale. L’American Studies Association, vecchia gloria dei college statunitensi, si riunirà a Los Angeles ai primi di novembre e non lascerà partecipare gli israeliani. L’American Center for Law and Justice ha inviato all’hotel Westin Bonaventure, dove si svolgerà il convegno, una lettera di avvertimento per cui l’albergo potrebbe essere esposto a una azione civile se gli israeliani non potranno mettere piede nell’incontro. Una petizione pubblica che invita l’hotel a non ospitare l’organizzazione è stata avviata sul sito change.org. L’associazione di professori americani con oltre cinquemila iscritti ha votato e deciso di sostenere il boicottaggio di università e scuole superiori israeliane. Si tratta del più grande gruppo negli Stati Uniti a entrare nel crescente movimento che cerca di isolare Israele. Uno dei testimonial di questo boicottaggio è Angela Davis, icona militante dell’estrema sinistra ora illustre professoressa emerita di studi femministi presso l’Università di California. L’American Studies Association ha detto che il boicottaggio è limitato a “collaborazioni formali” con le istituzioni o studiosi israeliani che “espressamente servono come rappresentanti o ambasciatori” delle istituzioni israeliane o del governo. Un docente della Northwestern University School of Law, Eugene Kontorovich, membro dell’American Studies Association, ha spiegato che “anche un funzionario del governo — in realtà, anche il primo ministro Benjamin Netanyahu — potrebbe partecipare alla conferenza annuale del gruppo, a condizione che non rappresenti Israele”. Dunque sarebbe ammesso “Benjamin Netanyahu”, ma non “il primo ministro Benjamin Netanyahu”. Lo stesso vale per i docenti israeliani. Non deve comparire l’affiliazione universitaria.Continua a leggere

Attentato terrorista palestinese a Gerusalemme: morta una neonata e altri 8 feriti, tra cui uno grave. Ma per i mass media questa non è una notizia…

Di Emanuel Baroz | 22 ottobre 2014
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Attentato terrorista palestinese a Gerusalemme: morta una neonata e altri 8 feriti, tra cui uno grave. Ma per i mass media questa non è una notizia…

Attentato terrorista palestinese a Gerusalemme: morta una neonata e altri 8 feriti, tra cui uno grave. Ma per i mass media questa non è una notizia… Gerusalemme, 22 Ottobre 2014 – Torna il terrore nella capitale d’Israele: questo pomeriggio un uomo  alla guida di un’auto ha investito di proposito un gruppo di pedoni a una fermata del tram a Gerusalemme, uccidendo una bambina di neanche 3 mesi e ferendo almeno altre otto persone, di cui tre gravemente. Lo ha riferito […]Continua a leggere