Ultimi Articoli

Gaza: Hamas uccide più di 30 persone, accusate di essere “collaborazionisti”

Di Emanuel Baroz | 30 luglio 2014
4 commenti
Gaza: Hamas uccide più di 30 persone, accusate di essere “collaborazionisti”

Gaza: Hamas uccide più di 30 persone, accusate di essere “collaborazionisti” Gaza, 29 Luglio 2014 – Nei giorni scorsi Hamas ha sommariamente “giustiziato” più di 30 palestinesi accusati di collaborare con Israele (nella battaglia contro il regime terroristico di Hamas). Lo ha riferito lunedì l’agenzia di stampa palestinese Palestine Press News, citando fonti anonime della sicurezza locale specificando che gli uomini di Hamas hanno arrestato decine di persone nel quartiere settentrionale di Shejaiya – che ha visto pesanti combattimenti con […]Continua a leggere

Gaza: continuano le pressioni di Hamas sui giornalisti che raccontano la verità

Di Emanuel Baroz | 30 luglio 2014
4 commenti
Gaza: continuano le pressioni di Hamas sui giornalisti che raccontano la verità

Giornalista palestinese di Liberation cacciato dalla Striscia di Gaza su ordine di Hamas Gaza – Hamas ha ordinato al giornalista nativo di Gaza Radjaa Abou Dagga, corrispondente dalla Striscia per il giornale francese Ouest France e collaboratore di Liberation di lasciare Gaza immediatamente . Lo denuncia lo stesso giornalista dalle colonne di Liberation in un articolo dal titolo “Le pressioni di Hamas sulla stampa”. Il cronista afferma di aver ricevuto l’ordine senza aver avuto nessuna spiegazione. Ma Dagga è conosciuto […]Continua a leggere

Il “silenzio umanitario” su Hamas

Di Emanuel Baroz | 29 luglio 2014
4 commenti
Il “silenzio umanitario” su Hamas

Il “silenzio umanitario” su Hamas Studioso spiega come le ONG sfruttano ideologicamente il diritto internazionale per demonizzare Israele di Giovanni Matteo Quer* Le dichiarazioni delle ONG internazionali e italiane sul recente conflitto armato a Gaza contribuiscono alla demonizzazione di Israele attraverso la distorsione della realtà e l’uso politico del diritto per avanzare il boicottaggio anti-israeliano. L’ossessiva attenzione verso Israele e le false accuse di violazione del diritto internazionale umanitario sono accompagnate da un totale silenzio sulla condotta di Hamas, che […]Continua a leggere

Roma: nuove scritte antisemite sui muri della città

Di Emanuel Baroz | 28 luglio 2014
6 commenti
Roma: nuove scritte antisemite sui muri della città

Nuove scritte antisemite a Roma minacce e svastiche sui muri tra via Appia e Cola di Rienzo Roma, 28 Luglio 2014 – Scritte oltraggiose, insulti e minacce sono comparse questa notte in molte strade della città, tra via Appia e via Cola di Rienzo. «Giudei, la vostra fine è vicina», si legge sui muri e ancora «Sporchi ebrei». Altre minacce sono comparse a via Ottaviano, via del Leoncino, via della Lupa: in tutto se ne contano più di 70. Le scritte sono state rimosse stamattina. Solo pochi giorni fa la periferia di Parigi è stata protagonista di violenze e rivolte. I nuovi morti a Gaza hanno di fatto provocato le urla di odio e ribellione di gran parte dei musulmani francesi. Così, mentre la diplomazia stenta a trovare una via d’uscita, le strade delle capitali europee diventano teatri di manifestazioni in cui, per condannare le bombe, si tira in ballo l’orrore. Frasi antisemite, insulti, minacce. Tanto che Berlino ha deciso di vietare per legge ai dimostranti pro-Gaza di scandire slogan antisemiti. Le reazioni «Questa mattina Roma si è svegliata nel peggiore dei modi. I suoi muri sono stati imbrattati da decine di scritte neonaziste inneggianti odio nei confronti degli ebrei. La mente corre al 1993, quando alcune stelle gialle furono attaccate all’entrata dei negozi di proprietà di ebrei», commenta il presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici. . «Oggi Roma e l’Italia sono diverse, le Istituzioni sono con noi nel rispetto dei principi costituzionali. Ma non dobbiamo mai abbassare la guardia, per questo facciamo appello al sindaco di Roma Capitale, Ignazio Marino, e al Questore di Roma per individuare gli autori di questi gesti nella speranza che anche le attività di prevenzione possano arginare questa campagna di odio. Roma non può diventare come Parigi dove gli ebrei sono assaltati, le sinagoghe circondate e girare con la kippà in testa – il copricapo ebraico – è un pericolo concreto. Siamo fiduciosi che le forze di sicurezza e le autorità politiche prenderanno in considerazione ogni iniziativa volta a prevenire ciò che la Francia ha sottovalutato per troppi anni».Continua a leggere

Scoperto un piano di Hamas per una grande strage contro civili israeliani

Di Emanuel Baroz | 27 luglio 2014
2 commenti
Scoperto un piano di Hamas per una grande strage contro civili israeliani

A Gaza nei tunnel di Hamas. Scenari da incubo Hamas voleva infiltrare in Neghev centinaia di terroristiHamas avrebbe potuto far passare da questo tunnel scavato fin nel territorio israeliano decine di terroristi, forse anche centinaia, prima che ne avessimo trovato l’apertura. La sua scoperta ha sventato un attentato di grande portata”: Lo ha affermato un ufficiale dell’esercito israeliano, il colonnello Max, conducendo nelle vicinanze del Kibbutz di Nir-Am (Neghev occidentale) un pool di giornalisti stranieri all’ interno di uno dei tunnel scavati da Hamas sotto ai reticolati di confine ai margini della Striscia di Gaza. ”Finora – ha proseguito l’ufficiale – Israele e’ riuscito a scoprire oltre 30 tunnel, con 100 aperture diverse”. Secondo il quotidiano Maariv, Hamas progettava di lanciare una vasta offensiva alla fine di settembre, in occasione del Capodanno ebraico. In quella circostanza centinaia di palestinesi armati sarebbero sbucati all’improvviso dal terreno, attaccando sei localita’ israeliane di confine. Il loro compito era di seminare la morte e di catturare numerosi civili da portare come ostaggi nella Striscia. Una delle localita’ che, secondo Maariv, sarebbero state attaccate da Hamas era appunto il kibbutz di Nir-Am, di fronte alla popolosa cittadina palestinese di Khan Yunes, nel Sud della Striscia. La scoperta dello sbocco del tunnel nel Neghev, ha spiegato il colonnello alla stampa estera, e’ avvenuta due mesi fa, in seguito ad una intensa attività di intelligence. Giorni fa militari israeliani entrati nella Striscia sono riusciti ad indentificarne anche il punto di partenza, a tre chilometri di distanza, in una serra di Khan Yunes. Il tunnel e’ stato scavato ad una profondita’ di 13 metri sotto terra. La sua altezza e’ 1,75 metri, la larghezza di 70 centimetri: consente il rapido passaggio di un combattente armato. Le pareti sono coperte da lastre di cemento. Di cemento sono pure il pavimento ed il soffitto a forma di volta. Lungo le pareti corrono fili elettrici, mentre sul pavimento vi sono binari utilizzati per lo smaltimento del terriccio. Il suo costo e’ stimato da Israele sui 3-4 milioni di shekel: 600-800 mila euro. ”Quando abbiamo scoperto questo tunnel – ha detto il col. Max – Hamas ci stava ancora lavorando”.Continua a leggere