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Estremismo islamico e alienazione. Le molte complicità occidentali

Di Emanuel Baroz | 18 agosto 2014
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Estremismo islamico e alienazione. Le molte complicità occidentali

Estremismo islamico e alienazione. Le molte complicità occidentali di Angelo Panebianco Troppi indizi lasciano pensare che stia accadendo di nuovo. Nel XX secolo le società democratiche occidentali vennero sfidate da potenti movimenti politici totalitari. Quei movimenti politici trovarono simpatie, connivenze e alleanze all’interno di quelle stesse società democratiche. Si pensi ai tanti simpatizzanti del nazismo nell’Europa degli Anni Trenta. E, soprattutto, si pensi al comunismo sovietico. Per decenni e decenni la sua natura tirannica venne negata da milioni di uomini in Occidente (in particolare, nell’Europa latina). I movimenti totalitari del XX secolo poterono contare, nelle società europee rimaste democratiche, su quinte colonne estese, motivate e radicate. L’estremismo islamico è certamente diverso da nazismo e comunismo. Non nasce in Europa, anzi le è totalmente estraneo. È anch’esso una ideologia politica totalitaria ma non è un figlio spurio della secolarizzazione. Si tratta di una ideologia che utilizza e piega ai suoi scopi una religione. A prima vista, non dovrebbe avere nulla di attraente per degli occidentali, non dovrebbe suscitare alcuna simpatia. Ma non è così. Sorprendentemente, incontra molta più cornprensione, fra certi occidentali, di quanta se ne potrebbe ragionevolmente aspettare. E la ragione forse, nella sua tragicità, è abbastanza semplice. Le società democratiche occidentali hanno sempre contenuto al loro interno quote più o meno ampie di persone che le odiano e vorrebbero distruggerle. Persone che di tali società rifiutano l’individualismo congenito, ne negano il carattere democratico, disprezzano i diritti di libertà di cui godono i loro concittadini, provano ripugnanza per il «materialismo» occidentale, per il fatto che le società democratiche siano soprattutto impegnate nella ricerca del benessere economico. Si pensi a quelle mosche cocchiere che in Occidente sono sempre stati gli intellettuali. Come diceva l’economista Joseph Schumpeter, solo il capitalismo occidentale, fra tutte le formazioni sociali esistite, ha avuto la particolarità di allevare e mantenere un così grande stuolo di intellettuali (e di pseudo-intellettuali) che vorrebbero distruggerlo.Continua a leggere

Una lettera clandestina da Gaza denuncia la spietata dittatura di Hamas

Di Emanuel Baroz | 17 agosto 2014
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Una lettera clandestina da Gaza denuncia la spietata dittatura di Hamas

Una lettera clandestina da Gaza denuncia la spietata dittatura di Hamas Il messaggio si chiude con un disperato appello al resto del mondo: verrà ascoltato? Una lettera scritta da un palestinese di Gaza, arrivata per vie semiclandestine nelle mani di un cittadino israeliano e pubblicata da Fox News lo scorso fine settimana, rivela un quadro fosco della vita dei palestinesi sotto la dittatura di Hamas. Nella lettera, un trentenne di Gaza chiamato Ahmed racconta la propria vicenda come scavatore di […]Continua a leggere

Appoggiare Hamas è antisemitismo

Di Emanuel Baroz | 16 agosto 2014
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Appoggiare Hamas è antisemitismo

Appoggiare Hamas è antisemitismo di Alan M. Dershowitz Criticare specifiche scelte politiche israeliane non è certamente [di per sé] antisemitismo. In effetti, molti israeliani criticano alcune scelte politiche del proprio paese. Ma il sostegno per Hamas è antisemita, perché le politiche e le azioni di Hamas si basano, nella loro essenza, sull’odio per l’Ebreo. Eppure molte personalità di spicco, alcuni per ignoranza, molti di più in piena consapevolezza di ciò che stanno facendo, stanno sostenendo apertamente Hamas. Alcuni l’hanno anche elogiato. Altri, come il più celebre filosofo italiano, Gianni Vattimo, stanno cercando di raccogliere fondi e fornire supporto materiale a questa organizzazione terroristica anti-semita. Altri ancora si rifiutano di condannarlo, pur condannando Israele con la massima fermezza. Ecco alcune delle cose che la Carta Programmatica di Hamas, sulla quale si fondano i suoi principi di governo, dice sugli Ebrei: I nemici tramano da secoli. La ricchezza ha permesso loro di prendere il controllo dei media mondiali, come le agenzie di stampa, giornali, riviste, editori, trasmissioni radiotelevisive e simili. Con la loro ricchezza hanno causato rivoluzioni in varie parti del globo … Furono dietro la Rivoluzione Francese e le rivoluzioni comuniste … Hanno anche usato il denaro per creare organizzazioni clandestine che si stanno diffondendo in tutto il mondo, per distruggere le società e realizzare interessi sionisti. Tali organizzazioni sono: massoneria, Rotary Club, Lions Club, B’nai B’rith e simili. Tutte queste sono organizzazioni distruttive di spionaggio … Esse stavano dietro la Prima Guerra Mondiale allo scopo di eliminare il califfato islamico … Hanno ottenuto la Dichiarazione Balfour e stabilirono la Società delle Nazioni, al fine di governare il mondo per mezzo di tale organizzazione. Stanno anche dietro la Seconda Guerra Mondiale …. Essi hanno ispirato la creazione delle Nazioni Unite e del Consiglio di Sicurezza per sostituire la Società delle Nazioni, al fine di governare il mondo per mezzo dei loro intermediari. Non c’è stata nessuna guerra in alcun luogo che sia scoppiata senza le loro impronte digitali su di essa” … La maggior parte di questi riferimenti ai “nemici” precede il costituirsi dello Stato d’Israele. Tale carta chiaramente si riferisce agli Ebrei e fa appello ai soliti stereotipi dell’antisemitismo e dell’odio per l’Ebreo. In effetti, fa appello espressamente all’assassinio degli Ebrei, citando fonti islamiche per il proprio scopo di genocidio:Continua a leggere

Milano: “Sei ebreo, vero?” E gli sputa in faccia

Di Emanuel Baroz | 15 agosto 2014
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Milano: “Sei ebreo, vero?” E gli sputa in faccia

Lo sputo in faccia e la kippa traditrice Un arabo gli si è parato davanti: «Sei ebreo, vero?» di Antonio Bozzo MILANO – II mostro si sta risvegliando, anzi soffre di insonnia, è sveglissimo. Il mostro dell’antisemitismo si e palesato due mattine fa, su un tram della linea 27. Chi scrive ha il coraggio di dire: non ho avuto coraggio, non sono intervenuto. In coda al tram, si alza un uomo. Fa un mezzo cerchio e si para di fronte […]Continua a leggere

Malesia: clicca ‘mi piace’ su ‘Amo Israele’ e rischia tre anni di carcere

Di Emanuel Baroz | 15 agosto 2014
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Malesia: clicca ‘mi piace’ su ‘Amo Israele’ e rischia tre anni di carcere

Malesia: clicca ‘mi piace’ su ‘Amo Israele’ e rischia tre anni di carcere Studente diciassettenne sotto inchiesta per un post su Facebook. Kuala Lumpur (Malesia), 14 Agosto 2014 – Un ‘mi piace’ su di un post su Facebook con su scritto “Amo Israele” può costare fino a tre anni di carcere in Malesia, paese musulmano più popoloso al mondo che ha assunto una posizione molto critica verso la politica attuata dallo Stato ebraico nei confronti dei palestinesi e con cui […]Continua a leggere