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Hamas colpisce il valico di Erez. Missili contro Israele anche da Siria e Libano

Di Emanuel Baroz | 24 agosto 2014
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Hamas colpisce il valico di Erez. Missili contro Israele anche da Siria e Libano

Hamas colpisce il valico di Erez. E verso Israele missili anche da Siria e Libano Colpi di mortaio sparati da Gaza sono esplosi al valico di Erez, principale punto di transito fra Israele e la Striscia. Radio Gerusalemme e Haaretz parlano di tre feriti dei quali uno in condizioni gravi. Negli ultimi giorni tiri di mortaio di Hamas hanno mirato senza tregua ai villaggi israeliani vicini alla Striscia, nel tentativo di costringere gli abitanti ad abbandonarli. Nella notte inoltre missili verso il territorio israeliano sono stati lanciati dal Libano. Haaretz riporta il ferimento di otto persone. In mattinata, sempre sul confine nord del paese, altri razzi sono stati lanciati verso il territorio israeliano da territori siriani. Nessun danno e nessun ferito sono stati però segnalati dalle autorità israeliane, poiché deflagrati in zone non abitate delle alture del Golan. Intanto continuano i raid israelinani sulla Striscia. In mattinata è stato raso al suolo un edificio di sette piani e gravemente danneggiato un centro commerciale a due piani nella Striscia di Gaza dai quali Hamas lanciava razzi verso Israele. “Gli abitanti di Gaza devono lasciare immediatamente tutti i siti da dove Hamas conduce le sue operazioni” perché rischiano di essere colpiti da Israele. Questo l’avvertimento ribadito oggi da Benyamin Netanyahu. “Non ci può essere alcuna immunità verso chi spara contro di noi. E ciò’ vale per tutti i fronti”: ossia anche per Libano e Siria.Continua a leggere

I rapporti tra terrorismo palestinese e servizi segreti italiani: a giorni tolto il segreto di Stato su una delle pagine più vergognose della storia recente italiana

Di Emanuel Baroz | 23 agosto 2014
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I rapporti tra terrorismo palestinese e servizi segreti italiani: a giorni tolto il segreto di Stato su una delle pagine più vergognose della storia recente italiana

Si apre una breccia nel muro di gomma. I rapporti inconfessabili tra palestinesi e Sismi Occhi chiusi sul fiume di armi destinate alle cellule dell’Olp. In cambio niente attentati. E’ il patto tra servizi segreti, Dc e Yasser Arafat. Un quadro già emerso in un processo menomato dai veti politici. Fino a ora: i documenti decisivi stanno per essere desecretati. di Andrea Palladino Una doppia politica. Un lodo – firmato da Aldo Moro – che garantiva tutti. Niente attentati, ma occhi chiusi sul fiume di armi da far passare nel nostro paese, destinate alle cellule internazionali palestinesi sparse in tutta Europa. Accordi per tre decenni coperti dal segreto di Stato, l’omissis tutto politico. Un sigillo che neanche la magistratura può violare. Ancora per poco. Perché i dossier sui rapporti tra la nostra intelligence e l’Olp di Yasser Arafat che hanno marcato la politica estera italiana tra gli anni ’70 e ’80 stanno per diventare pubblici. Ed è la prima volta nella storia repubblicana. Scade il 28 agosto il termine ultimo del segreto invocato nel 1984 dall’ufficiale del Sismi Stefano Giovannone – confermato da Bettino Craxi il 5 settembre dello stesso anno e ribadito da Silvio Berlusconi per due volte tra il 2009 e il 2010 – di fronte alla domanda del pm romano Giancarlo Armati, che indagava sulla scomparsa in Libano dei giornalisti Graziella De Palo e Italo Toni. Che rapporti avevate con i palestinesi? Era questa la questione chiave per capire non solo che fine avessero fatto i due reporter arrivati a Beirut nell’agosto del 1980, ma soprattutto i motivi del sistematico depistaggio attuato dall’intelligence italiana per coprire gli autori del rapimento e della successiva esecuzione. Ovvero la fazione più dura dei palestinesi, quella di George Habbash, detto al-Hakim, il dottore. Per le famiglie dei due giornalisti, che hanno lanciato una petizione per togliere il segreto di Stato e pubblicare on line tutti i documenti disponibili , i prossimi giorni saranno cruciali. Potrebbero essere il punto finale di una battaglia che dura da 34 anni. La verità sostanziale è nota e certificata dalla carte processuali, che hanno portato alla condanna di un brigadiere dei carabinieri addetto all’ufficio cifra dell’ambasciata italiana a Beirut (gli altri indagati, Giovannone e Santovito, alti ufficiali dei servizi, nel frattempo sono deceduti).Continua a leggere

Pioggia di razzi su Israele: ucciso un bambino da colpo di mortaio. Missili anche su una sinagoga ad Ashdod

Di Emanuel Baroz | 22 agosto 2014
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Pioggia di razzi su Israele: ucciso un bambino da colpo di mortaio. Missili anche su una sinagoga ad Ashdod

BAMBINO ISRAELIANO UCCISO DA UN RAZZO SPARATO DALLA STRISCIA DI GAZA Il Maghen David Adom (il servizio di emergenza medica di Israele) ha confermato che nelle vicinaze di Sha’ar Hanegev è stato ucciso un bambino israeliano di quattro anni colpito da un mortaio sparato dalla Striscia di Gaza. UN RAZZO LANCIATO DA GAZA HA COLPITO UNA SINAGOGA AD ASHDOD Un razzo lanciato dalla Striscia di Gaza ha colpito una sinagoga ad Ashdod, nella parte meridionale di Israele, ferendo due persone. […]Continua a leggere

Gaza: Hamas condanna a morte 14 palestinesi

Di Emanuel Baroz | 22 agosto 2014
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Gaza: Hamas condanna a morte 14 palestinesi

GAZA: HAMAS CONDANNA A MORTE 14 PALESTINESI ACCUSATI DI COLLABORARE CON ISRAELE Gaza, 22 Agosto 2014 – Ieri, il sito web arabo Majd, vicino a Hamas, ha fatto sapere che a Gaza sono stati giustiziati tre palestinesi sospettati di aver collaborato con Israele, mentre altri sette sono stati arrestati con la stessa accusa. Sul sito si legge inoltre che i tre sarebbero stati uccisi dopo aver usato “procedure rivoluzionarie”. Stamane, invece, fonti della sicurezza palestinese fanno sapere che altre undici […]Continua a leggere

“Gaza come Varsavia? E’ una menzogna!!!”

Di Emanuel Baroz | 22 agosto 2014
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“Gaza come Varsavia? E’ una menzogna!!!”

«Ma la Striscia non è il ghetto di Varsavia» E’ un attacco duro, senza mezzi termini, quello pubblicato ieri dal quotidiano francese Le Monde e firmato da Claude Lanzmann, regista e sceneggiatore autore, tra gli altri, del film Shoah. Lanzmann, in un articolo intitolato «Quattro moschettieri pro Gaza in crociata contro Israele», risponde, a distanza di due settimane, alla lettera, pubblicata sempre da Le Monde, firmata da Rony Brauman, Régis Debray, Edgar Morin e Christiane Hessel, nella quale i quattro […]Continua a leggere