Ultimi Articoli

Calciatore egiziano rifiuta la Partita della Pace: “Non gioco coi sionisti”

Di Emanuel Baroz | 26 agosto 2014
0 commenti
Calciatore egiziano rifiuta la Partita della Pace:  “Non gioco coi sionisti”

Calciatore rifiuta la Partita della Pace: “Non gioco coi sionisti” Il terzino egiziano Aboutreika dell’Al-Alhy ha detto no all’invito di Javier Zanetti per la partita interreligiosa ispirata da Papa Francesco di Giovanni Masini C’è chi ha detto no. Alla Partita della pace, organizzata dal vicepresidente e campione interista Javier Zanetti ed “ispirata” da Papa Francesco, dovrebbero partecipare calciatori di diverse nazionalità e religioni. Il terzino egiziano dell’Al-Ahly Mohamed Aboutreika si è però rifiutato di scendere in campo: “Io con i […]Continua a leggere

Livorno: scritte inneggianti a Hamas davanti chiese della città

Di Emanuel Baroz | 26 agosto 2014
1 commento
Livorno: scritte inneggianti a Hamas davanti chiese della città

“W Hamas”, scritte sulle chiese di Livorno “W Hamas”: quattro chiese di Livorno prese di mira e imbrattate con la vernice rossa. L’ultima scritta è comparsa davanti alla chiesa del Rosario, dopo quella all’ingresso della chiesa San Giovanni Bosco di Coteto, che si era aggiunta alle due scoperte in mattinata sulle scale del sagrato del Duomo e davanti all’ingresso della chiesa di Santa Caterina, in piazza dei Domenicani. Il parroco don Luciano Musi (Coteto) ha fatto rimuovere la scritta dai parrocchiani. Si tratta di quattro scritte fotocopia, fatte con uno spray rosso, le prime due apparse domenica mattina 24 agosto in piazza del Duomo ai piedi delle scale che conducono alla cattedrale nel quartiere Venezia, la terza vergata probabilmente durante la messa delle 10.30, la quarta in serata. L’unica certezza sembra che siano state eseguite dalla stessa mano. E quasi certamente sono state fatte nella notte, almeno quelle in Venezia e in piazza Grande. La scritte inneggiano al movimento islamico Hamas, espressione del nazionalismo palestinese. E arrivano dopo il volantino antisemita trovato dalla polizia in centro e dopo le polemiche legate allo striscione contro Israele esposto in Venezia sugli Scali del Refugio, davanti al centro sociale, dai giorni di Effetto Venezia, dove è rimasto fino a metà agosto. Sul caso indaga la polizia.Continua a leggere

I palestinesi uccisi da Hamas non fanno notizia

Di Emanuel Baroz | 25 agosto 2014
4 commenti
I palestinesi uccisi da Hamas non fanno notizia

I PALESTINESI UCCISI DA HAMAS NON FANNO NOTIZIA Pensavamo che le esecuzioni di piazza provocassero orrore nell’opinione pubblica; pensavamo di trovare nelle prime pagine le foto dei 25 palestinesi giustiziati a sangue freddo da Hamas. Sapete come, il video della madre che si strappa le vesti in tv, il fratello che racconta di quanto fosse buono il ragazzo. Dedicare spazio a queste vittime, pensavamo fosse un atto dovuto nei confronti del popolo palestinese. Ma nulla di più di un trafiletto […]Continua a leggere

Giovani e convertiti, chi sono i 50 italiani dell’Isis

Di Emanuel Baroz | 25 agosto 2014
0 commenti
Giovani e convertiti, chi sono i 50 italiani dell’Isis

Giovani e convertiti, chi sono i 50 italiani dell’Isis Combattono in Siria e in Iraq, soltanto il 20 per cento è figlio di immigrati. Le adesioni soprattutto a Brescia, Torino, Padova e Bologna di Virginia Piccolillo ROMA – Sono almeno cinquanta. Giovanissimi. Reclutati e indottrinati spesso via Internet. Vengono dalle città del Nord: soprattutto Brescia, Torino, Ravenna, Padova, Bologna, e diversi piccoli centri del Veneto. Ma anche Roma e Napoli. La gran parte, almeno l’80 per cento di loro, sono italiani convertiti all’Islam da poco. E di colpo. Ma ci sono anche figli di immigrati, di seconda generazione. Tutti sono attualmente tra Siria e Iraq, pronti ad immolarsi per la jihad: la guerra santa. Ecco l’identikit delle decine di «foreign fighters», i combattenti italiani arruolati dal terrorismo nelle schiere dell’Isis (Stato islamico dell’Iraq e del Levante) dei quali ha parlato ieri al Corriere il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Nei rapporti riservati della nostra intelligence, che li ha posti sotto controllo, i «foreign fighters» sono la punta estrema di fanatismo in un fenomeno che non è coeso in un unico nucleo, ma frammentato. E che può contare su un gruppo più consistente di residenti in Italia che fungono da «ufficiali di collegamento» tra il nostro territorio e il terrorismo islamico. Secondo le relazioni della nostra intelligence, sarebbero almeno duecento questi ultimi soggetti «attenzionati», ritenuti molto pericolosi dai nostri servizi perché rientrati nel nostro Paese dopo un periodo di addestramento in basi segrete, per lo più in Afghanistan. Rappresentano un fenomeno del tutto nuovo e in controtendenza rispetto agli altri Paesi europei come Gran Bretagna, Germania e Francia e Belgio. Lì la gran parte dei jihadisti reclutati, molto più numerosi di quelli italiani, vanno direttamente a combattere come volontari nei teatri di conflitto. Da noi è il contrario. La maggioranza resta a fornire sostegno logistico, organizzativo e di reclutamento sul nostro territorio, ritenuto uno snodo nevralgico. Anche perché le politiche di integrazione e di accoglienza stanno rendendo sempre più difficile riconoscere, all’interno del popolo di disperati in arrivo sulle nostre coste, quei soggetti che tornano dalla Siria o dalla Libia con ruoli di primo piano. E capaci di fare da punto di riferimento per le nuove reclute.Continua a leggere

La verità sui tunnel di Hamas. Per scavarli schiavizzano i bimbi

Di Emanuel Baroz | 24 agosto 2014
0 commenti
La verità sui tunnel di Hamas. Per scavarli schiavizzano i bimbi

La verità sui tunnel di Hamas. Per scavarli schiavizzano i bimbi Reportage e studi svelano l’impiego dei minori come manovali nei passaggi sotterranei: in molti muoiono. Operai adulti uccisi per evitare che parlino. di Michael Sfaradi GERUSALEMME – Attacchi di mortaio targati Hamas e raid anti-terroristi da parte israeliana sono ripresi, e questo è un fatto. Ma, soprattutto durante l’ultima breve tregua e il conseguente rientro dalla Striscia di Gaza di molti reporter occidentali, emergono – anche se solo in […]Continua a leggere